drammaturgia musicale, installazione, direzione Jarosław Fret
performer/musicisti Davit Baroyan, Ditte Berkeley, Przemysław Błaszczak, Alessandro Curti, Jarosław Fret, Murat Içlinalça, Dengbej Kazo, Aram Kerovpyan, Vahan Kerovpyan, Kamila Klamut, Aleksandra Kotecka, Simona Sala, Orest Sharak, Mahsa Vahdat, Marjan Vahdat, Tomasz Wierzbowski
laboratorio permanente di canto modale diretto da Aram Kerovpyan – collaborazione vocale Virginia Pattie Kerovpyan
scenografia realizzata dal team diretto da Piotr Jacyk: Maciej Mądry, Krzysztof Nawój, Paweł Nowak, Bartosz Radziszewski, Andrzej Walada
luci Maciej Mądry
coordinazione del progetto Magdalena Mądra, Joanna Gdowska
Produzione Teatr ZAR
in occasione di CORSO POLONIA 13. Festival della Cultura Polacca a Roma
in collaborazione con il Teatro di Roma
spettacolo vietato ai minori di anni 15
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Il Teatro di Roma accoglie nell’ambito del suo progetto Guerre/Conflitti/Terrorismi, una delle strutture portanti della prossima stagione 2015/2017, lo spettacolo del Teatr ZAR, Armine, Sister, diretto da Jarosław Fret, in scena dal 20 al 22 giugno (ore 21) al Teatro India. Ulteriore tappa di un percorso di creazione e riflessione sul tema delle guerre e dei conflitti, presenti e passati, che interessano le nostre società moderne.
Armine, Sister è uno spettacolo dedicato alla storia e alla cultura del popolo armeno e al dramma del suo genocidio compiuto all’inizio del XX secolo, ma anche una riflessione sulla questione del “silenzio dell’Europa” e sul tema della testimonianza.
La realizzazione del progetto è avvenuta attraverso un lavoro svolto sia sul piano artistico che su quello della documentazione e ha comportato spedizioni di ricerca e studi sulla storia e la tradizione musicale armene, parallelamente alle sessioni di lavoro attoriale condotte presso il Jerzy Grotowski Institute di Wrocław (Polonia). Tra il 2010 ed il 2012 la compagnia si è recata ad Istanbul, in diverse città dell’Anatolia, a Erevan e a Gerusalemme, incontrando direttori e membri di gruppi corali e musicisti, alcuni dei quali sono stati poi invitati a partecipare alla preparazione dello spettacolo. Grazie ai cinque anni di collaborazione con Aram Kerovpyan, armeno nato ad Istanbul e conduttore del coro nella Cattedrale armena di Parigi, il Teatro ZAR presenta il canto modale in una nuova forma di dramma musicale. In una prospettiva musicologica il progetto rimanda alla tradizione, specifica della cultura armena, del canto monodico, e al modo in cui esso si è preservato tra le comunità armene disseminate in tutto il mondo a seguito della diaspora legata al genocidio del 1915.
Il tema del progetto riporta i fatti storici e le vicende del 1915 che si intrecciano alla storia di “un’ignoranza” che continua a nutrirsi di indolenza, rinforzando la passività degli europei contemporanei e la costruzione di un comune “patto del silenzio” attorno a qualsiasi atto di violenza. I fatti accaduti in Anatolia all’inizio del XX secolo costituiscono l’inizio di una discussione più ampia sulla lezione che si trae dell’essere testimoni di testimoni, che diventa ogni volta una lezione sull’identità.
Armine, Sister fa leva sulla competenza vocale del gruppo, costruita in oltre dieci anni di lavoro e basata sull’esperienza esecutiva del canto polifonico (il gruppo è l’unico al mondo, soprattutto per quanto riguarda la difficoltà della tecnica vocale richiesta, ad eseguire canti funebri della Svanezia/Georgia e inni sardi tradizionali). Per l’allestimento dello spettacolo sono state approfondite le tradizioni monodiche dell’Anatolia. L’allenamento alle nuove tecniche vocali ha richiesto un processo di due anni di studio e di “incorporazione” dei canti. Il materiale raccolto è stato sottoposto a una ricomposizione e a un’ulteriore armonizzazione ed orchestrazione per dare vita a un dramma musicale contemporaneo. La sensibilità poetica del Teatr Zar si è ampliata attraverso l’esplorazione del suo potenziale narrativo. L’asse portante è quello della musica liturgica armena – dal canto monodico della Chiesa della SS. Trinità a Istanbul, passando per le composizioni di Makar Ekmalian e le collezioni di Komitas – integrata dalle tradizioni dell’Asia Minore, tra cui quelle persiane e curde. Dopo il primo ciclo di spedizioni di ricerca nel 2010, i membri del gruppo hanno costituito a Wrocław un laboratorio permanente di canto monodico. Con Armine, Sister il canto modale armeno è stato portato in scena per la prima volta.
Lo spettacolo si inserisce nell’ambito della programmazione CORSO POLONIA 13, il Festival della Cultura Polacca a Roma organizzato dall’Istituto Polacco di Roma e dalla Capitale Europea della Cultura Wrocław 2016, con il patrocino di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e al Turismo nell’ambito del Mese della Cultura Internazionale; in collaborazione con Teatro di Roma, Casa del Jazz, Casa delle Letterature, Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, Ente Nazionale Polacco per il Turismo di Roma, Fondazione Teatro della Toscana – Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale, Grotowski Institute Wrocław, Impart 2016 Festival Centre , Jazztopad Festival di Wrocław. Monk Circolo ARCI, National Forum of Music Wrocław, Spazio Europa, gestito dall’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Theatre Institute Varsavia.
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Teatr ZAR
Coltivando l’ethos del lavoro di gruppo, Teatr ZAR realizza i suoi progetti artistici attraverso una lunga e accurata ricerca sulle fonti, che ogni volta si accompagna al processo di creazione di un nuovo linguaggio teatrale basato sulla musica. Teatr ZAR è un gruppo internazionale formatosi durante periodiche spedizioni di ricerca in Georgia tra il 1999 ed il 2003. Durante questi viaggi il gruppo ha raccolto molto materiale musicale, il cui nucleo è rappresentato da canzoni polifoniche plurisecolari che affondano le loro radici all’inizio dell’era umana e costituiscono probabilmente la più antica forma di polifonia al mondo. La parola “Zar”, da cui il gruppo prende il nome, è il titolo di un canto funebre eseguito dalle popolazioni della Svanezia che abitano le regioni dell’alto Caucaso, nel nord-ovest della Georgia. Teatr ZAR tenta di dimostrare che il teatro non è in relazione solamente col “thea” (parola greca per “vedere”), ma è qualcosa che deve soprattutto essere ascoltato. ZAR porta il teatro oltre la divisione in generi e stili, affrontando temi che nel mondo contemporaneo sembrerebbero riservati alla sfera religiosa e agendo nella convinzione, derivante dalle idee del Romanticismo polacco, che l’arte non abbia solo il compito di essere complementare alla religione, ma che possa colmare il divario dinamico tra la quotidianità e la trascendenza. Julius Osterwa, una delle maggiori figure del teatro polacco del XX secolo, da cui attinse anche Jerzy Grotowski, e uno dei pochi che provò a mettere in pratica queste idee, una volta scrisse: “Dio ha creato il teatro per coloro a cui la Chiesa non basta”. Culmine della decennale ricerca di Teatr ZAR è lo spettacolo I Vangeli dell’Infanzia. Trittico. Lo spettacolo ha debuttato nel 2009 al Barbican Centre di Londra ed è stato presentato a Los Angeles, Wrocław, Firenze, San Francisco, Chicago, Sibiu (Romania), Legnica, Szczecin, Bydgoszcz (Polonia). Singole parti del Trittico sono state presentate ad Atene, Edimburgo, Madrid, Belgrado, Parigi, Il Cairo, Seul, Nuova Delhi, Boston. Nell’ottobre 2010 il Trittico ha ricevuto il Wrocław Theatre Price. La seconda parte del Trittico, Taglio Cesareo. Prove sul suicidio, è stato presentato al Fringe Festival di Edimburgo nell’agosto del 2012, vincendo il prestigioso Total Theatre Award (sezione Teatro Fisico e Visuale) e l’Herald Angel Award.
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INFO TEATRO INDIA: Lungotevere Vittorio Gassman (già Lungotevere dei Papareschi) – Roma
Ufficio promozione Teatro di Roma: tel. 06.684.000.346 – www.teatrodiroma.net
Orari: dal 20 al 22 giugno ore 21
Durata spettacolo: 90 minuti
Biglietti: 18 euro | ridotto 1 (under 35 e over 65) – 16 euro | ridotto 2 (cral e convenzionati) – 14 euro |10 euro – dietro presentazione del programma del Festival Corso Polonia
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Info Teatr Zar: www.teatrzar.art.pl
Info CORSO POLONIA 13. Festival della Cultura Polacca a Roma:
http://www.istitutopolacco.it/index.php?mod=2&app=639&c_month=6&c_year=2015