Giovedì 9 luglio, per Casa del Jazz Summer Festival 2015, il concerto di Mike Stern & Didier Lockwood Band. Mike Stern è tra i chitarristi contemporanei più influenti per tecnica e creatività, con riconoscimenti prestigiosi, tra cui i Grammy Award. Stretto collaboratore di Miles Davis, ha sempre corso sul crinale tra jazz e blues, condividendo questo percorso oggi con Didier Lockwood ,considerato a ragione uno dei fenomeni del violino a livello mondiale. Instancabile esploratore di nuovi settori creativi, compone per danza e cinema Uno degli appuntamenti clou per Casa del Jazz Summer Festival 2015. Per tre decenni, Mike Stern ha lasciato a bocca aperta il pubblico mondiale del jazz (e non solo) nella sua incessante sfida di portare il suo strumento, la chitarra elettrica, oltre i confini tecnici e stilistici. Ora più che mai Stern è impegnato in una varietà di progetti che alimentano la sua insaziabile curiosità e creatività. Considerato una delle figure di primo piano nella storia chitarristica moderna, si presenta alla Casa del Jazz con la sua band che guida con Didier Lockwood,considerato a ragione uno dei fenomeni del violino a livello mondiale,che ha registrato i suoi album con Christian Escoudè, Philippe Catherine, Gordon Beck e ha diviso la scena con importanti musicisti quali Michel Petrucciani, Aldo Romano, André Ceccarelli.Ha suonato inoltre in compagnia di Miles Davis, di Lenny White e di Marcus Miller. Non avendo mai dimenticato la musica classica, nel 1996 scrive il suo primo concerto, Les Mouettes, in tre movimenti, per violino elettro-acustico e orchestra sinfonica.La Band vede, oltre a Mike Stern e Didier Lockwood, tre fuoriclasse nell’utilizzo del loro strumento. Il bassista Tom Kennedy (Dizzy Gillespie, Peter Erskine, Freddie Hubbard, Randy Brecker, Bucky Pizzarelli, Al Di Meola, Junior Cooke…); Steve Smith, considerato uno dei più grandi batteristi moderniMike Stern, Energia pura, creatività libera, interplay jazzistico con la grinta del rock, e a tratti una delicatezza quasi neoclassica. Dai Blood Sweat and Tears (insieme a Jaco Pastorius), passando soprattutto per il Miles Davis del rientro sulle scene nei primi anni ’80 (The man with the horn, We want Miles). E Miles raramente si sbagliava sul valore dei musicisti che voleva con sé. In una carriera che abbraccia tre decenni, e una discografia che comprende più di una dozzina di opere eclettiche e innovative, e cinque Grammy nomination, Mike Stern si è affermato come uno dei primi chitarristi jazz-fusion e compositori della sua generazione. Nato a Boston a gennaio del 1953, dopo aver studiato all’università di Berklee College of Music, Mike Stern inizia a suonare come chitarrista con i Blood, Sweat & Tears. A seguito di una breve esperienza con la band di Billy Cobham, si trasferisce a New York City, dove viene chiamato da Miles Davis per svolgere un ruolo chiave nella sua band. Nel 1986, Stern fa uscire “Neesh”, la sua prima registrazione come leader, al quale seguono molti altri lavori e altrettanti riconoscimenti. Standards (And Other Songs) (1993), gli vale il titolo di miglior chitarrista da parte di Guitar Player Magazine. 5 nomination ai Grammy con “ Is What It Is”, “Between The Lines”, “Voices”, “Who Let The Cats Out?”, “Lifecycle”.Nel 2008 ha fondato uno dei gruppi più interessanti nel mondo del jazz, fusion e rock: la Mike Stern Band, con componenti illustri. Nel 2009 esce Big Neighborhood che contiene il famoso duetto con Steve Vai. Come ha affermato Guitar World: “Uno dei veri grandi chitarristi della sua generazione.”
Didier Lockwood. Nato in una famiglia di artisti, coltiva la passione per la musica grazie al padre professore di violino. All’età di 6 anni, apprende l’eccellente metodo di Carl Flesh, che gli fornisce uno straordinario controllo delle dita della mano destra che risulterà poi fondamentale per l’approccio al jazz. Didier Lockwood inizia a suonare all’età di 13 anni nell’Orchestre Lyrique du Théâtre Municipal de Calais. A 16 anni vince il Premier Prix al Conservatoire National de Calais per una sua composizione per violino “preparato”. Stimolato dalla grande passione del fratello pianista, durante l’adolescenza, si avvicina ed appassiona alla musica improvvisata e al jazz. Musica classica, i grandi nomi del jazz e del blues, tra i quali Coltrane, Monk, Ayler, Hendrix, Zappa, le musiche provenienti dalla tradizione orale, etnica e dalla worldmusic, costituiscono le sue fonti di ispirazione. Il 1973 segna il suo ingresso nel gruppo jazz-rock dei Magma, che dopo la sua entrata registra una fase di incredibile successo e nel frattempo incide, con il fratello, l’album Lockwoods. Nel 1978, dopo aver abbandonato i Magma, in occasione di un concerto in omaggio a Stéphane Grappelli, si fa notare proprio da quest’ultimo che lo invita a partecipare alle sue future tournée, che lo consacrano definitivamente alla scena internazionale. Con la collaborazione dell’amico e produttore Jean–Marie Salhani conduce una luminosa carriera. Registra i suoi album con Christian Escoudè, Philippe Catherine, Gordon Beck e divide la scena con i più importanti musicisti quali Michel Petrucciani, Aldo Romano, André Ceccarelli. Suona inoltre in compagnia di Miles Davis, di Lenny White e di Marcus Miller. Non avendo mai dimenticato la musica classica, nel 1996 scrive il suo primo concerto, Les Mouettes, in tre movimenti, per violino elettro-acustico e orchestra sinfonica. Instancabile esploratore di nuovi settori creativi, compone per danza e cinema e si cimenta nella scrittura della sua autobiografia Profession jazzman – la vie improvisée (Hachette Littérature) e dell’opera Cordes et âmes (Salabert), dove espone ampiamente l’approccio tecnico e filosofico alla sua arte.
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Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina, 55 – Roma
Info: 06/704731
Ingresso 25 euro