Da settembre a giugno 2015/2016 ventotto gli spettacoli ospitati della stagione innovativa e poliedrica del Teatro della Toscana, nella sede del Centro per la Sperimentazione e Ricerca Teatrale di Pontedera.
Dopo la presentazione al Teatro della Pergola della parte fiorentina della stagione, il Teatro della Toscana, che ha ottenuto dal MiBACT il riconoscimento di Teatro Nazionale, svela gli appuntamenti a Pontedera.
È la seconda tappa di un percorso di comunicazione che vedrà a settembre, con le nomine dei rappresentanti della Regione Toscana e del MiBACT nel nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro della Toscana, l’illustrazione dell’attività completa e della nuova identità del Teatro Nazionale.
La programmazione al Teatro Era manifesta la sinergia fra i due versanti territoriali, il fiorentino e il pontederese, e il perfetto equilibrio tra ricerca, sperimentazione e tradizione rivisitata con uno sguardo innovativo.
Da settembre a dicembre la stagione è orientata alle giovani generazioni, stabilendo una continuità con la direzione portata avanti già dalla Fondazione Pontedera Teatro.
A confermare l’internazionalità del Teatro della Toscana, apre la stagione il gruppo giapponese Mum & Gypsy con la prima assoluta Different Shape (titolo provvisorio).
Giovani e affermati gruppi saranno presenti in questa prima parte della stagione: Carrozzeria Orfeo, Gli Omini, Civilleri / Lo Sicco, Leviedelfool, Michele Santeramo, Michele Sinisi, artisti e compagnie prodotti dalla Fondazione Teatro della Toscana.
La maggior parte di queste compagnie identificano nel Teatro Era un luogo di residenza dinamico, che permette di adattarsi al loro fare teatro.
Storiche collaborazioni del Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale si confermano con la presenza di Dario Marconcini, di César Brie e di Cacá Carvalho.
Offrendo una multidisciplinarietà di progetti, è posta grande attenzione alla danza contemporanea con Virgilio Sieni che firma la regia e la coreografia di Angelus Novus, nuova produzione della Fondazione Teatro della Toscana.
La prima parte della stagione prevede il progetto Dostoevskij, due produzioni della Fondazione Teatro della Toscana, Gabriele Lavia con Il sogno di un uomo ridicolo, diretto e interpretato da Gabriele Lavia, con Massimiliano Aceti e Cacá Carvalho in 2×2=5 Memorie dal sottosuolo, regia di Roberto Bacci e drammaturgia di Stefano Geraci.
Da gennaio ad aprile la stagione di prosa, con spettacoli in abbonamento, tra gli altri vede la presenza di Umberto Orsini e titoli classici rivisitati in chiave moderna, come il Decamerone – vizi, virtù, passioni di Marco Baliani con Stefano Accorsi. Toni Servillo in Toni Servillo legge Napoli fa un omaggio alla cultura partenopea e tratteggia l’affresco di una città dai mille volti, dalle mille contraddizioni.
In prima nazionale Roberto Bacci si confronta con Lear, e con la drammaturgia di Stefano Geraci opera un minuzioso lavoro di smontaggio di Re Lear di William Shakespeare.
Tra i grandi maestri della scena contemporanea e gruppi di ricerca, Claudio Morganti interpreta insieme a Elena Bucci Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto di Gianni Celati, I Motus, con il nuovo lavoro MDLSX con l’interpretazione di Silvia Calderoni.
Nell’ambito della Fondazione Teatro della Toscana è attivo a Pontedera il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, che opera una ricerca sistematica sulle arti performative e un’intensa azione pedagogica.
Per venire incontro alle esigenze del pubblico, i prezzi della stagione del CSRT rimangono invariati rispetto agli anni passati e gli abbonamenti prevedono delle forti agevolazioni. Gli abbonamenti sono facilmente acquistabili online e da settembre in vendita alla biglietteria del Teatro Era.
SETTEMBRE / DICEMBRE 2015
Come già anticipato, la stagione si apre con la prima assoluta di Mum&Gypsy, con la drammaturgia e la regia di Takahiro Fujita (classe 1985), uno dei più giovani registi e drammaturghi della “zero generation” giapponese. Lo spettacolo è prodotto dalla Fondazione Teatro della Toscana, in collaborazione con Mum&Gypsy, con il supporto di Japan Foundation e Arts Council Tokyo, un progetto in collaborazione con Fabbrica Europa.
Leviedelfool, con l’interpretazione di Simone Perinelli e Claudia Marsicano, sono in prima nazionale con Made in China – postcards from Van Gogh, un lavoro pensato per quadri, che cerca di contrastare i cliché del rapporto uomo-donna, e mette in scena l’universo kitsch ed effimero proprio dell’oggetto cinese a basso costo.
In BOXE – attorno al quadrato la compagnia Civilleri / Lo Sicco porta avanti e approfondisce le tematiche già affrontate fin dai primi lavori, ovvero il rapporto e la similitudine tra teatro e sport, la relazione fra il gruppo e il singolo, il ruolo del leader, della forza.
Dario Marconcini indaga e approfondisce il suo viaggio attraverso il mondo di Pinter presentando tre lavori, Voci di Famiglia, Silenzio e Notte in Memory Plays, la trilogia pinteriana. Si confronta con le inquietudini dell’essere umano dando corpo e voce ai drammi pinteriani, recuperando i più piccoli elementi drammaturgici, con una recitazione asciutta e precisissima dei tre attori, Giovanna Daddi, Emanuele Carucci Viterbi e Dario Marconcini stesso.
Virgilio Sieni continua la sua grande ricerca nella danza con Angelus Novus e crea un luogo abitato da macerie, in cui i corpi di messaggeri sono colti nell’attimo della sospensione, uno spazio da attraversare silenziosamente dove il pubblico è invitato a seguire le orme per rintracciare le tracce della storia.
Carrozzeria Orfeo, che ha appena ottenuto il premio Hystrio-Castel dei Mondi 2015, in scena con il nuovo lavoro Animali da bar, indaga con un linguaggio schietto e cinico le contraddizioni della vita quotidiana. Ambientato in un bar abitato da sei animali notturni, illusi perdenti, che provano a combattere, nonostante tutto, aggrappati ai loro piccoli squallidi sogni, a una speranza che resiste troppo a lungo.
Michele Sinisi con il suo Riccardo III lavora come un vero e proprio performer art, e con panni casual, esplora il testo shakespeariano per sottrazione presentando solo dei piccoli estratti.
Michele Santeramo (vincitore del premio della critica 2013, premio Hystrio 2014) è in scena con La prossima stagione, uno spettacolo da leggere, nato da un’idea di Luca Dini e Michele Santeramo, con i disegni di Cristina Gardumi. Ambientato in un futuro immaginario, dal 2015 al 2065, i due protagonisti Viola e Massimo prendono vita grazie alle parole di Santeramo e affrontano le piccole e grandi problematiche del rapporto di coppia.
Gli Omini, proseguendo l’attenzione antropologica, affrescano La famiglia Campione, dieci personaggi, tre generazioni a confronto, che si soffermano su ricordi, confessioni e pensieri al futuro.
Due i lavori presentati da César Brie, La volontà – frammenti per Simone Weil, opera dedicata a Simone Weil, la filosofa e mistica francese morta nel 1943, ed Ero, un lavoro intimo e autobiografico, un viaggio attraverso l’amore, la morte, l’assenza, il dolore e la gioia…
Chiude la sezione autunnale il progetto Dostoevskij, Gabriele Lavia mette in scena il suo vero proprio cavallo di battaglia con Il sogno di un uomo ridicolo e offre un momento di riflessione profonda e appassionata; Roberto Bacci con 2×2=5. L’uomo dal sottosuolo, da Memorie del Sottosuolo, con l’interpretazione di Cacá Carvalho, mette a nudo i desideri profondi dell’essere umano, di sporcarsi e soffrire.
GENNAIO / GIUGNO 2016
La stagione di prosa del Teatro Era vede la presenza di Silvio Orlando insieme a Marina Massironi, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini nella commedia La scuola di Domenico Starnone, in cui prendono vita personaggi esilaranti, con un dialogo brillante e situazioni paradossali.
Marco Baliani nel Decamerone – vizi, virtù e passioni, interpretato da Stefano Accorsi, sceglie di portare in teatro alcune novelle del Decamerone di Boccaccio, come metafora della società contemporanea.
Sergio Rubini, artista sfaccettato che vive tra cinema e teatro, è presente con un nuovo lavoro Provando… dobbiamo parlare, interpretato insieme a Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone e Isabella Ragonese, la messa in scena della storia conflittuale di due coppie di amici.
Con Ti regalo la mia morte, Veronika, Antonio Latella incontra per la seconda volta la poetica di Fassbinder, in un viaggio nella mente di Veronika, diva sul viale del tramonto e vittima della morfina somministrata da medici senza scrupoli.
Umberto Orsini, diretto da Massimo Popolizio, interpreta Il prezzo (The Price), un testo poco affrontato di Arthur Miller, che immortala la terribile crisi economica del ‘29.
Alessio Boni in uno scontro violento, incarna incubi e ossessioni ne I duellanti di Conrad, un’opera su di una società in rapida estinzione.
Toni Servillo in Toni Servillo legge Napoli fa un omaggio alla sua amata cultura partenopea e si immerge nella lingua viva, portando in scena i testi di Salvatore Di Giacomo, Eduardo de Filippo, Ferdinando Russo, Raffaele Viviani, Mimmo Borrelli, Enzo Moscato, Maurizio De Giovanni, Giuseppe Montesano.
Debutta Roberto Bacci con Lear, dove, con la drammaturgia di Stefano Geraci, rivisita, scompone, smonta pezzo per pezzo il dramma di Shakespeare, per mostrare il crollo delle certezze quotidiane.
Claudio Morganti ed Elena Bucci riflettono sul senso del mestiere dell’attore e del fare teatro in Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto di Gianni Celati.
I Motus, gruppo di ricerca radicale che ha segnato profondamente il teatro post-anni Novanta, inneggiano alla liberà solitaria nel nuovo spettacolo MDLSX, diretto da Enrico Casagrande & Daniela Nicolò e interpretato da Silvia Calderoni.
Savino Paparella ed Elisa Cuppini con I Passi Ultimi danzano in una balera di periferia una musica che non si può fermare.
MATINÉE
Sono dedicate alle scuole alcune proposte per favorire il rapporto tra la cultura teatrale e giovani spettatori.
La Fondazione Sipario Toscana propone Il mio nome è fantastica – omaggio a Gianni Rodari, uno spettacolo per la scuola dell’infanzia, un viaggio nel modo fantastico, nell’immaginazione e invenzione.
Da un’idea di Véronique Nah è nato Happy birthday Mr. Marley, un omaggio a un’icona intramontabile della cultura contemporanea, musicista e poeta, africano e inglese, un lavoro che ben congiunge teatro e musica in uno spettacolo per ragazzi e adulti.
Sono tre le proposte per le scuole medie superiori, i già citati La prossima stagione di e con Michele Santeramo e Boxe attorno al quadrato di Civilleri / Lo Sicco.
PROGETTI SPECIALI
Sognare a Teatro, esperienza notturna per adulti, a cura di Roberto Bacci e Il Sogno di Alice, spettacolo con sonno e risveglio per bambini (dai 6 ai 10 anni), regia di Sara Morena Zanella, sono due progetti innovativi di dodici ore che mostrano il teatro in una veste nuova, un luogo “familiare”, uno spazio per ospitare gli individui nella loro intimità. Due esperimenti nati per un numero limitato di spettatori (12-14), Sognare a teatro è un viaggio silenzioso per imparare ad ascoltarsi, rompendo le abitudini, Il sogno di Alice è un percorso onirico in cui i bambini, abbandonandosi al gioco, all’immaginazione e allo stupore, si trovano dinnanzi ai personaggi di Alice del paese delle meraviglie di Lewis Carroll.
IL WORKCENTER OF JERZY GROTOWSKI AND THOMAS RICHARDS
Nel 1985 il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale propose a Jerzy Grotowski –maestro che ha profondamente mutato il teatro del Novecento – di creare in Toscana un istituto dove condurre un’attività di ricerca sistematica.
Il Centro di Lavoro di Jerzy Grotowski (dal 1996 Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards), è nato nel 1986 a Pontedera su iniziativa del CSRT e della University of California, Irvine, in collaborazione con Peter Brook – Centre International de Créations Théatrales, come istituto creativo di educazione permanente per artisti adulti.
Dalla morte di Grotowski nel 1999, Thomas Richards, direttore artistico del Workcenter, e Mario Biagini, direttore associato, hanno continuato a sviluppare e approfondire la ricerca del Workcenter sulle arti performative, anche in nuove direzioni.
Dal 2007 il Workcenter ospita due gruppi di lavoro: il Focused Research Team in Art as Vehicle diretto da Thomas Richards e Open Program diretto da Mario Biagini.
Complessivamente 18 persone di 9 nazionalità diverse, provenienti da Francia, Italia, Stati Uniti, Brasile, Colombia, Canada e Belgio sono impegnate nelle attività del Workcenter.
Le attività si articolano nella ricerca sistematica sulle arti performative e in un’intensa azione pedagogica. Il Workcenter ha portato in questi anni il proprio lavoro artistico e formativo in quasi tutti i continenti e nel 2015 sono previsti lunghi periodi di presenza in Taiwan, Korea, Stati Uniti, Colombia e Brasile che includono dimostrazioni di lavoro, presentazioni di opere e pedagogia con comunità locali.
Il Workcenter svolge attività di formazione stabile a Pontedera nel corso della stagione estiva con il suo “Summer Intesive Program,” e la stagione invernale con il “Master Course.” Le attività pedegogiche del Workcenter vedono partecipanti da ogni parte del mondo.
Il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards è attivo nell’ambito della Fondazione Teatro della Toscana e le sue attività costituiscono parte integrante dell’attività istituzionale della Fondazione Teatro della Toscana.