R.O.F. 2015
Pesaro – Auditorium Pedrotti
Una voce importante per un pomeriggio di buona musica e di cordialità.
21 agosto 2015
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I parte
Pietro Mascagni (Serenata), grande estensione vocale.
Luigi Denza (Occhi di fata), voce ampia usata con leggerezza e con slanci appassionati e vigorosi.
Stanislao Gastaldon (Musica proibita), cantata con irruenza e usando tutto il volume della voce; le avrei dato una tinta più nostalgica.
Paolo Tosti (L’alba separa dalla luce l’ombra), fluidità d’emissione.
Vincenzo Bellini, I Puritani, recitativo e doppia aria di Forth “O dove fuggo mai… Ah, per sempre io ti perdei” e “Bel sogno beato”, morbidezza d’emissione nei cantabili e lunghi fiati per una magnifica prova di belcanto.
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II parte
Gaetano Donizetti, Poliuto, recitativo, aria e cabaletta di Severo “Decio, signor del mondo…Di tua beltade immagine. No, l’acciar non fu spietato”, buon uso della messa di voce, tutto cantato con dolcezza, più foga nella cabaletta con canto mosso e zona acuta lucente.
Gioachino Rossini, Guillaume Tell, air de Guillaume “Sois immobile et vers la terre”, voce immensa e duttile, interpretazione intensa per un’aria di gusto romantico col ricamo del pianoforte.
Jules Massenet, Don Quichotte, aria di Sancho Pancha “Riez, allez, riez du pauvre idéologue” cantata con troppa irruenza.
Giuseppe Verdi, Otello, aria di Jago “Credo in un Dio crudel”, valanga di voce, fiato da vendere.
Giuseppe Verdi, Falstaff, monologo dell’onore “L’amore? Ladri!”, cantata, declamata, recitata da un vero cantattore.
Come bis Nicola Alaimo si è messo al pianoforte e ha cantato un’accorata canzone siciliana “E vuje durmiti ancora”, in omaggio alla sua terra di origine e “A Marechiaro” di Tosti. E per finire in bellezza “Largo al factotum”, la cavatina di Figaro da Il Barbiere di Siviglia di Rossini.
Richard Barker ha accompagnato il baritono al pianoforte con gusto e competenza e si è anche esibito in assolo nella trascrizione del preludio al IV atto dell’opera di Massenet.