Per un pubblico di tutte le età, lo spettacolo si ispira alla biografia di Ondina Peteani critta dalla storica Anna Di Giannantonio.
Ondina che, a soli 17 anni, si accende di un irrefrenabile bisogno di libertà e, cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio Paese, comincia ad affrontare le missioni più impensabili. Partecipa alla lotta antifascista nella Venezia Giulia, diventa staffetta partigiana, partecipa alla formazione della Brigata Proletaria.
La sua vicenda, però, è stravolta bruscamente nel ’43 quando, appena diciannovenne, viene sprofondata nell’incubo della deportazione nazista. Ma è proprio in questo drammatico momento che Ondina ritrova con ostinata consapevolezza l’unica risposta possibile: Resistenza! Perché è bello vivere liberi!
È uno spettacolo per riappropriaci della gioia, delle risate, delle speranze dei partigiani che sono state soffocate dallo sterile nozionismo. Per questo È bello vivere liberi! è dedicato a tutti quelli che l’antifascismo l’hanno studiato solo sui libri di scuola, perché anche per loro la Resistenza diventi “festa d’aprile!”.
Il percorso formativo più importante di Marta Cuscunà ha preso avvio grazie a Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore, dove ha incontrato alcuni grandi maestri del teatro contemporaneo: Joan Baixas, José Sanchis Sinisterra, Christian Burgess e molti altri.
Nel 2001 ha partecipato al laboratorio Fare Teatro, ideato da Luisa Vermiglio. Questa esperienza, che univa la ricerca teatrale alla riflessione sulle dinamiche sociali del territorio, è diventata una sorta di imprinting artistico.
Nel 2006 ha debuttato come attrice professionista con “Merma Neverdies” (di Joan Mirò e regia di Joan Baixas), a cui seguono “Indemoniate” (2007, di Giuliana Musso e Carlo Tolazzi, per la regia di Massimo Somaglino), “Zoé, incocencia criminal” (2009, diretta da Joan Baixas).
Nel giugno del 2009 ha vinto il Premio Scenario per Ustica con il progetto inedito È bello vivere liberi! di cui è autrice e interprete.
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Nato nel 2012 in seno a Percorpi Visionari, Villaggio d’artista, festival-residenza per artisti che si svolge sul Lago Maggiore grazie ad un virtuoso programma Interreg ITA-CH, quest’anno si sposta a Verbania.
Il progetto, diretto da Antonella Cirigliano, è sostenuto da Comune di Verbania, Fondazione Cariplo, Fondazione CRT, Regione Piemonte e si avvale della collaborazione di numerosi partner e sponsor.
Villaggio d’artista coniuga attività di promozione, formazione e produzione di progetti legati ai linguaggi performativi contemporanei (circo, arti di strada, installazione, performance interattiva, video arte, musica etc) sul territorio del lago Maggiore. Il progetto prevede sempre il coinvolgimento del pubblico locale.
Villaggio d’artista ospita al suo interno CROSS, un percorso di formazione residenziale e comunitaria che ha l’obiettivo di sostenere l’arte contemporanea e avvicinare il pubblico ai nuovi linguaggi, sia attraverso formazioni specifiche, sia attraverso la visione di spettacoli e performance, ma anche grazie ad un importante premio rivolto alla performance contemporanea- La curatela di CROSS è affidata a Tommaso Sacchi.
Villaggio d’artista si svolgerà dal 21 giugno al 5 luglio 2015 – ma prevede anche alcuni appuntamenti ad agosto e settembre – e si propone da quest’anno come festival diffuso, anticipato dallo Showcase, tre appuntamenti che hanno incontrato il favore di pubblico e operatori, svoltisi a Verbania, nella splendida cornice di Villa Giulia, nei mesi di marzo, aprile e maggio 2015.
Il progetto nasce per valorizzare, ma più propriamente per ridefinire i luoghi scelti, contestualizzandoli attraverso percorsi ed interventi artistici innovativi.
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CROSS award: una risposta positiva ogni oltre aspettativa quella che ha riscosso la prima edizione del premio internazionale rivolto a opere prime nell’ambito della performance, con la curatela di Tommaso Sacchi ed inserito nel progetto di formazione residenziale e volontariato culturale vincitore del bando di Fondazione Cariplo sul protagonismo culturale dei cittadini.
Sono state, infatti, ben 131 le candidature ricevute. 131 progetti da 24 paesi europei ed extraeuropei (Afghanistan, Argentina, Austria, Belgio, Repubblica ceca, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Giappone, Lituania, Messico, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Syria, Taiwan, Inghilterra, USA, Venezuela).
Dopo l’iniziale preselezione affidata a un pool di esperti del settore della musica e delle arti dal vivo, la giuria popolare ha selezionato i tre progetti finalisti che saranno in residenza a Verbania all’interno del festival Villaggio d’Artista dal 28 giugno al 4 luglio 2015.
Ecco i tre progetti vincitori:
Dehors/Audela Roma (IT) Plica ex Plica
Alexis Blake Amsterdam (NL) Conditions of an Ideal
Jacopo Jenna Firenze (IT) Choreographing Rappers
I tre progetti saranno infatti ospitati da Villa Giulia, Villa San Remigio e Villa Bauer, nel territorio di Verbania-Pallanza, un territorio dalla forte vocazione turistica ma ancora poco animato da eventi legati ai linguaggi del contemporaneo nella cultura e nelle arti performative. “Il nostro comune – spiega l’assessore a turismo e cultura Monica Abbiati – aderisce con convinzione alla proposta di ospitare gli eventi del progetto Cross e il Festival residenziale Villaggio d’Artista, sia per la possibilità di contribuire ad avvicinare nuovo pubblico alle forme più innovative di spettacolo, che per la possibilità di promuovere contestualmente come location diversi edifici e spazi cittadini, coniugando così la valorizzazione turistica e la promozione culturale.”
La fase finale di giuria sarà affidata a 5 protagonisti della scena artistica e curatoriale italiana (Lea Vergine, Manuel Agnelli, Yuri Ancarani, Caterina Riva e Tommaso Sacchi) che, durante l’ultima giornata del Festival, decreteranno il vincitore.
I tre finalisti al termine della residenza presenteranno i loro lavori al pubblico del Lago Maggiore presso gli spazi di Villa Giulia a Verbania, mentre per il pubblico milanese sarà possibile assistere ai progetti finalisti il 5 luglio nella sala del Teatro Franco Parenti.