Una settimana riccamente formativa, di costruttivo spessore coreutico, un luogo incantato di rara bellezza sulle sponde del romantico Lago Maggiore, numerosi allievi mossi dalla passione e dalla disciplina per la danza e accomunati dalla gioia del “movimento”.
Un ringraziamento speciale a tutti gli insegnanti (lezioni di danza classica, repertorio, contemporaneo, hip hop, laboratorio di musical) a partire dalla scrupolosità di Renata Justino, all’artisticità di Elena Delmastro, alla competenza di Erica Cagliano, alla creatività di Daniele Trastu, alla gioiosa spontaneità di Paolo Giordana, all’espressività di Silvia Fontana, alle pazienti assistenti Tati Darwani, Sara Valmacco, Valeria Cavo, Claudia Alba, al personale del Collegio Rosmini di Stresa e alla cara amica, infaticabile deus ex machina, direttrice artistica di estrema signorilità Elena De Zuani della Scuola Ecole De Danse di Borgomanero.
Chiusura in bellezza con il piccolo Saggio di danza di fine Stage tra hip hop, musical e danza contemporanea con un estratto di danza classica dal Don Chisciotte. Durante le giornaliere lezioni di “Storia della danza e del Balletto” (ringrazio sentitamente per l’Attestato di qualifica ricevuto dalla preparata docente Erica Cagliano – esperta in didattica della danza e storia della danza e del teatro presso l’attività “La scuola all’Opera” del Teatro Regio di Torino, la quale con competenza, oratoria e maestrìa ha condotto la settimana di studi storici) in cui sono stati affrontati vari temi: un’introduzione basata sulle fondamenta che ha condotto dalla preistoria all’Ottocento. Un confronto tra le varie scuole accademiche del balletto classico, le quali si sono avvalse di una tradizione conosciuta in tutto il mondo. In ultimo, nello specifico, il balletto Don Chisciotte, rappresentato per la prima volta al teatro Bolscioi di Mosca nel 1869 su musiche di Minkus con coreografia di Marius Petipa. Sono stati visionati vari filmati rari d’epoca e performance dimostrative di alta qualità tersicorea per apprendere al meglio la disciplina, la tecnica, gli stili e le origini della Danza unitamente a varie versioni del Don Chisciotte in stile classico-spagnolo e alla luce della bellezza tecnica di celebri danzatori.
Gli Allievi di tutti i corsi si sono poi cimentati nello studio di alcuni brani di repertorio, adattandoli alla loro età e al loro livello di preparazione per il piccolo saggio, il quale si è aperto, dopo l’energia coinvolgente dell’hip hop, le suggestioni della danza contemporanea e una coinvolgente ouverture tratta dal musical “Alice nel paese delle meraviglia (montato e preparato in sole due lezioni), con una Suite composta dalla variazione di Kytri III atto, due danze zingare e al momento del Sogno la scena si è popolata di driadi, folletti, amorini e cupìdo.
Ringrazio per l’ospitalità, in qualità di auditore alle lezioni, tutti i maestri presenti i quali hanno rivelato la qualità del lavoro e l’utilità per una verifica di quanto appreso nel corso dell’anno accademico da ciascun allievo iscritto allo Stage proveniente da realtà coreutiche diverse ma ben accomunati dall’emotività. Elena De Zuan con il suo staff, ha dimostrato l’intento pratico di comunicazione, l’interesse estetico e poetico, trasmettendo la preparazione ad ogni singolo allievo al fine di prendere coscienza dei pregi, difetti, errori, limiti e posando in luce le loro reali capacità. Dall’umiltà e dall’operosità in scuole prestigiose, in primis Ecole de Danse di Borgomanero, si è rivelato l’impegno, la passione e la serietà atti al raggiungimento di buoni livelli d’attitudine agli iscritti, in quanto una seria preparazione richiede forte determinazione, doti fisiche indubbie, inesauribile impegno finalizzato alla crescita.
Per la mia esperienza di critico di danza, ho tratto un garbato e rigoroso insegnamento in quanto il risultato dello “Stage Lago Maggiore Danza” si è rivelato un dono dinamico corporeo, coordinato attraverso l’uso delle braccia, testa e gambe in uno sviluppo altamente armonico, il quale denota il grado di preparazione dei docenti e organizzatori. Una soave sensazione di linee pulite e corrette, un’esatta postura e l’uso della fisicità, il tutto tra coordinazione ed equilibrio in un sistema d’apprendimento completo e ben strutturato per i giovani danzatori in erba.
Mi sono divertito, ho gioito, ho condiviso il sudore e l’impegno con tutti gli allievi/docenti e naturalmente il mio sincero grazie è per Elena e il neuropsichiatra infantile Fulvio Guccione, per avermi fatto partecipe di uno Stage intensivo come ben pochi se ne assistono nel panorama nazionale.
“Lago Maggiore Danza” ha confermato la sua vocazione attitudinale e accademica, coniugando perfettamente la danza con il divertimento in una settimana serena in cui l’arte della danza nelle approfondite lezioni, al contempo con la partecipazione ad iniziative atte a trascorrere piacevoli momenti di convivialità in una scrupolosa osservanza di forme e norme civili e insegnamenti tradizionali come la mescolanza di motivi classici e moderni, nell’architettura danzante e nell’eclettica ripetizione degli stili del passato, i quali hanno fatto da guida e da faro seguendo fedelmente i canoni della Storia in un crescendo di tempo e maturazione.