Un teatro naturale nel cuore dei vigneti, nei luoghi dove nascono i vini del Vulcano, per coniugare il mondo del vino e quello dello spettacolo: per la prima volta in Sicilia, Planeta trasforma la Vigna in Teatro, ricavando un proscenio tra quelli che un tempo erano i terrazzamenti utilizzati per la coltivazione della vite e sfruttando come quinte le montagne, la lava e i pini secolari.
Con la prima edizione di “Sciaranuova Festival“, che prenderà il via il 25 luglio sull’Etna, Planeta riconferma ancora una volta il proprio impegno nei confronti dell’arte, che in questo caso – come già con il progetto Viaggio in Sicilia (la mostra della sesta edizione è visitabile nella Cappella dell’Incoronazione di Palermo fino al 2 agosto) – si esprime nell’ideazione e nella produzione di un’offerta culturale che valorizza i territori e ne promuove forme di conoscenza e di fruizione alternativa.
Vigne e cantine che diventano soggetti/oggetti di promozione culturale .
Cinque appuntamenti con il teatro e il vino, cinque occasioni per godere della magia dell’Etna sotto il cielo d’estate, cinque spettacoli di grandi artisti siciliani che raccontano la loro terra con intensità e passione, daranno il via a questo nuovo progetto, che nasce a pochi passi dalla cantina di Feudo di Mezzo, tra i vigneti di Sciara Nuova, e il vecchio palmento filologicamente restaurato ed adibito a sala degustazione.
“Sciaranuova Festival” prenderà il via il 25 luglio con lo spettacolo “Ancestrale di Goliarda Sapienza” di Paola Pace, che è anche il direttore artistico del Festival. L’1 agosto arriverà Paolo Macedonio con “Un fulmine a ciel sereno”, mentre l’8 agosto ci sarà Etta Scollo in concerto. Il 15 agosto è atteso invece il grande maestro Mimmo Cuticchio con “Tradimento di Gano e morte di Gattamugliere”. Il Festival si chiuderà il 22 agosto con Lucia Sardo e il suo “La madre dei ragazzi”.
“L’idea di questo Festival – commenta Paola Pace – mi ha appassionato moltissimo e nella realizzazione del cartellone ho cercato di sublimare un distillato di qualità tra decine di nomi e spettacoli possibili. Alla base delle scelte che abbiamo fatto, abbiamo ricercato un trait d’union non solo tra gli spettacoli, ma anche con l’azienda che li ospita nel proprio teatro, Planeta: e questo trait d’union non poteva che essere il talento, aggiunto al merito, all’originalità, all’autenticità di artisti eccellenti che sono stati felici di partecipare a questo Festival, caratterizzato innanzitutto dalla bellezza e dalla magia del luogo in cui si svolgerà”.
“Abbiamo sempre pensato, per ognuno dei luoghi in cui oggi è presente la nostra azienda – spiega Alessio Planeta – a progetti specifici di valorizzazione. L’idea di recuperare questo anfiteatro naturale – il Teatro in vigna – e di investire sulla creazione di un vero e proprio Festival, che intendiamo trasformare in un appuntamento fisso, è pienamente orientata in questa direzione. Rappresenta un altro significativo progetto della nostra azienda nella produzione culturale, che ci consente di dialogare, dopo averlo già fatto con la musica in gran parte delle nostre cantine e con l’arte contemporanea attraverso Viaggio in Sicilia, con un’altra forma d’arte. E di continuare a impegnarci per fare della Sicilia del vino, in questo caso con particolare riferimento all’Etna, il centro di una molteplicità di esperienze enogastronomiche e culturali che ne accrescano il valore, rendendole mete sempre più interessanti, con opportunità di fruizione diversificate”.
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