Con nove spettacoli, di cui tre anteprime, da domenica 14 a martedì 30 giugno 2015 va in scena la quindicesima edizione della rassegna La fabbrica delle idee, dedicata al teatro di ricerca e di impegno civile e sociale in Italia, organizzata da Progetto Cantoregi di Racconigi.
Sede degli spettacoli è il parco dell’ex ospedale psichiatrico di Racconigi (via Fiume 22), un tempo denominato ironicamente dagli abitanti “fabbrica delle idee”, con riferimento alle visioni e comportamenti stravaganti, spesso abnormi e scandalosi degli utenti. Definizione dispregiativa che è stata ribaltata in senso positivo per denominare il Festival, a sottolineare invece la potenza creativa e costruttiva delle idee, dei pensieri e delle riflessioni. Novità di questa edizione, ma è un ritorno all’antico, è il coinvolgimento della Casa di Reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo (Cn), che ospiterà uno degli spettacoli in cartellone, aperto al pubblico e detenuti.
Tanti i temi affrontati: dall’integrazione degli stranieri al femminicidio, dalla ludopatia alla degenerazione dei rapporti famigliari, dalle tradizioni popolari alle radici cristiane della nostra cultura, dalle politiche economiche e sociali alternative al mistero della vita che al Festival viene messo in scena da persone affette da disagio psichico.
Oltre alle ultime produzioni di Progetto Cantoregi, saranno presenti alcuni tra i registi e le realtà più innovativi e vitali del panorama italiano: César Brie e Ignacio Gómez Bustamante; Saverio La Ruina con Scena Verticale; Marco Martinelli con Teatro delle Albe; Valeria Raimondi, Enrico Castellani e Vincenzo Todesco con Babilonia Teatri; Giorgia Cerruti con Piccola Compagnia della Magnolia; Giordano Amato con Mutamento Zona Castalia, Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone con Faber Teater.
Il festival, diretto da Vincenzo Gamna e Marco Pautasso, è organizzato dall’associazione Progetto Cantoregi, con il sostegno della Compagnia di San Paolo-Arti Sceniche, il contributo della Regione Piemonte, della Città di Racconigi e della Fondazione CRT. Si inserisce nel progetto A Pelle che dal 2014 vede collaborare le compagnie Progetto Cantoregi (Racconigi), Mutamento Zona Castalia (Torino) e Faber Teater (Chivasso) in uno scambio di produzioni teatrali.
«LA FABBRICA DELLE IDEE compie quest’anno 15 anni – spiega Marco Pautasso. È un traguardo importante, forse insperato, per una manifestazione che rappresenta, crediamo, uno dei punti di riferimento più originali e interessanti all’interno del circuito dei festival estivi, perché in una congiuntura economica decisamente sfavorevole, pur avendo dovuto operare negli ultimi anni all’insegna del contenimento dei costi, si è in ogni modo voluto dare continuità alla nostra piccola utopia.»
Il cartellone della Fabbrica delle idee si apre con una anteprima: domenica 14 giugno (ore 21,45) lo spettacolo A bitter story #2 porta in scena i giovani cinesi della comunità di Barge e Bagnolo (Cn) per una riflessione sul difficile rapporto tra generazioni e sul senso di precarietà in cui i ragazzi sinofoni vivono, schiacciati tra la visione severa della vita imposta dai genitori e il tentativo di affermare la propria identità nelle relazioni con i coetanei italiani. Ideato e scritto da Fabio Ferrero per la regia di Koji Miyazaki, lo spettacolo è prodotto da Progetto Cantoregi in collaborazione con Officina Koiné. Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Crt.
Dedicata alle donne è invece la seconda anteprima del festival: la pièce Cattive ragazze dei registi argentini César Brie e Ignacio Gómez Bustamante, tratta dall’omonimo graphic novel di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, pubblicato da Sinnos nel 2014. César Brie torna al Festival per raccontare le storia delle “cattive ragazze”, donne che hanno saputo essere interpreti di cambiamenti profondi o hanno avuto idee rivoluzionarie, come la scienziata Marie Curie, la cantante Miriam Makeba, la giornalista d’inchiesta Nellie Bly e Franca Viola, che per prima denunciò uno stupro e si rifiutò di accettare il matrimonio riparatore. Doppia rappresentazione: lunedì 15 giugno (ore 21,45), sempre al parco dell’ex Ospedale Psichiatrico, e martedì 16 giugno (ore 18) presso la Casa di Reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo (prenotazione obbligatoria entro mercoledì 10 giugno: info@progettocantoregi.it – 335.84.82.321 – 338.31.57.459).
Cantata per. Allegro cantabile è lo spettacolo che Faber Teater propone mercoledì 17 giugno (ore 21.45), scritto e diretto da Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone. Sei voci sulla scena si fanno guide per accompagnare il pubblico in un ironico itinerario attraverso il suono, il ritmo, il timbro. Sei attori-musicisti diventano interpreti di un repertorio trasversale, fatto di ballate, canti di lavoro e serenate, che attinge dalla tradizione della musica popolare italiana, con canti provenienti da Piemonte, Veneto, Lazio, Campania, Abruzzo. In questa esperienza sonora e visiva lo spettatore viene invitato a percorre un cammino dal semplice al complesso, dal silenzio al rumore e poi al suono, dalla monodia alla polifonia, per poi scoprirsi musicista e creatore di musica lui stesso.
Artista tra i più premiati della scena italiana, Saverio La Ruina con la compagnia Scena Verticale è a Racconigi venerdì 19 giugno (ore 21.45) per presentare il suo ultimo lavoro Polvere. Dialogo tra uomo e donna, una pièce intensa e di forte impatto su uno dei temi più tristemente attuali, il femminicidio. La polvere di cui parla il regista calabrese è quella che, per mano dell’uomo, si avvolge sottile e impalpabile attorno all’essere donna, minandone le certezze e annientandone la forza, spegnendone il sorriso e la capacità di sognare. È la polvere che si solleva prima delle botte, che sono la parte più fisica del rapporto violento di coppia, e che terminano spesso con l’uccisione della donna. È questa polvere, questo prima, che La Ruina vuole denunciare.
Anche Marco Martinelli, regista della storica formazione ravennate Teatro delle Albe, porta in scena a Racconigi la sua ultima produzione, Il giocatore. Slot Machine, in cartellone domenica 21 giugno (ore 21.45). Uno spettacolo che immerge il pubblico nei meccanismi e nei pericoli del gioco d’azzardo e indaga sulla ludopatia, sulla malia del gioco e la sua subdola seduzione, sulla doppiezza dell’animo umano attratto da sfide autodistruttive. Racconta la caduta di un giocatore di slot machine (interpretato da Alessandro Argnani), di un annegare nell’azzardo, dove ogni legame affettivo viene sacrificato sull’altare del niente. Accompagnata dalle musiche di Cristian Carrara, la pièce si fa denuncia contro la gigantesca industria delle scommesse.
Dal Veneto arriva la giovane compagnia Babilonia Teatri, apprezzata per il suo sguardo irriverente. Martedì 23 giugno (ore 21.45) mette in scena il suo ultimo allestimento Jesus: uno spettacolo sulla figura di Gesù, ma anche sul consumismo religioso, che critica l’ipocrisia, la violenza, il basso materialismo della società, utilizzando la parodia e l’invettiva. A partire dalla storia, dalle parole e dalle azioni di Gesù, lo spettacolo affronta grandi temi come il senso della vita o della morte e le radici cristiane della nostra cultura, per capire da dove nasca il bisogno di credere e per fare i conti con un pensiero che è stato tramandato attraverso i secoli e che nel tempo è cambiato, si è trasformato e spesso è arrivato a negare se stesso.
Atridi. Metamorfosi del rito è lo spettacolo che la Piccola Compagnia della Magnolia propone al pubblico nella serata di mercoledì 24 giugno (ore 21.45). Esplorando con sguardo contemporaneo il mito della dinastia greca di Agamennone, l’allestimento è un’indagine sulla mortalità dell’amore che attraversa la dolente storia degli Atridi: il sacrificio di Ifigenia, l’omicidio di Agamennone per mano di Clitemnestra, l’odio custodito da Elettra, il desiderio di vendetta di Oreste. “Abbiamo voluto illuminare – spiega la regista Giorgia Cerruti – la trama dei rapporti familiari nell’attimo esatto in cui degenerano, collassano, trasformando la forza proficua dell’amore in passione incontrollata”.
Che cosa succederebbe se lo Stato distribuisse a tutti i cittadini denaro sufficiente per vivere senza lavorare? Non si tratta di uno scherzo, ma di una teoria economica che ha sfiorato l’applicazione negli Stati Uniti poco meno di cento anni fa. Su questo scenario si focalizza lo spettacolo A noi vivi! che Mutamento Zona Castalia porta in scena sabato 27 giugno (ore 21.45) per la regia di Giordano Amato. Il nuovo lavoro della compagnia torinese parte dalle considerazioni di Alfred Richard Orage, (1873-1934), che ha saputo conciliare ricerca spirituale, politica, letteratura e giornalismo con nuove teorie economiche e riflessioni sul tempo libero.
Progetto Cantoregi firma la terza anteprima del festival, che conclude la rassegna. La vita non è che un’ombra che cammina di Vincenzo Gamna e Marco Pautasso, diretta da Koji Miyazaki, vede in scena gli ospiti del Centro Diurno di Cussanio del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Cn1 (Cuneo, Mondovì e Savigliano), in collaborazione con Scout Racconigi 1, in un doppio appuntamento per lunedì 29 e martedì 30 giugno (ore 21.45). La compagnia torna così a realizzare uno spettacolo con gli ospiti del Centro, fedele al proprio impegno sul fronte dell’attenzione verso le persone affette da disagio psichico, che ha caratterizzato tanta parte della propria poetica. Prendendo in prestito un verso del Macbeth di Shakespeare, lo spettacolo propone un viaggio nel gran teatro umano, fatto spesso di contrasti, e quindi nella vita e nella morte, nell’odio e nell’amore, nel potere e nella libertà, nella saggezza e nella follia, o meglio nella molteplicità di situazioni e temi che compongono il mistero della vita.
In caso di pioggia gli spettacoli saranno ospitati presso la Chiesa di S. Croce di Racconigi.
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Ingresso: intero 10 euro; ridotto 7 euro.
Ingresso gratuito per gli studenti (elementari, medie, superiori e universitari).
Info: 335.8482321 – 338.3157459 – www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it
Fb Progetto Cantoregi – Tw @cantoregi
La Fabbrica delle Idee è patrocinata da: Fondazione Teatro Stabile di Torino, Asl Cn 1, Racconigi Eventi.
Nata nel 2001, la rassegna La fabbrica delle idee rappresenta uno dei punti di riferimento più interessanti all’interno del circuito dei festival estivi, sia per la scelta degli ospiti, sia per la possibilità di approfondire, attraverso l’arte, il rapporto con l’espressività di realtà spesso emarginate come quelle psichiatriche. Dal 2001 ad oggi sono stati tanti gli artisti che hanno partecipato al festival. Tra questi ricordiamo: Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Virgilio Sieni, Emma Dante, Pippo Delbono, Sosta Palmizi, Scimone & Sframeli, Rem & Cap, Teatro del Lemming, Scena Verticale, Maria Paiato, Danio Manfredini, Pierre Byland, Ricci/Forte, Babilonia Teatri, Motus, Davide Enia, Roberto Castello, Giulio Casale, Compagnia Zappalà Danza, Mario Perrotta, Abbondanza Bertoni, Teatro della Valdoca, Santasangre, Giovanna Marini, Banda Osiris, Teatro delle Albe, Teatro Sotterraneo, Lucia Calamaro.