Sipario aperto al Teatro Elettra per la nuova stagione 2015-16. Tra classici, drammaturgia contemporanea, danza e prime nazionali il teatro diretto da Roberto Braida, Alberto Buccolini e Massimiliano Milesi nella sua nuova veste (è stato completamente ristrutturato) si presenta come un laboratorio di spettacolo all’insegna della qualità.
Coniugare il teatro di ricerca con il classico, la danza con il teatro comico, senza sottovalutare la formazione a cura di Pietro De Silva, la stagione 15-16 dell’Elettra si presenta estremamente ampia e versatile, aperta a sperimentazioni ma comunque attenta alle esigenze del pubblico.
Un teatro ricco di novità e proposte, che con i suoi 40 posti è una realtà unica con la sua posizione strategica nel cuore di Roma, a pochi passi dal Colosseo. 27 spettacoli, in scena dal 24 settembre 2015 a fine maggio 2016, la rassegna dedicata alla “Paura” sul palco nel mese di giugno e poi il Laboratorio di recitazione cinematografica a cura di Pietro De Silva, con Alessandra Jandolo, in programma ogni sabato dal 24 ottobre al 25 giugno, questo ed altro sarà la nuova stagione del Teatro Elettra, che con il suo biglietto dì ingresso di 10 euro + tessera (ridotto 8 euro) è accessibile anche ai più giovani.
La stagione si inaugura dal 24 al 27 settembre con il testo diretto da Salvo Miraglia “Il settimo personaggio”, con lo stesso Miraglia e Giorgia Serrao, al centro dello spettacolo un viaggio nel mondo della follia, nelle sue molte declinazioni e forme.
Dal 1 al 4 ottobre sarà di scena “La cagnetta” di Edoardo Carboni, per la regia di Michele Galasso, con Alice Di Carlo, Simone Caporossi e Danilo Turnaturi, mentre dall’8 all’11 ottobre Azzurra Proietti con la collaborazione di Vincenzo Vece porterà in scena “Igiene dell’eterna infanzia”, con Vincenzo Vece, Azzurra Proietti, Alessandro Bianchini e Serguei Mazzini Zaiontchcovski. La regista Milena Migliore presenterà dal 15 al 18 ottobre www.in-comunicazione.love, con Claudia Mordonini, Milena Migliore e Natalia Giro, mentre dal 22 al 25 ottobre e dal 29 ottobre al 1 novembre la compagnia “Cuori & Picche” di Alberto Buccolini sarà in scena con “Il male dentro”, liberamente tratto da “Cronaca” di Leopoldo Trieste. Al centro dello spettacolo il tradimento. Tradimento anzitutto di un’amicizia che si credeva profonda e sincera e che si rivela invece falsa e opportunista. E che sfocia in una vendetta fredda, calcolata ma che, come tutte le vendette, non sana e non consola.
Grande attesa poi dal 5 all’8 e dal 12 al 15 novembre per “La Signora di Rokujo” con Carla Aversa, Giancarlo Vitaterna e la giovane rivelazione della fiction dell’anno “Un’altra vita” Luca Avallone, dal racconto di Setouchi Jakucho nella traduzione originale di Maria Teresa Orsi, con le luci di Antonio Cozza, le scene di Akiyama Nobushige, i contributi video e la regia di Massimiliano Shinei Milesi.
La Compagnia teatrale “La bugia” dal 19 al 22 e dal 26 al 29 novembre presenterà “Andrew Walker e il segreto di Madisonville” con la regia di Alessia Tona, mentre dal 3 al 6 dicembre sarà di scena “Non oltrepassare la linea gialla!” scritto e diretto da Roberto Braida. Una metropolitana, un vagone, una banchina di una stazione, brevi storie che si susseguono in una giornata di pura follia metropolitana.
Dal 17 al 20 dicembre sarà protagonista la danza a cura della Compagnia “Kannon” con “In viaggio”, di e con Federica De Francesco. Uno spettacolo che si sviluppa attorno al tema del ritrovamento del sé, non semplicemente partire e visitare luoghi nuovi ma dimenticarsi di tutto ciò che era intorno, assaporando il presente, sperimentando, investigando, perdendosi nel profondo.
Il 2016 si apre all’insegna di “Piccoli crimini coniugali” di Eric-Emmanuel Schmitt con Alessandro Demontis, Monica Lugini e la regia di Antonella Maddonni. Si prosegue poi dal 14 al 17 gennaio con “Immagini sospese”, scritto e diretto da Marzia Guardamagna, compagnia danza e teatro Bottega 19 di Vigevano, Centro Sperimentale d’Arte di Marzia Guardamagna, e dal 21 al 24 e dal 28 al 31 gennaio con il testo di Jean Bernard Luc “La notte degli uomini” con Alberto Buccolini e Fulvio Filoni per la regia di Pietro De Silva.
Febbraio si apre con una novità italiana, la prima nazionale di “Mi ricordo di te”, in scena dal 4 al 7 e dall’11 al 14 febbraio, commedia di Stefano Terrabuoni con Carla Aversa e Gianpiero Cricchio per la regia di Massimiliano Shinei Milesi. Ambientata in una famiglia alto-borghese della fine degli anni ottanta la commedia ci porta a casa di Filippo ed Erminia. Dall’invito a cena di un gruppo di amici per festeggiare una importante promozione di lui sul lavoro scaturisce qualcosa che sembra mettere in particolare ansia l’uomo: non si ricorda chi sono gli amici che arrivano in casa… Filippo sembra non avere scampo, ma il finale lascerà tutti di stucco. Dal 18 al 21 febbraio andrà in scena con la regia di Raffaele Cannavacciuolo “All-in, cos’altro sei disposto a giocarti?” con Matteo Iaccarino e Ferdinando Ciaccia, mentre dal 25 al 28 febbraio saranno protagoniste le difficoltà di una coppia che dopo cinque anni di matrimonio vissuti a casa della suocera di lui decide di andare a vivere da sola, ma un violinista irrompe improvvisamente nella loro vita…questo in sintesi “Sono ancora in tempo?”, di Daniele Ciccolini con Paolo Piomboni e la regia di Roberto Braida.
Dal 3 al 6 marzo approdano sul palco dell’Elettra “Gli amanti per quello che si lasciano” due atti unici di Jules Renard: Valentina Mauro e Bruno Governale in “Il Piacere di dirsi Addio” e Carla Aversa e Gianpiero Cricchio in “Il Pane di Casa”, entrambi con la regia di Massimiliano Shinei Milesi. Dal 10 al 13 e dal 17 al 20 marzo sarà la volta del testo “Continua a parlare”, con Livia Massimi, Fulvio Filoni, Ylenia Assogna e Alice Di Carlo per la regia di Alberto Buccolini. Nel testo di drammatica attualità sulla violenza sulle donne, Laura Canestrari e Patrizia Chellini rivelano quella forza delle donne che non accettano di essere trattate come oggetti e rivendicano la propria individualità e femminilità contro gli stereotipi di certi uomini piccoli e fragili che hanno bisogno del dominio fisico per dimostrare la propria superiorità. Marzo si chiude dal 24 al 26 marzo con lo spettacolo di Valentina Rosaroni, “Elettra, Im Schatten der Mutter (Nell’ombra della madre)”, non solo colei che vuole uccidere la madre, forse Elettra è l’ombra che esiste nella madre stessa, colei che non essendo ‘ricevuta’ e accolta dalla figlia rimane sempre un tragico monito di destino infelice, e infine con “Damnatus” di Elena Giambi Bonacci, in scena dal 31 marzo al 3 aprile.
Ad aprile si susseguiranno ben quattro spettacoli, dal 7 al 10 “Verità e no” di Samuel Krapp per la regia di Alessia Tona, “Sei tu” di Federica Bordin dal 14 al 17, “Cleopatra” con la regia Johannes Bramante dal 21 al 24 e dal 28 al 30 aprile “Storia di una testa piena di capelli” scritto diretto e interpretato da Claudia Cotti Zelati. Maggio si apre con un classico, “La Lupa” di Giovanni Verga, messo in scena dalla compagnia “Le perle scaramazze” per la regia di Elena Giambi Bonacci. L’intenso “Girotondo” di Arthur Schnitzler, per la regia di Alberto Buccolini sarà di scena dal 12 al 15 e dal 19 al 22 maggio. Tema dello spettacolo l’amore carnale e il diverso modo di affrontarlo secondo le età e il livello culturale e sociale. Nonostante sia un testo di fine ‘800, risulta ancora estremamente attuale nella descrizione dei diversi modi con cui – ancora oggi – la sessualità viene vissuta, a volte idealizzata ma anche banalizzata e strumentalizzata.
Dal 26 al 29 maggio Antonella Maddonni dirigerà l’esilarante “Prigioniero della seconda strada” di Neil Simon, mentre dal 31 maggio al 5 giugno sarà la volta dell’ “Attesa” scritto e diretto da Giancarlo Cittadini con Elisa Josefina Fattori.
Giugno sarà il mese dedicato alla Rassegna-Concorso di Corti Teatrali sulla Paura, che vedrà in scena una serie di Corti a cura del Teatro Elettra.
Tutta la stagione sarà poi accompagnata dal Corso di Recitazione Cinematografica a cura di Pietro De Silva, con Alessandra Iandolo, in programma da ottobre 2015 a giugno 2016. “Mettere in risalto le attitudini specifiche degli allievi attraverso dei percorsi di interpretazione, con modelli specifici dei migliori interpreti del grande schermo – afferma Pietro De Silva – questo l’obiettivo del nostro Corso, che vuole rendere più agevole l’approccio dell’allievo al mezzo cinematografico. Al termine delle lezioni – prosegue De Silva – si realizzerà come saggio un medio metraggio con protagonisti gli allievi in modo che ciascuno dei partecipanti abbia il proprio showreel da utilizzare per finalità professionali”.