È stata presentata al Teatro Rasi di Ravenna la Stagione di Prosa 2015/16 illustrata al numeroso pubblico e alla stampa dal direttore Marcella Nonni assieme all’assessore alla Cultura Ouidad Bakkali e a due dei protagonisti della stagione Gabriele Vacis e Marco Martinelli.
Ravenna Teatro, che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha riconosciuto come Centro di Produzione Teatrale, firma la direzione artistica della nuova stagione di Prosa che porta a 10 i titoli in cartellone con una nuova formula di abbonamento composto da sei titoli fissi e due a scelta.
Marcella Nonni esprime soddisfazione per il punteggio di qualità artistica riconosciuto a Ravenna Teatro – uno dei tre parametri fondamentali per la determinazione del contributo – in cui ha ottenuto 29 su 30.
“Siamo molto orgogliosi che il nostro progetto artistico abbia ottenuto un punteggio così significativo. Dopo il Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, unico ad aver ottenuto 30 su 30, ci è stato riconosciuto il punteggio più alto fra tutti i comparti di assegnazione (che sono Teatri Nazionali, Teatri di rilevanza culturale, Centri di produzione teatrale), pari merito con il CSS di Udine. Questo qualifica l’intera attività per il prossimo triennio e rafforza le nostre motivazioni a far crescere la proposta culturale del nostro territorio, in Italia e in Europa”.
Sul palco del Teatro Alighieri si avvicenderanno spettacoli rappresentativi del miglior teatro di regia e d’autore; professionisti attenti e sensibili che mettono alla prova il loro talento raccogliendo le sfide sempre nuove come Luca De Filippo, Massimo Ghini, Galatea Ranzi, Massimo Ciavarro, Giulio Scarpati, Valeria Solarino, Elio De Capitani, Marco Paolini, Luigi Dadina, Ermanna Montanari, Sandro Lombardi, Fausto Russo Alesi, Monica Piseddu.
La Stagione di Prosa sarà incentrata sui classici del ‘900: da autori vissuti a cavallo del secolo come Čechov e Schnitzler, ai maggiori autori del secolo breve come Eduardo De Filippo e Leonardo Sciascia in Italia, e Arthur Miller negli Stati Uniti. Sono testi che hanno raccontato gli intrighi politici e i dilemmi psicologici del nostro tempo utilizzando parole che sono rimaste impresse nella memoria collettiva, in un secolo segnato da guerre e sconvolgimenti. La programmazione prevede anche testi di drammaturghi contemporanei come il francese Zeller, Vacis e Martinelli.
Sei i titoli fissi
Ad alzare il sipario sulla scena dell’Alighieri sarà una delle più brillanti commedie di Eduardo De Filippo Non ti pago interpretata e diretta dal figlio di Eduardo, Luca De Filippo, che sarà a Ravenna nell’unica rappresentazione in Emila-Romagna dal 5 all’8 novembre. Luca De Filippo, portando avanti la tradizione del padre, mette in scena la disavventura di Ferdinando Quagliolo. Quando a Mario Bertolini, suo futuro genero, capita una ricca quaterna datagli in sogno proprio dal defunto padre, Ferdinando si rifiuta di pagargli la vincita e rivendica il diritto di incassare la somma per sé. Solo Eduardo riesce a tradurre in commedia un’umanità dolente e sfaccendata, che nella cruda quotidianità fatta di paure, angosce e miseria, non rinuncia alla speranza e all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore.
Sarà poi la volta degli amatissimi Stefano Randisi e Enzo Vetrano che porteranno in scena L’onorevole dal 1 al 6 dicembre (al teatro Rasi). Scritto da Leonardo Sciascia nel 1965 il testo descrive in modo lucido e spietato le connivenze tra politica, affari, alti prelati e criminalità organizzata, assume oggi il carattere di un’amara profezia di ciò che accade in Italia in questi anni.
Si proseguirà con la commedia Un’ora di tranquillità scritto dal trentaseienne francese Florian Zeller con Massimo Ghini, Galatea Ranzi e Massimo Ciavarro all’Alighieri dal 14 al 17 gennaio. È una commedia brillante giocata tra equivoci e battute esilaranti in cui un uomo cerca disperatamente un momento di serenità senza aver fatto però i conti con bisogni e frustrazioni di parenti e amici.
Torna a Ravenna dopo Oscura immensità Giulio Scarpati, questa volta in scena con Valeria Solarino nell’adattamento del capolavoro cinematografico di Ettore Scola Una giornata particolare dal 25 al 28 febbraio. Nello spettacolo Antonietta inizia a dubitare sulle verità propagandate dal fascismo e acquista maggiore rispetto di sé; Gabriele, omosessuale in procinto di essere spedito al confino, costretto tutta la vita a fingere e a nascondersi, esce allo scoperto. Scarpati e Solarino portano in teatro l’intima vicenda che fu interpretata sul grande schermo da Sophia Loren e Marcello Mastroianni, quella giornata particolare per i due protagonisti e per la storia del nostro paese.
Torna anche Elio De Capitani con il Teatro dell’Elfo che dopo Frost/Nixon propone un altro testo teatrale americano diventato cult, Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller dal 19 al 22 marzo. Vecchio e stanco, Loman non riesce più a tenere il passo con un lavoro stressante e con l’incombere di una crisi economica, perdendo quell’ottimistica – e tutta americana – fiducia nel futuro. Death of a Salesman – questo il titolo originale – mantiene la sua capacità di essere sempre attuale: i Willy Loman sono gli esodati di oggi a cui è stato sottratto il proprio ruolo non solo produttivo, ma anche sociale e morale. Per questo spettacolo Elio De Capitani ha ricevuto il Premio Hystrio per l’interpretazione e il Premio Internazionale Ennio Flaiano per la regia.
La stagione si concluderà dal 10 al 13 maggio con un originale Amleto a Gerusalemme - Palestinian Kids Want to See the Sea con Marco Paolini e gli attori del laboratorio teatrale condotto da Gabriele Vacis e gli attori professionisti del Teatro Nazionale Palestinese. Vacis e Paolini tornano insieme dopo essere stati protagonisti della felice stagione del teatro di narrazione, che ha portato al successo di spettacoli come Il racconto del Vajont. In questo spettacolo il regista indaga la fragilità e la potenza della gioventù di Amleto a cui è chiesto di portare un peso che non può né reggere né respingere. “Il destino pianta nel cuore di Amleto una quercia – recita Vacis – ma il cuore di Amleto è un vaso prezioso che le radici della quercia, crescendo, spezzano”.
Quattro invece gli spettacoli a scelta
Sandro Lombardi e Federico Tiezzi portano all’Alighieri Il ritorno di Casanova di Arthur Schnitzler il 23 e il 24 gennaio. Sandro Lombardi – vincitore di ben 6 premi Ubu come migliore attore – è l’avventuriero veneziano, ormai stanco di peripezie erotiche e nauseato dal suo passato di diplomatico da strapazzo, qui ritratto da Schnitzler, cantore della Vienna spumeggiante e feroce nel declinante Impero Asburgico. Il Ritorno di Casanova è una tragicommedia della coscienza moderna, attenta ai propri istinti e falsi valori nel tentativo di sfuggire alla vecchiaia e alla morte.
Uno dei più amati classici del ‘900, Gabbiano di Anton Čechov, sarà in scena il 9 e il 10 febbraio con la produzione del Piccolo Teatro di Milano e di LuganoInScena per la regia di Carmelo Rifici, che è stato a lungo collaboratore di Luca Ronconi. Come l’ignara felicità di un gabbiano viene stroncata dalla oziosa indifferenza di un cacciatore, così Trigorin approfitta della femminile smania di aprire le ali di Nina e la porta via con sé a fare l’attrice. Nel Gabbiano le vite s’intersecano indelebilmente nel territorio fatale dell’amore, chiuso dentro il cuore dei personaggi stessi che a volte non sanno più dove metterlo.
Tra gli spettacoli a scelta c’è il nuovo lavoro di uno dei più apprezzati registi italiani in Europa: Antonio Latella che dopo Un tram che si chiama desiderio si cimenta con la poetica del regista tedesco Rainer Werner Fassbinder con Ti regalo la mia morte, Veronika con Monica Piseddu il 16 e il 17 febbraio.
Latella, vincitore del premio Le Maschere del Teatro Italiano 2015, rilegge i miti del cinema di Fassbinder. Partendo dalla vicenda di Veronika Voss incontra alcune tra le figure femminili che il regista ci ha consegnato con la sua grande e unica opera, in cui sguardo cinematografico e biografia personale tendono inevitabilmente a coincidere. Monica Piseddu incarna perfettamente la fuga dalla razionalità della diva sul viale del tramonto e vittima della morfina, circondata da ricordi e personaggi che diventano apparizioni in bianco e nero.
Nell’anno in cui Ravenna è Città Europea dello Sport 2016, il Teatro delle Albe dopo aver fatto letteralmente il giro d’Italia, torna a Ravenna il 9 e il 10 marzo con PANTANI di Marco Martinelli, vincitore del Premio Ubu per la drammaturgia, in scena Ermanna Montanari, vincitrice del Premio Duse per questa interpretazione, e Luigi Dadina che è stato candidato Ubu a miglior attore non protagonista per il ruolo del padre del campione romagnolo.
Parallelamente alla stagione partirà il Prologo della Stagione di Teatro Contemporaneo dedicato al Teatro delle Albe. La compagnia ravennate presenterà i tre suoi ultimi lavori: Amore e anarchia di Luigi Dadina e Laura Gambi, con in scena lo stesso Dadina e Michela Marangoni, spettacolo che l’anno scorso ha riscosso grande apprezzamento da parte del pubblico e che tornerà in scena a VulKano, a San Bartolo, dal 29 settembre al 15 ottobre. Il Volo-la ballata dei picchettini, che ha debuttato questa estate nell’ambito del Ravenna Festival e torna in scena al Teatro Rasi dal 13 al 15 novembre. Lo spettacolo è interpretato da un ensemble originalissimo composto dall’attore Luigi Dadina, lo scrittore Tahar Lamri, il rapper Moder e i musicisti Francesco Giampaoli e Diego Pasini. Il 10 e l’11 dicembre sarà in scena al Rasi LUS concerto spettacolo con Ermanna Montanari, Luigi Ceccarelli e Daniele Roccato, per la regia di Marco Martinelli su un testo di Nevio Spadoni, prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Teatro delle Albe/Ravenna Teatro.
Oltre agli spettacoli prosegue il percorso di In corpo 9 con incontri, documentari e il concorso che ruotano attorno alla Stagione di Prosa.
Alla Sala Corelli dell’Alighieri riprenderanno i tradizionali Incontri con le Compagnie, un importante momento di approfondimento sulle tematiche degli spettacoli e scoprire curiosità. Torna per il terzo anno anche Il Circolo delle lettrici e dei lettori al teatro Rasi in cui si discuterà di libri legati alla Stagione di Prosa e due incontri cinematografici dal titolo Lezioni di cinema a teatro a cura di Fabrizio Veresco in collaborazione con Ravenna Cinema. Spettatori attenti e appassionati hanno dato vita al gruppo Teatro Perché? che raccoglie un pubblico di giovanissimi e le loro famiglie che amano confrontarsi sugli spettacoli; Teatro Perché? ha creato il premio letterario Critici per caso a cui possono partecipare tutti gli spettatori inviando una recensione. In palio buoni libro e abbonamenti.
La Stagione di Prosa del Teatro Alighieri è diretta e organizzata da Ravenna Teatro in convenzione con il Comune di Ravenna e la Regione Emilia Romagna e grazie al sostegno di Assicoop Romagna Futura, BCC Credito Cooperativo ravennate e imolese, CMC Cooperativa Muratori e Cementisti Ravenna, Cometha, Confcommercio, Consar Ravenna, Coop Adriatica, Datapiù Srl, Domus Nova, Esp Centro Commerciale, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Legacoop Romagna, Litografia Fabbri, Marco Gerbella Orafo, Mosaico Hotels, Naif Ristorante Pizzeria, Nuova Olp Impianti, Reclam Edizioni e Comunicazioni, Ristorante Pizzeria Bio Alchimia, Ristorante Pizzeria Al Passatore, Sapir, Scotto Shipping Agency, Sfacs, Start Romagna, Teleromagna, Unipol Assicurazioni, Unipol Banca, Vela Bianca e altri in via di definizione.
È possibile sottoscrivere gli abbonamenti alla Stagione fino al lunedì 26 ottobre presso la biglietteria del teatro Alighieri. I biglietti per i singoli spettacoli saranno in vendita dal 31 ottobre.
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Per ricevere ulteriori informazioni su formule di abbonamento e promozioni speciali scrivere a stagionediprosa@ravennateatro.com o telefonare agli uffici di Ravenna Teatro aperti al pubblico da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17 (tel. 0544 36239). Il programma è disponibile anche sul sito teatrodellealbe.com/prosa mentre per aggiornamenti in tempo reale consultare Ravenna Teatro su FB e @RavennaTeatro su Twitter.