Nella Città delle Sirene il caffè è sacro. Sancisce il momento del risveglio ed ogni attimo di convivialità. Suggella patti e calma gli animi. Lenisce ferite ed offre conforto nei momenti bui.
Una bevanda che da locale è divenuta nazionale ed addirittura internazionale. Simbolo di italianità nel mondo. Forse perché la famosa “tazzulella di caffè” è molto più di un liquido rigenerante. E’ una filosofia di vita.
E’ proprio a questo toccasana per corpo ed anima che Lino Blandizzi cantautore partenopeo, di cui ricordiamo, tra le tante composizioni, l’intenso duetto con Sergio Bruni, dedica il suo ultimo lavoro “Il Buongiorno del caffè”.
Il singolo, registrato alla Peppers Rec e arrangiato e mixato da Peppe Cozzolino, farà il suo ingresso ufficiale in società in una duplice occasione.
Mercoledì 10 giugno al Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli, (via dei Mille, 60, Sala Conferenze III piano) alle ore 17.00, e lunedì 29 giugno alle ore 18.00alla Feltrinelli di via Caterina a Chiaia, 23 (in piazza dei Martiri).
Un brano, scritto a quattro mani da Lino Blandizzi e dal giornalista e scrittore Piero Antonio Toma (che è anche curatore dell’antologia Caffè di Napoli), gustoso ed intenso come una buona tazza di caffè, servito nero e bollente o freddo e zuccherato. Adatto a soddisfare ogni palato ed esigenza ed a rimettere le cose a posto perché è “un arcobaleno nero”, come canta Blandizzi.
“Per me – evidenzia Blandizzi – il caffè è una filosofia di vita. Aiuta a vivere ed a pensare. Mi sostiene nel presente e mi aiuta a proiettarmi nel futuro”.
Il brano rappresenta una piccola “leccornia musicale”, anticipazione del lavoro discografico che uscirà a novembre.
Il cd singolo è inserito nel libro “Caffè di Napoli” (Compagnia dei Trovatori Edizioni), un’antologia dedicata al chicco più famoso del mondo fattosi miscela, nata dalla penna di 25 autori.
Attraverso l’incrocio di parole di questi 25 scrittori contemporanei nasce una nuova mappa della città, una geografia del gusto e delle tradizioni che si dipana dal Nord a Sud, dal centro alle periferie, e porta con sé il profumo e le eco di tante esistenze, storie sussurrate e gridate, che lasciano il loro sapore in bocca.
Un chicco che significa anche aiuto, che rappresenta una mano tesa, come ben ci ricorda l’uso del “caffè sospeso”, tradizione tutta partenopea
Alla presentazione al Pan, in programma per giovedì 10 giugno alle 17.00. sarà presente Nino Daniele, assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Matteo Palumbo professore di Letteratura italiana all’università Federico II, PierLuigi Razzano, giornalista e scrittore. Il giornalista e scrittore Piero Antonio Toma, curatore dell’opera, coordinerà il dibattito e l’attore Peppe Celentano leggerà alcuni brani tratti dal libro.
In entrambe le occasioni, il momento musicale vedrà protagonista proprio Lino Blandizzi.
Alla presentazione in programma alla Feltrinelli – Libri e Musica, lunedì 29 giugno alle ore 18.00, saranno presenti Pasquale Sabbatino, professore di Letteratura Italiana dell’università Federico II, Titti Marrone, giornalista e scrittrice, e lo scrittore Maurizio de Giovanni che presenteranno il volume A coordinare il dibattito colui ancora una voltà sarà colui che né è il curatore: Piero Antonio Toma. La lettura di alcuni brani è affidata all’attrice Rosaria De Cicco
Ed ora è il momento di “sorseggiare” una piccola anticipazione dal brano “Il buongiorno del caffè”.
“E comme comme coce
chi ’o vo’ amaro e chi ’o vo’ doce.
Arte e cultura: so’ sti vvoce,
siente comme comme coce.
I libri, la scienza e il futuro
quanta storia ca ce sta.
Scenne addore ’int’ ’e palazze,
dint’ ’e vicole e dint’ ’e piazze”.
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Breve biografia artistica
Nel 2003 esce il suo album “Abbiccì” ed è subito in copertina sulla rivista specializzata “Musica e Dischi”. Si tratta di un lavoro di grande semplicità, maturità ed immediatezza, che suscita consensi sia di pubblico che di critica. Nel 2005 Blandizzi è insignito del Premio Sergio Bruni”. I tempi sono maturi per pubblicare l’omaggio al suo amico maestro, così dopo aver musicato anche la poesia A voc ‘e Napule di Eduardo De Filippo che dedica a Bruni, nel dicembre 2007, esce l’atteso nuovo album “Blandizzi incontra Sergio Bruni”. Continuando l’incontro con personaggi della musica e della cultura, interpreta e incide “Vierno Vattenne” l’unica poesia scritta dal giornalista e poeta Luigi Compagnone. Il singolo esce il 14 gennaio 2009 all’interno del libro ripubblicato dopo oltre quarant’anni del romanzo “L’amara scienza” di Compagnone. L’impegno sociale del cantautore partenopeo si rinnova ed intensifica con il lavoro discografico intitolato “Il mondo sul filo” (Clapo/Edel 2011), incentrato sulla condizione della vita dell’essere umano in precario equilibrio vitale e dell’anima, in bilico sul filo sottile e teso dell’esistenza. L’album esprime “essenzialità”, “chiarezza”, “impatto immediato, che scopre e si nutre di una visione più cruda e profonda del mondo. L’uomo privato di ogni verità e certezza, lasciato pericolosamente, ma eroicamente, sul “filo” della precaria libertà e dell’incertezza del destino. Quest’uomo capace di affermare se stesso nel vuoto del “deserto che avanza”.