Adattamento e regia: Marianna Esposito
Con: Ettore Distasio e Marianna Esposito
Produzione: TeatRing
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Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Erri De Luca (edito da Feltrinelli), “Tu, mio“ è il nuovo spettacolo prodotto dalla compagnia TeatRing che andrà in scena giovedì 14 maggio al Teatro alle Colonne di Milano (ore 21, ingresso: 12 euro).
I protagonisti di “Tu, mio” sono un uomo e una donna che si trovano, anzi si ritrovano, su una spiaggia. I due (interpretati da Marianna Esposito, anche regista, e da Ettore Distasio), ormai anziani, sono assorti davanti al mare, il terzo protagonista di questa pièce drammatica. Intorno a loro l’atmosfera di una vacanza moderna, le note di una canzonetta allegra e ballabile, che non fa parte del loro vissuto. L’uomo (Enrico) e la donna (Caia) si riconoscono e immediatamente affiorano i ricordi di sessant’anni prima, i ricordi di un’altra estate, quella del 1955, quando, nell’Italia del Dopoguerra, i due si incontrarono per la prima volta e si innamorarono. I corpi dei due anziani riprendono vita e colore, muscoli e allegria.
Con un salto temporale la scena cambia e si torna al 1955: Enrico è un ragazzo alle porte dell’adolescenza, i tedeschi – non più nemici – sono solo turisti che desiderano arrostirsi al sole e bere birra e tutti vogliono dimenticare gli orrori della guerra, finita da poco. Tutti, ma non Enrico, che è diverso dai suoi coetanei, che ha sete di storia e che fa la conoscenza di Caia, “Caia l’ebbrea”.
Enrico è un ragazzo che ragazzo non sarà mai più, che vuole ricordare un passato non suo. Attraverso l’amore – “che nasce cercando nella persona amata il punto a nessuno rivelato, che è dato in dono solo a chi scruta, ascolta con amore” come scrive De Luca – Enrico si fa carico della storia. “Tu, mio” è la storia di un fuoco, di fiamme che incendiano improvvisamente l’estate di un adolescente prima di diventare adulto, senza averne l’età. È fuoco la voglia di conoscere la guerra appena trascorsa nei suoi aspetti più intimi. È fuoco l’ingresso anticipato nel mondo degli adulti, verso il quale sarà spinto in maniera irreversibile. È fuoco l’incontro con una ragazza più grande di lui che gli farà vivere la differenza che passa tra un adolescente e un uomo, traghettandolo verso l’asprezza dolce della maturità.
Come il romanzo di De Luca – un romanzo di formazione che è pure educazione sentimentale – anche questo spettacolo parla del rito di passaggio, segnato dalla faticosa e dolorosa ricerca di equilibrio. I due protagonisti lo cercano tra il passato e il presente, tra l’amore e l’addio. Il mare, come detto, è l’elemento terzo, che costringe i personaggi a collocare il proprio peso, il proprio centro, la propria posizione. Tanti sono i mondi che vengono evocati dalle onde: la guerra, gli ebrei perseguitati, i tedeschi (che prima urlavano “feuer”, fuoco, e ora ordinano pizze e birre), gli americani, che da salvatori sono diventati invasori. E la rabbia del giovane Enrico che, diventato uomo, ha bisogno di sentire il carico di un’idea, una missione da portare avanti. Afferma Marianna Esposito, regista e interprete di “Tu, mio”: «La storia di Enrico non è dissimile da quella di milioni di volontari che partono da Paesi stranieri alla volta di altri Paesi, dove guerre, fame, epidemie e colpi di Stato affliggono persone innocenti. Il mondo ha bisogno di eroi ciechi e folli. Ci sembrava giusto onorare la nascita di uno di essi».
La compagnia TeatRing torna ad occuparsi di storie comuni attraverso le quali vibrano i cuori e il coraggio di eroi nascosti; in questo caso, giovani eroi che imparano a vivere e ad amare nello spazio di un’estate e che cercano di suturare ferite profonde (come la guerra, l’antisemitismo, il dolore e la perdita) con le risorse inesauribili dell’essere umano messo alle strette. Il linguaggio è quello che, da sempre, contraddistingue la ricerca di TeatRing: un tessuto drammaturgico dove il corpo, le scene, la voce e l’anima degli attori sono essi stessi il testo. Nessuno di questi elementi è mai puramente decorativo, ma tutto concorre a creare una storia fatta di immagini, metafore ed emozioni.
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Giovedì 14 maggio 2015; ore 21
Dove: Teatro alle Colonne, Corso di Porta Ticinese 45, Milano.
Tel 02-58113161; www.teatroallecolonne.it
Biglietti: intero 12 euro; info@teatring.it; cell: 338/4606518.
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