Il teatro di tutti e per tutti è lo slogan scelto per lanciare la nuova stagione 2015-2016 del Teatro Vittoria di Roma presentata dalla direttrice artistica Viviana Toniolo che punta sulla qualità, ma anche sulla ricchezza di offerte per il pubblico per il suo 29esimo anno di attività, già teatro stabile di interesse pubblico.
La situazione di certo non è facile sotto il profilo economico: in virtù della nuova disciplina del finanziamento allo spettacolo dal vivo che riconosce 19 TRIC, Teatri di Rilevante Interesse Culturale in tutta Italia per il triennio 2015/2017 sulla base dei progetti presentati e valutati da un gruppo di esperti, il Teatro Vittoria, come molti altri teatri in tutta Italia, è a rischio chiusura.
Nonostante tutto la direzione con piglio combattivo si appresta ad affrontare fra sacrifici e ostacoli la nuova stagione che si preannuncia particolarmente interessante e come sempre ricca di proposte che spaziano dalla prosa alla danza alla massiccia presenza del teatro civile.
Il sipario al Vittoria si aprirà presto, il prossimo 22 settembre con la compagnia stabile del teatro Attori&Comici che porterà in scena Weekend comedy, una pièce brillante e leggera di Sam e Jeanne Bocrick sulla convivenza forzata di due coppie di coniugi e che tornerà sul palco nel periodo delle feste con Assassinio sul Nilo che chiude la trilogia dedicata ad Agatha Christie dopo lo straordinario successo di Trappola per topi e La tela del ragno e con l’inossidabile Rumori fuori scena, commedia arrivata ormai al 32esimo anno di repliche.
Spazio alla commedia con Un marito ideale, spassosa commedia di Oscar Wilde sulla corruzione e le apparenze con la regia di Roberto Valerio, all’esordio sul palco del mitico pallavolista Andrea Zorzi che si racconta senza autocelebrazioni in La leggenda del pallavolista volante, alla comicità della coppia David Riondino-Dario Vergassola che raccontano fra il serio e il faceto Flaubert, a Tutto Shakespeare in novanta minuti, mitico spettacolo che ripercorre genialmente l’opera del Bardo con la coppia Nino Formicola-Alessandro Benvenuti. Debutta al Vittoria Teresa la ladra con Mariangela D’Abbraccio tratto dal più celebre romanzo di Dacia Maraini diventato un film con Monica Vitti e trasformato in un musical, torna in teatro il commovente Per questo mi chiamo Giovanni, lo spettacolo di Gianni Clementi che racconta la figura di Giovanni Falcone, il ritorno di Moni Ovadia con Il registro dei peccati, la trilogia dedicata all’affabulatore Ascanio Celestini in scena con Laika, Discorsi alla nazione e Radio Clandestina e Max Paiella nei panni di un neo menestrello con lo spettacolo Solo per voi.
Massiccia come sempre la presenza del teatro civile che va dal nuovo, atteso spettacolo di Marco Travaglio diretto da Valerio Binasco che in Slurp – Lecchini, cortigiani e penne alla bava racconterà il servilismo della stampa che per oltre 20 anni ha osannato senza remore la peggiore classe politica italiana (in scena a dicembre), a Il sogno di un’Italia con la coppia Andrea Scanzi-Giulio Casale che dopo Le cattive strade di De Andrè raccontano il ventennio 1984-2004 ripercorrendo tutti i personaggi che l’hanno popolato. Spazio anche ai monologhi e all’arte con O patria mia, Leopardi e l’Italia di Corrado Augias che racconta il grande poeta di Recanati, La vita è un viaggio con Beppe Severgnini, Caravaggio raccontato da Vittorio Sgarbi in un’appassionante lezione-monologo, l’impertinente Piergiorgio Odifreddi che racconta il De rerum natura di Lucrezio in Il mio Lucrezio, la mia Venere. Il Vittoria quest’anno ospita anche l’Operetta Burlesca di Emma Dante che arriva dal prestigioso Roma Europa Festival e la danza acrobatica di Comix con le macchine barocche di Emiliano Pellisari. Una stagione davvero per tutti i gusti.
Non mancano le attività collaterali alla stagione con i consueti Tè letterari e lo spettacolo vincitore della Rassegna Salviamo i talenti (settima edizione) dedicata ad Attilio Corsini che chiude il cartellone.