Elegante e raffinato, l’aplomb e la gentilezza di un uomo d’altri tempi: Giuseppe Picone è protagonista del Gala Giuseppe Picone e i grandi della danza, in scena a Villa Pamphilj a Roma per la venticinquesima edizione di Invito alla danza.
Il ballerino napoletano, star internazionale della danza, ha proposto con successo un galà di danza spaziando dal classico al contemporaneo riservandosi l’apertura con il classico dei classici, la Suite dal Regno delle ombre da La Bayadère su coreografia di Petipa in coppia con Ludmilla Konovalova (Prima ballerina del Teatro dell’Opera di Vienna) e la chiusura della serata con il Bolero di Ravel. Un bel successo personale per Picone che debutta come coreografo: pezzo forte annunciato della serata era certamente il suo Bolero, creazione del ballerino napoletano che ha scelto la composizione di Ravel anche per motivi “sentimentali”.
“Il Bolero fa parte della mia storia, dei miei ricordi: ho voluto lanciarmi come coreografo e lo spettacolo ha debuttato con successo lo scorso anno a Piacenza – spiega Picone che sarà ancora impegnato con la sua nuova attività parallela nei prossimi mesi – Il prossimo anno porterò come coreografo il mio Schiaccianoci al Massimo di Palermo e poi il Romeo e Giulietta a Belgrado”.
E in attesa di vedere il Schiaccianoci e Romeo e Giulietta, Picone ha proposto al pubblico un ipnotico Bolero: dieci minuti (o poco più) di musica illuminati da un lungo assolo del danzatore fra gesti misurati o reiterati, fra l’accademico e il contemporaneo, che ipnotizza il pubblico. Concentrato e assorto, l’étoile cattura la scena prima di condividerla con il resto del gruppo: assecondando il crescendo della partitura sfrutta tutta la sua fisicità fino ad identificarsi con la musica in un unicum con la sua immagine che finisce per raddoppiarsi negli specchi alle sue spalle, i movimenti riflessi dall’Ensemble della Compagnia Nazionale di Balletto.
Nel corso della serata si sono alternati giovani talenti della danza internazionale impegnati in un repertorio classico e contemporaneo: spazio alla giovane coppia Katharina Kukhara-Alexander Stoyanov (dal Teatro dell’Opera di Kiev) nel romantico pas de deux di Bella addormentata di Petit, più convincenti nella sensuale Carmen di Shvidkoy. Ottima la coppia Ana Sophia Scheller (dal New York City Ballet) e Nikolai Gorodiiski (lui esplosivo Corsaro, dal Teatro Colon di Buenos Aires) nel pas des deux da Le Corsaire e nel contemporaneo Temporary Conflict di Shermoly. Sara Renda (Opéra National de Bordeaux) e Avetik Karapetyan (Ballet du Capitol de Toulous) illuminano con brillante energia del pas des deux dal Don Chisciotte di Minkus, lui semplicemente perfetto fra il disincanto e la nonchalance tutta francese in Les Bourgeois sulle musiche di Jacques Brel. Dopo il successo del Gala Giuseppe Picone, Invito alla Danza si accinge a chiudere con successo l’edizione 2015 con l’appuntamento di lunedì 3 agosto con Spellbound Contemporary Ballet in Serata Spellbound.