Testi classici e drammaturgia contemporanea, interpreti amati da pubblico e critica, maestri della scena e danza animano la stagione 2015/2016 del Teatro Lauro Rossi promossa dal Comune di Macerata e dall’AMAT e realizzata con il contributo di Regione Marche e Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo.
Otto spettacoli per sedici appuntamenti compongono il cartellone che si inaugura il 27 e 28 ottobre con Sarto per signora prima piéce di Georges Feydeaux interpretata da Emilio Solfrizzi e diretta dalla sapiente regia di Valerio Binasco. Scambi d’identità, sotterfugi, equivoci, amori segreti sono gli elementi base per questo divertente vaudeville che mette in luce una comicità amplificata dal virtuosismo tecnico dell’autore capace di assommare colpi di scena comici ed equivoci con la precisione di un chirurgo.
La danza di Artemis Danza è la protagonista il 26 e 27 novembre con Tosca X. Una delle opere più drammatiche e toccanti della storia del teatro musicale si fa danza, nell’interpretazione di quattordici straordinari danzatori accompagnati dagli allievi delle scuole di danza della città. La coreografa Monica Casadei da diverso tempo sperimenta la contaminazione fra il potere espressivo della danza e quella straordinaria quantità di energia, emozione e passione che caratterizza il mondo dell’opera. Da questa contaminazione è nata la trilogia verdiana (Traviata, Rigoletto e La doppia notte) e ha preso le mosse lo scorso anno il progetto Puccini G(.).
Il 9 e 10 dicembre Alessandro Preziosi porta in scena in veste di interprete e regista Don Giovanni. Lo spettacolo rappresenta per il bell’attore il compimento di una particolarissima trilogia di ambientazione seicentesca che ha attraversato Amleto, Cyrano per approdare a Don Giovanni. Toni drammatici e comici si incrociano di continuo nel testo di Molière e proprio questa compresenza fa emergere un materiale drammaturgico teso a coniugare l’esaltazione ed il senso tragico del personaggio, mito dell’individualismo moderno.
La stagione prosegue il 4 e 5 gennaio – al termine di una residenza di riallestimento – con Servo per due dell’inglese Richard Bean, libero adattamento da Il Servitore di due padroni di Goldoni. Pierfrancesco Favino e gli attori del Gruppo Danny Rose accompagnati dagli straordinari musicisti di Musica da Ripostiglio, ricollocano sullo sfondo della Rimini degli anni ’30 la vicenda di equivoci e avventure di un Arlecchino rivisitato in chiave moderna, utilizzando nuove tecniche e tecnologie.
Da Ludovico Ariosto a Giovanni Boccaccio prosegue il viaggio nella letteratura italiana della collaudata coppia Stefano Accorsi e Marco Baliani che dopo Orlando furioso portano a teatro il 27 e 28 gennaio Decamerone. Vizi, virtù, passioni, liberamente tratto da Decamerone di Giovanni Boccaccio nell’ambito del Progetto Grandi Italiani di Marco Baliani, Stefano Accorsi e Marco Balsamo.
Dopo il pluripremiato Un tram che si chiama desiderio, Antonio Latella prosegue la propria analisi nell’universo femminile con uno spettacolo che rilegge i miti del cinema occidentale. Ti regalo la mia morte, Veronika – al Teatro Lauro Rossi il 24 e 25 febbraio – si ispira all’opera cinematografica di Rainer Werner Fassbinder, in particolare alle creazioni che il regista bavarese ha dedicato alla rappresentazione e all’analisi della donna. Partendo dalla rievocazione della vicenda di Veronika Voss, ultima tra le protagoniste del suo cinema, lo spettacolo incontra alcune tra le figure femminili grazie alle quali il regista ha consegnato forse una grande, unica opera in cui sguardo cinematografico e biografia personale tendono inevitabilmente a coincidere.
Uno dei narratori italiani più amati dal pubblico, Marco Baliani è in scena il 16 e 17 marzo con Trincea diretto da Maria Maglietta. “Sono trascorsi cento anni dal primo conflitto mondiale – afferma Baliani – ci saranno celebrazioni, pubblicazioni, conferenze, riflessioni, e altro ancora. Io vorrei provare a toccare un piccolo punto di quell’immensa catastrofe, un solo corpo, quello di un qualsiasi soldato, anonimo, non appartenente ad una precisa nazionalità, e toccare quel corpo nel luogo più emblematico di quella guerra, la trincea”.
La conclusione della stagione il 3 e 4 aprile è affidata a Ottavia Piccolo protagonista di 7 minuti, intenso e attuale spettacolo tratto dal testo di Stefano Massini e diretto da Alessandro Gassmann. Basata su un episodio realmente accaduto in una fabbrica francese, la piéce con un linguaggio vero e asciutto parla di lavoro, di donne, di diritti, dando voce ed anima a undici protagoniste operaie che raccontano le paure per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, le rabbie inconsulte che situazioni di precarietà̀ lavorative possono scatenare, le angosce che il mondo del lavoro dipendente vive in questo momento.
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nuovi dal 9 al 17 ottobre [domenica esclusa]
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II settore euro 130 ridotto* euro 86
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BIGLIETTI
vendita dal 21 ottobre [domenica e festivi esclusi]
I settore euro 23 ridotto* euro 18
II settore euro 18 ridotto* euro 12
loggione euro 8
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