Lunedì 14 settembre (ore 19.00) alla Basilica di San Miniato avrà luogo il concerto dei Nordic Voices, eccellenza norvegese nel virtuosismo vocale che arriva per la prima volta in Italia. L’ensemble propone un programma misto antico-contemporaneo con opere da Carlo Gesualdo e Tomàs Luis da Victoria e ai compositori emergenti del Nord Europa. Il concerto ruota intorno a un programma di Lamentazioni e Consolazioni. Testi che hanno in sé un forte senso di attualità: ci commuovono ancora oggi, così come devono aver impressionato i compositori nell’Europa del Cinquecento. L’ensemble, fondato in Norvegia nel 1996, è leader nel proprio genere: i suoi membri si dedicano alla tradizione vocale della loro patria, alla musica rinascimentale e anche contemporanea. I loro concerti ruotano sempre intorno a un tema (per esempio figure storiche o collegamenti col testo). La prima parte di questo concerto trasmette un messaggio circa l’atemporalità delle fatale tendenza umana a creare e sostenere conflitti nel mondo. Le Lamentazioni esprimono un testo che ha in se un inquietante senso di attualità anche oggi, che è difficile da ignorare quando si lavora con questo materiale musicale. Esse ci muovono oggi, così come devono aver impressionato anche i compositori del XVI secolo. Alla luce della storia, i testi dicono molto sui conflitti che riguardano anche coloro che vivono nelle parti più tranquille del mondo. La scala della sofferenza umana a Gerusalemme e nelle regioni circostanti è stata enorme, e coloro che soffrono di più sono gli innocenti a cui spesso capita di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, in particolare i bambini.
Ingresso libero
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Programma:
Lamentation
Tomás Luis DE VICTORIA (1548-1611)
Incipit Oratio Jeremiae Prophetae
Tomás Luis DE VICTORIA (1548-1611)
Manum suam
Francisco GUERRERO (1528–1599)
Hei Mihi, Domine
Tomás Luis DE VICTORIA (1548-1611)
Ego Vir Videns Paupertatem Meam
Carlo GESULADO (1566–1613)
Tenebrae Factae Sunt
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Consolation
Henrik ØDEGAARD (1955)
O magnum mysterium
MANCHICOURT (1510–1564)
Laudate Dominum
Heinrich SCHUTZ (1585–1672)
O, Lieber Herre Gott
Lasse THORESEN (1949)
Solbøn, fra Op. 42
Frank HARVØY (1969)
Bysjan, bysjan lite bån
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