La nuova qualifica dell’Associazione Teatrale Pistoiese, cioè Centro di Produzione Teatrale, ci porta subito a manifestare la nostra piena soddisfazione (condivisa dal Comune di Pistoia) per l’importante riconoscimento assegnatoci dal Ministero dei beni e delle attività culturali.
Da quest’anno infatti è entrata in vigore, la Riforma del Teatro Italiano varata a fine 2014 dal Ministro Franceschini.
La riforma si pone l’obiettivo, per il triennio 2015/2017, di ridisegnare la mappa del sistema teatrale italiano, attraverso una nuova normativa che prevede criteri, e parametri da osservare, diversi rispetto al passato. Di fatto ha ridisegnato il mondo del Teatro, cancellando le vecchie distinzioni tra soggetti produttivi e introducendone di nuove. Spariscono i Teatri Stabili (pubblici, privati e di innovazione), nascono i Teatri Nazionali (ne sono stati riconosciuti ben 7), i Teatri di Rilevante Interesse Culturale (i cosiddetti Tric, 19) e i Centri di Produzione Teatrale (in tutto 29).
Rimangono ovviamente finanziati i circuiti, i Festival e le rassegne e, al di fuori di tutto questo, il mondo (al momento ancora appeso al ‘limbo’ di non conoscere l’entità del proprio finanziamento) delle Imprese, cioè le Compagnie.
L’Associazione Teatrale Pistoiese (dal 2002 finanziata dal Mibac, probabilmente in modo improprio, come Impresa di produzione, come una qualunque compagnia privata di giro) ha presentato, nello scorso Gennaio, istanza come Centro di Produzione, presentando il proprio progetto di Produzione e di Ospitalità, come previsto dalla domanda.
Nel novero dei 55 Enti che fanno parte della stabilità (tra Teatri Nazionali, Tric e Centri), l’Associazione Teatrale Pistoiese è stata l’unico nuovo ingresso, cioè l’unica realtà del cosiddetto ‘vecchio mondo’ delle Imprese di Produzione, a fare il salto di categoria, vedendo riconosciuta la qualità del progetto artistico presentato e ottenendo così un adeguato finanziamento dallo Stato (quasi raddoppiato rispetto a quello ottenuto nel 2014).
Dobbiamo inoltre esprimere un’ulteriore soddisfazione per il ritorno al nostro fianco, come partner sostenitore della nostra attività nel suo complesso, di Unicoop Firenze che, avendo riconosciuto l’importanza del ruolo dell’ Atp non solo sul territorio provinciale ma anche in ambito regionale, torna a sostenerci e a collaborare con noi con una serie di iniziative (progettate in stretta concertazione) rivolte ai propri soci, ai quali saranno inoltre riservate speciali facilitazioni su abbonamenti e biglietti per gli spettacoli in cartellone.
Le produzioni dell’Associazione Teatrale Pistoiese
In questo anno importante per la vita dell’Associazione presenteremo così, all’interno della Stagione di Prosa (tra spettacoli in abbonamento e Altri Linguaggi) ben 6 nostre produzioni, tra novità e riprese, mentre una settima, destinata al pubblico delle scuole elementari e delle famiglie, debutterà a fine Novembre all’interno della rassegna Piccolo Sipario.
Prima produzione ad andare in scena Giovedì 22 Ottobre sarà L’apparenza inganna di Thomas Bernhard, realizzata in coproduzione con la Compagnia Lombardi Tiezzi, la compagnia che dal 2014 realizza a Pistoia il Teatro Laboratorio della Toscana, il progetto di formazione per attori sostenuto dalla Regione Toscana. Lo spettacolo, andato in scena una prima volta nel 2000, con lo stesso cast artistico (Federico Tiezzi alla regia con Sandro Lombardi e Massimo Verdastro), aveva fatto vincere a Tiezzi il Premio Ubu per la Miglior Regia. La regia prevede una messinscena in due luoghi diversi (nel nostro caso due spazi all’interno del Teatro Manzoni) che rappresentano le case dei due protagonisti (due fratelli in un rapporto tra loro tipicamente ‘bernhardiano’). Il pubblico, ovviamente in numero limitato, ‘entrerà’ quindi nelle due case, quasi a spiare gli incontri settimanali dei due personaggi, spostandosi da uno spazio all’altro nei due atti dello spettacolo. Lo spettacolo verrà presentato, con una lunga tenitura (23 recite, fino al 22 Novembre, con una pausa) ma inserito in abbonamento con data a scelta da parte degli spettatori.
L’altra nostra produzione in abbonamento, Casa di bambola di Henrik Ibsen, realizzata interamente dall’ Atp, debutterà il 4 Marzo 2016 e vedrà confermato il felice rapporto artistico con un team di artisti – Valentina Sperlì, Roberto Valerio e Massimo Grigò – con i quali abbiamo, a nostro avviso, ottenuto ottimi risultati negli ultimi anni con spettacoli come Il Vantone, L’impresario delle Smirne e Maledetto nei secoli dei secoli l’amore. Il celebre testo di Ibsen – che torna a Pistoia dopo oltre 20 anni – avrà la regia di Roberto Valerio e la presenza in scena, oltre ai citati, di un attore di valore come Danilo Nigrelli, nel ruolo del marito di Nora Helmer. Con questo titolo prenderà il via, nel 2016, il Progetto Ibsen che ci vedrà impegnati nella produzione di un altro testo del drammaturgo scandinavo.
In Altri Linguaggi (la parte del cartellone dedicata alle nuove forme espressive della scena) tra Ottobre e Dicembre andrà in scena, in varie ‘location’ della città (dalla Biblioteca San Giorgio al Centro Arti Visive Palazzo Fabroni, passando per il Teatro Bolognini) Il giro del mondo in 80 giorni da Jules Verne, ovvero le puntate 2/3/4 dello spettacolo che abbiamo coprodotto con Teatro Sotterraneo (compagnia in residenza artistica all’Atp dal 2013), di cui abbiamo presentato, a inizio luglio, il primo episodio alla Villa di Scornio. Dopo gli allievi della Scuola di Musica e Danza Mabellini, interagiranno con Sara Bonaventura e Claudio Cirri, nei successivi episodi, musicisti della Fondazione Luigi Tronci, Serena Altavilla e i ragazzi di ‘Casa in Piazzetta/Istituti Raggruppati’ e gli artisti di Rassegna inCONTEMPORANEA.
Sempre dall’estate, arriverà a Novembre al Bolognini, dopo l’enorme successo di pubblico e il consenso unanime da parte della critica nazionale, la versione ‘teatrale’ di Ci scusiamo per il disagio, il lavoro che abbiamo prodotto e rappresentato al Deposito Rotabili della Stazione di Pistoia con l’altra compagnia in residenza, dal 2014, Gli Omini (Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia e Luca Zacchini). Lo spettacolo (prima tappa del Progetto T, il progetto triennale sulla Linea Porrettana) ha visto la presenza, oltre ai critici, di molti operatori teatrali provenienti da tutta Italia ed è stato richiesto, con nostra grande soddisfazione, da importanti festival autunnali.
Abbiamo infine ritenuto opportuno, per coloro che non l’avessero visti e per quanti volessero rivederli, riproporre al Bolognini, nel corso della stagione, due lavori del 2014: War Now! con Teatro Sotterraneo e Matteo Angius (che sarà in tournée a Roma e a Bologna) e Maledetto nei secoli dei secoli l’amore di Carlo D’Amicis, il monologo diretto da Renata Palminiello con Valentina Sperlì (a Dicembre in scena a Roma e probabilmente a Milano in primavera).
Infine segnaliamo che a Novembre, all’interno di Piccolo Sipario, debutterà I quattro moschettieri in America, spettacolo per ragazzi che realizzeremo in coproduzione e con la presenza della compagnia I Sacchi di Sabbia (Giovanni Guerrieri, Giulia Gallo e Giulia Solano).
La Stagione in Abbonamento
La nuova legge del Teatro ha modificato anche le dinamiche del mercato, costringendo molte realtà (soprattutto i Teatri Nazionali e i Tric) a far circuitare in maniera minore le loro produzioni, rimanendo principalmente in sede o nelle proprie regioni.
Abbiamo comunque cercato di continuare, pur con queste limitazioni, a tenere ad alti livelli la qualità della proposta del Teatro Manzoni e ci possiamo ritenere soddisfatti dei risultati.
Gli Autori
Come tradizione alterniamo, in un mix attento di commedie dai toni leggeri a testi drammatici che offrono innumerevoli spunti di riflessione, autori classici (Goldoni, Feydeau), opere del Novecento (Ibsen, Camus, Miller, De Filippo, Bernhard) e novità assolute (Cambell, Benvenuti, Bellini/Latella – con il testo omaggio al talento di Fassbinder – e il catalano Benet i Jornet).
Gli Interpreti
Riteniamo doveroso segnalare ‘in primis’ la presenza, per la prima volta in abbonamento al Manzoni, di due fuoriclasse del teatro (e non soltanto) italiano e inoltre un’attrice in fase di crescita e rivelazione: Fabrizio Gifuni, Maria Paiato e Arianna Scommegna.
Fabrizio Gifuni, nella stagione che lo ha visto eccellere prima al cinema con Il capitale umano, poi in teatro con Lehman Trilogy (ultima regia del Maestro Ronconi) porterà in scena ad Aprile una sua personale rilettura de Lo straniero di Albert Camus, continuando, dopo Pasolini e Gadda, il suo percorso ‘solitario’ nella valorizzazione di grandi ‘eretici’ della letteratura. Maria Paiato, forse l’attrice vivente che ha vinto tutti i premi possibili, e Arianna Scommegna saranno invece impegnate nei ruoli quanto mai attuali e tragicomici di un’anziana e della sua badante nel testo di Benet.
Dalla scorsa stagione ritornano due attrici di talento come Monica Piseddu (vista in Zoo di vetro) e Valeria Milillo (Sinfonia d’autunno). Molti infine gli altri artisti, affezionati al Manzoni e graditi al nostro pubblico: dai due ‘mostri sacri’ Umberto Orsini e Massimo Popolizio (che tornano a lavorare insieme dopo Copenhagen) al già citato Sandro Lombardi, da Luca De Filippo a Alessandro Benvenuti (stavolta con due giovani partner in scena con lui), fino ai campioni di popolarità Emilio Solfrizzi e Luca Zingaretti che ha addirittura scelto Pistoia e il Manzoni per le ultime prove e il debutto del suo nuovo spettacolo. Dopo lunghe assenze tornano infine nel nostro teatro altri artisti cari al pubblico come Andrea Giordana e Geppy Glejeses.
I registi
Oltre al citato Tiezzi, nel programma va segnalata la presenza di registi importanti quali Antonio Latella (il nome forse emerso con più forza negli ultimi anni, con quello di Emma Dante, nel teatro di regia), Valerio Binasco e il grande regista franco-argentino Alfredo Arias (di cui qualcuno ricorderà al Manzoni La dame de chez Maxim con Mariangela Melato e, più di recente, la strepitosa commedia con musiche Concha Bonita). Accanto alla consueta serie di attori-registi di sé stessi (da De Filippo a Benvenuti, da Zingaretti a Popolizio, alle prese probabilmente con la sua prima regia importante, fino al ‘nostro’ Valerio), da citare infine la presenza di due registe donna: Veronica Cruciani e Roberta Lena.
Le collaborazioni
Nel programma di Altri Linguaggi, oltre alle nostre produzioni annunciate, trovano spazio due importanti collaborazioni.
La prima, per il terzo anno consecutivo, è rappresentata dalla preziosa partnership con Il Funaro Centro Culturale che consentirà la presentazione (dopo Pennac e Obludarium nelle passate stagioni) all’Ex Centro Fiere di un altro importante progetto internazionale: l’ultimo lavoro del Teatro de los Sentidos di Enrique Vargas ispirato a Cuore di tenebra di Conrad.
La seconda è la partenza di un progetto triennale con la Compagnia Virgilio Sieni, il grande coreografo fiorentino attualmente Direttore Artistico della Biennale danza. La Compagnia quest’anno presenterà infatti uno dei suoi ultimi lavori, Dolce vita, terminato di provare al Manzoni lo scorso anno prima del debutto al festival Romaeuropa, ma soprattutto Quadri dalla Passione_Pistoia, un lavoro realizzato espressamente per la nostra città dopo un lungo laboratorio con i musicisti allievi della Scuola Mabellini e con gli allievi delle scuole di danza pistoiesi.
Note
Complessivamente quest’anno i titoli presentati, tra stagione in abbonamento e non, saranno 18 per un totale di ben 83 recite: un aumento di importanza considerevole, in linea con il nostro nuovo ruolo di Centro di Produzione Teatrale.
Dell’intero programma da segnalare 2 prime nazionali, 1 debutto assoluto e 2 Prime Regionali.
L’unica formula di abbonamento prevista rimane anche quest’anno quella tradizionale:
– Dieci titoli su tre turni a turno e posto fisso (V/S/D) + L’apparenza inganna.
Sono confermate le riduzioni sui prezzi degli abbonamenti e dei biglietti per giovani, studenti, associazioni teatrali, CRAL, ultrasessantenni e gruppi organizzati ed inoltre confermate anche le facilitazioni per gruppi familiari per il turno della Domenica e per chi ‘presenta’ un nuovo abbonato introdotte stagioni fa. Invariati restano i prezzi dei biglietti e quelli degli abbonamenti (salvo un lieve ritocco di 3 euro per gli abbonamenti).
Confermate quindi tutte le ‘storiche’ riduzioni, con l’introduzione di quelle per i Soci Unicoop Firenze.
Continua infine Manifesti d’autore: dopo Roberto Innocenti l’immagine della nostra stagione 2015/16 vede la firma quest’anno di Franco Matticchio.
Saverio Barsanti
Direttore Artistico Associazione Teatrale Pistoiese