“L’utile di esercizio è certo un risultato straordinario – ha dichiarato il Sovrintendente Carlo Fuortes – se si pensa che l’esercizio 2013 si era chiuso con una perdita di 12,9 milioni di euro”. Tale risultato è stato il frutto di una drastica riduzione dei costi della produzione, rispetto al 2013, di oltre 12,5 milioni di euro, di un incremento dei ricavi da biglietteria di 225mila euro ed è stato ottenuto nonostante la diminuzione dei contributi da parte di fondatori ed enti pubblici (-3,8 milioni di euro).
Sul versante dei costi, il risparmio rispetto al 2013 è stato determinato prevalentemente:
• da una decisa diminuzione dei costi per personale (-6 milioni di euro, pari a -15%);
• da un rilevante taglio ai costi per i servizi e per le materie prime, per complessivi 4,9 milioni di euro.
Il 2014 è stato anche l’anno dell’adesione alla legge Bray e dell’approvazione del piano di risanamento. I 25 milioni di finanziamento statale concessi, liquidati per la maggior parte nel 2015, stanno consentendo alla Fondazione di ristabilire anche un equilibrio patrimoniale strutturale.
“L’azione di risanamento intrapresa –ha proseguito Fuortes – è stata tanto più rilevante in considerazione dei numerosi problemi che hanno caratterizzato l’esercizio, a partire dalle tensioni sindacali sfociate negli scioperi della stagione estiva a Caracalla per culminare con la rinuncia del Maestro Muti alla direzione dell’Aida. Nonostante queste difficoltà la Fondazione ha aumentato la propria capacità di autofinanziamento dal 17% al 22,3% ed è stata anche in grado di incrementare la propria offerta culturale, dal momento che il numero di rappresentazioni di lirica e balletto è incrementato del 29,6%.
“Inoltre – conclude Fuortes – l’accordo sindacale del novembre 2014, che è in grado di produrre, per gli anni a venire, un consistente risparmio in termini di costo del personale, grazie ad un aumento della produttività aziendale e alla prevista diminuzione dei salari accessori (premi e indennità), ha riportato in Teatro un clima di serenità che ha posto le basi per riprendere con migliori prospettive l’attività della Fondazione, consentendole di uscire dalle difficoltà nella quale si era trovata, e di rilanciarne l’immagine in Italia e nel mondo”.
“Per l’Opera di Roma ci siamo posti un’importante sfida di rinnovamento e crescita, e i risultati di oggi ci incoraggiano ad andare avanti – dichiara il sindaco di Roma e presidente della Fondazione, Ignazio Marino – Questa istituzione è fondamentale per la vita culturale del paese e della Capitale. Aumentano gli spettacoli, i ricavi da biglietteria, l’interesse del pubblico che sempre più si sta avvicinando al Costanzi. E per questi risultati lasciatemi ringraziare tutto il C.d.I., tutta l’equipe di lavoro, e in particolare il sovrintendente Fuortes, che con la sua indiscussa professionalità sta contribuendo a ridare il giusto lustro, nazionale e internazionale, all’Opera, sempre più ambasciatrice dell’immagine di Roma nel mondo”.
Infine, sempre nel corso della riunione odierna il C.d.I. – come già annunciato ieri dalle comunicazioni alla stampa sulla donazione di un milione di euro – ha approvato all’unanimità l’ingresso del gruppo YTL e di Francis Yeoh tra i membri del Consiglio d’Indirizzo.