Il Dittico giapponese di Luca Mosca, con la prima assoluta dell’opera La cortina di gala, mercoledì 1 luglio per l’inaugurazione dei Giardini della Filarmonica “Musica Svelata”.
Marco Angius dirige i giovani musicisti dell’Ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia Teatro alla Scala.
Un omaggio alla storia millenaria del Giappone, che si impreziosisce con le dimostrazioni a ingresso libero di ikebana e calligrafia, antichissime arti nipponiche, affidate a tre maestri di consolidata esperienza, nella giornata che apre la stagione estiva dell’Accademia Filarmonica Romana
in collaborazione con Accademia Teatro alla Scala, Istituto giapponese di cultura
Si inaugura mercoledì 1 luglio la stagione estiva dell’Accademia Filarmonica Romana I Giardini della Filarmonica “Musica Svelata” che grazie alla preziosa collaborazione di istituzioni, ambasciate, accademie e istituti di cultura attivi nella capitale, anche quest’anno si aprirà alla tradizione e alla musica delle numerose nazioni ospiti.
La giornata d’inaugurazione di mercoledì 1 luglio è dedicata al Giappone e alla sua affascinante e misteriosa letteratura. Grazie alla collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala e l’Istituto giapponese di cultura in programma il Dittico giapponese del compositore Luca Mosca: in Sala Casella (ore 20) Note del guanciale (2002) una composizione di 21 pezzi per cinque strumenti omaggio all’omonimo e celebre diario della scrittrice Sei Shōnagon dama di corte dell’imperatore giapponese di fine X secolo.A seguire 22 nei Giardini (ore 22), in prima esecuzione assoluta e in forma di concerto, La cortina di gala (2012-13) opera giapponese in un atto su libretto di Pilar Garcia ed Ernesto Rubin de Cervin per soprano, baritono e 5 strumenti, ispirato a uno dei più antichi romanzi di tutti i tempi, il Genji Monogatari di un’altra celebre scrittrice e poetessa giapponese quale fu Murasaki Shikibu. Ne saranno interpreti i giovani solisti e strumentisti dell’ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia Teatro alla Scala, formazione dedita al repertorio della musica contemporanea, diretti da Marco Angius, fra le bacchette italiane più autorevoli e stimate nell’interpretazione della musica d’oggi.
Ad arricchire la giornata due incontri in Sala Affreschi ad ingresso gratuito sulle antiche tradizioni nipponiche dell’ikebana e della calligrafia, affidati a tre maestri di consolidata esperienza: L’armonia del pennello. Dipingere la musica del “Genji Monogatari” è la dimostrazione di calligrafia che terrà il maestro Taki Kodaira. Alle 21 toccherà a “Eufonia floreale”, dimostrazione di ikebana a cura di Romilda Iovacchini e Lucio Farinelli
E’ lo stesso compositore Luca Mosca ad introdurre il programma musicale della giornata: “La cortina di gala è ispirato al Genji Monogatari, capolavoro della letteratura del periodo Heian scritto da Murasaki Shikibu (nobile donna a servizio nella corte dell’imperatrice del Giappone all’inizio del secolo XI). Il racconto prende spunto da un episodio accaduto all’attraente quanto raffinato e incostante principe Genji durante il suo esilio in un luogo isolato, nel quale egli si incontra con la Dama di Akashi, colta e orgogliosa figlia di un eremita anche lui di nobili origini. Su quel che accadde in questo incontro però l’autrice del romanzo non ci dice nulla, se non che da esso sarebbe poi nata una bambina, ed è proprio questa ellissi narrativa che il racconto di Rubin de Cervin mira a colmare immaginando, ricostruendolo in una sorta di falso in stile, il pensare e il sentire dei due protagonisti divisi da una cortina di gala dal tramonto all’alba, fino al congiungimento delle loro anime e dei loro corpi. L’organico strumentale è molto particolare: cinque strumenti (flauto, viola, chitarra, vibrafono e pianoforte) che non vengono utilizzati normalmente insieme nella musica da camera, ma che si prestano a combinazioni timbriche illusionistiche ( spesso non si comprende fino in fondo quale sia lo strumento che suona). La scrittura vocale, pur non utilizzando quasi mai scale di origine orientale, si avvicina al magico mondo di Murasaki con una aderenza totale al testo.
Note del guanciale è un ciclo strumentale di 21 pezzi ispirati all’omonimo libro di Sei Shōnagon, l’altra grande autrice della letteratura classica giapponese, ed è scritto per lo stesso organico de La cortina di gala: flauto (anche ottavino), viola, chitarra, vibrafono e pianoforte. Il succedersi dei brani vuole rispecchiare il mondo descritto da Shōnagon, un mondo fatto di brevi descrizioni di pittoreschi personaggi, annotazioni sul succedersi delle stagioni, momenti di straordinaria poesia, elenchi di cose che piacciono o non piacciono alla scrittrice… tutto come in un colorito e abbagliante zibaldone di pensieri. Come avviene nel libro, il brano non ha una struttura riconoscibile e i 21 pezzi si susseguono sempre diversi senza alcuna ripresa e senza alcun uso di leit motiv. La musica passa da una scrittura raffinata e filigranata a una scrittura di violenza imprevedibile, da un virtuosismo a perdifiato a un diradarsi degli avvenimenti vicino al silenzio. Gli opposti sono il territorio di Sei Shonagon e anche di questa musica”.
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Info e prenotazioni: tel. 06 32 01 752 – promozione@filarmonicaromana.org
Biglietti:
1 spettacolo: 10 euro ; biglietto giornaliero: 15 euro. Biglietti in vendita on line su filarmonicaromana.org
Le dimostrazioni in Sala Affreschi sono ad ingresso gratuito.
Prevendita presso il Teatro Olimpico (piazza Gentile da Fabriano, 17). Vendita biglietti presso i Giardini della Filarmonica solo per spettacoli del giorno stesso.
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GIARDINI DELLA FILARMONICA ROMANA • via Flaminia 118
mercoledì 1 luglio
Giappone
INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL
ore 19 Sala Affreschi
L’armonia del pennello
Dipingere la musica del Genji Monogatari
dimostrazione di calligrafia a cura di Taki Kodaira
ore 21 Sala Affreschi
Eufonia floreale
dimostrazione di ikebana a cura di Romilda Iovacchini e Lucio Farinelli
DITTICO GIAPPONESE
ore 20 Sala Casella
Note del guanciale (2002)
omaggio a Sei Shōnagon
21 pezzi per 5 strumenti di Luca Mosca
ore 22 Giardini
La cortina di gala * (2012-13)
opera giapponese in un atto
su libretto di Pilar Garcia ed Ernesto Rubin de Cervin
ispirato al Genji Monogatari di Murasaki Shikibu
per soprano, baritono e 5 strumenti di Luca Mosca
Solisti ed Ensemble “Giorgio Bernasconi” dell’Accademia Teatro alla Scala:
Linda Jung soprano
Valdis Jansons baritono
Ewa Janina Moszczynska viola
Federica Mandaliti flauto/ottavino/flauto alto
Gaston Polle Ansaldi pianoforte
Sara De Cicco vibrafono
Virginia Arancio chitarra
Marco Angius direttore
* prima esecuzione assoluta, esecuzione in forma di concerto
in collaborazione con
Istituto giapponese di cultura
Accademia Teatro alla Scala