Ancora una volta, prendendo a prestito le parole di un grande Maestro, ci interroghiamo sul senso del nostro stare insieme.
Stare insieme come artisti, il senso della nostra fatica, dei nostri sforzi, dei nostri progetti, del nostro ostinarci a raccontare, a produrre, a mostrare, ad inventare, a cercare in qualche modo… di fermare il tempo.
Ma ci interroghiamo anche sul senso del vostro stare con noi, dell’affetto straordinario che voi, pubblico, da sempre ci riconoscete e ci restituite. È una relazione misteriosa la nostra, quella tra pubblico e artisti, silenziosa, educata, ma comunque intensa, emozionata, partecipe, necessaria, vibrante, affezionata, attenta e generosa.
La domanda arriva poi nuda fino a risuonare in noi in quella che è la domanda fondamentale… Perché facciamo teatro? Perché andiamo a vederlo? Perché ci ostiniamo a difendere questa piccola macchina di invenzioni? Per mestiere? Per vocazione? Per amore?
Ogni artista si pone questa domanda ogni giorno. Ed è una domanda cui è difficile dare una risposta. Ma è importante farlo e anche il pubblico deve porsela. Perché è importante dare una risposta comune, una risposta insieme. Perché forse l’unica possibile risposta è proprio da cercare in questo nostro straordinario rapporto.
Giorgio Strehler una volta ha detto: “… Amo il teatro perché è umano!”
È una risposta al limite della semplicità ma è spiazzante perché, pensandoci, è straordinariamente vera.
È l’umanità che cerchiamo stando insieme, che fa da collante e che spiega ogni nostro gesto. La difesa della nostra fragilità da una parte, dei luoghi del privato, dell’intimo, dell’emozione e del sogno ma anche e soprattutto la risposta alla brutalità che ci circonda, al brutto, alla violenza, all’ignoranza, ad una visione pratica e opportunistica del mondo.
L’arte contro il disumano, dunque. Non come rifugio, ma come risposta forte e decisa, urlata e vibrante, alle devastazioni, alle disarmonie e alle mostruosità che ogni giorno incontriamo sul nostro cammino. Arte e Umanità, dunque.
Così, dedichiamo questa stagione, se in qualche modo dobbiamo darle una forma, un indirizzo, un percorso, a chi come noi ama le imprese impossibili, gli atti non pratici, le relazioni con gli altri, il fare senza pensare ad un ritorno.
A chi, artista o pubblico, è pronto con noi a compiere mille piccoli gesti teatrali.
Questa forse è la nostra risposta alla domanda.
Perchè non stiamo facendo teatro, stiamo compiendo immensi atti d’amore…
“E forse questo è il gran segreto del teatro, il suo mistero eterno…
Chi ha preso gusto del teatro una volta, non sa staccarsene finché vive.”
Una stagione, quella 2015-16 di Teatro Libero effervescente, ricca di titoli e di proposte, a cominciare da Non chiamatemi maestro, spettacolo di e con Corrado d’Elia, liberamente ispirato agli scritti e alle testimonianze di Giorgio Strehler, un inno al Teatro che andrà in scena dal 21 al 30 settembre.
Nei mesi successivi la Compagnia Teatro Libero proporrà un altro suo successo, Hard Candy (1-14 dicembre) di Brian Nelson, una favola dark dove nulla è come sembra e dove si cela una vendetta freddamente calcolata, e due nuove produzioni, Il Calapranzi di Harold Pinter (19 aprile-2 maggio), un testo che non conosce il tempo, un vero e proprio thriller, una macchina perfetta di teatralità e di contemporaneità, e Iliade (1-16 luglio), che chiuderà la stagione proseguendo la riflessione di d’Elia su antichità e contemporaneità avviata con Ulisse, il ritorno.
Non meno interessanti le proposte di compagnie consolidate come Skené Company Milano che, oltre alla ripresa per San Silvestro di Parlami d’amore di Philippe Claudel (29-31 dicembre), cattivissima e brillantissima pagina matrimoniale in cui l’umorismo uccide, diretta ed interpretata da Michele Bottini e Claudia Negrin, affronterà, sempre per la regia della Negrin, il classico goldoniano La bottega del caffè (16-29 febbraio), sorprendentemente attuale, e La Danza Immobile, che metterà in scena due spettacoli diretti da Corrado Accordino, Così tanta bellezza (1-14 febbraio), una novità assoluta, e la commedia metateatrale …secondo CYRANO (30 marzo-10 aprile) con Alessandro Betti e Alfredo Colina, che sicuramente non mancherà di divertire.
Estremamente contemporanei i progetti di CHRONOS3: con Best Of – Fai del tuo meglio (9-14 ottobre), per la regia di Tatiana Olear, primo testo tradotto in italiano del pluripremiato drammaturgo di Singapore Haresh Sharma presentato in forma di studio lo scorso anno al prestigioso Festival Tramedautore al Piccolo Teatro, si tratterà il tema del multiculturalismo, mentre con La storia inventata (25-31 gennaio), testo di Tobia Rossi liberamente ispirato al romanzo Testastorta dell’israeliana Nava Semel per la regia di Manuel Renga, si parlerà di leggi razziali e resistenza partigiana.
Di attualità si occupa anche il Circolo Bergman con Istruzioni per l’uso del terzo millennio (3-9 maggio), una creazione collettiva di e con Sarah Chiarcos, Paolo Giorgio e Marcello Gori in cui teatro e musica si fonderanno coinvolgendo attivamente il pubblico per comporre un proprio catalogo di sopravvivenza.
Torna inoltre il teatro di impegno civile della compagnia Fenice dei Rifiuti di Alessandro Veronese, che proporrà Più dei santi, meno dei morti – La notte in cui Pasolini (26 ottobre-2 novembre) in occasione del 40° anniversario della morte del poliedrico intellettuale, si cimenterà con la commedia shakespeariana Misura per misura (11-15 gennaio), in cui la fanno da padroni vizio, corruzione e lussuria, e ripresenterà Nascondigli (31 maggio-7 giugno), azione scenica in difesa dello scandaloso amore tra Benjamin Price e Violetta Castillo.
Immancabile l’appuntamento con il teatro-scienza della compagnia Arditodesìo di Andrea Brunello, che riprenderà Il principio dell’Incertezza (8-14 marzo), spettacolo con musica dal vivo sulla meccanica quantistica che tanti consensi ha riscosso la scorsa stagione, e presenterà un nuovo allestimento, Pale Blue Dot (10-20 maggio), su quel “pallido puntino blu” che è la Terra vista dal cosmo.
A due grandi nomi della cultura milanese e non solo sono dedicate invece le produzioni degli Eccentrici Dadarò: Blind date per Claudio Abbado (15-16 ottobre), una “orazione civile” ideata, scritta e raccontata da Andrea Pedrinelli per la regia di Rossella Rapisarda per tenere viva l’istanza etica che ha sempre animato la vita e la musica del famoso direttore d’orchestra scomparso nel 2014, e Senza filtro – Uno spettacolo per Alda Merini (3-9 novembre), un’occasione per andare a conoscere il “dietro le pagine” delle opere create dalla poetessa dei Navigli attraverso l’interpretazione della Rapisarda e la chitarra di Marco Pagani.
Il pubblico avrà anche occasione di incontrare per la prima volta le compagnie che hanno aderito quest’anno a Teatro Libero Liberi Teatri, l’innovativo progetto di residenza e co-gestione della sala che indirizza l’attività di Teatro Libero dal 2011.
L‘associazione catanese La Memoria del Teatro di Francesca Vitale e Renato Lombardo, per la prima volta a Milano, proporrà una rassegna di ben sei titoli, Palco Off – Autori, attori, storie di Sicilia, con lo scopo di avvicinare gli spettatori alla sfaccettata realtà dell’isola mediterranea tra dramma e commedia e anticipando ogni spettacolo con un aperitivo a base di prodotti tipici: Mutu (17-18 ottobre), Niuiòrc Niuiòrc (22-23 novembre), U parrinu – La mia storia con Don Pino Puglisi ucciso dalla mafia (26-28 dicembre), Giacominazza (16-17 gennaio), Sugnu o non sugnu – Una notte insonne in casa Shakespeare (18-20 marzo) e Virginedda addurata (21-23 maggio).
Teatro Invito, trentennale formazione lecchese guidata da Luca Radaelli, dal 10 al 16 novembre metterà in scena In capo al mondo – in viaggio con Walter Bonatti, dedicato al noto alpinista ed esploratore, e un nuovo allestimento, Macbeth Banquet (1-7 marzo), riduzione della tragedia shakespeariana a monologo con inserti di dialetto lombardo.
Dal 16 al 21 dicembre sarà invece la volta di N.O.S. – Nuovo Orizzonte Spettacolo, che presenterà Edith, spettacolo tra parole e musica sulla Piaf interpretata da Sarah Biacchi.
Nei mesi di gennaio e di giugno si esibiranno ovviamente anche gli allievi della Scuola Teatri Possibili, mostrando i frutti del proprio lavoro con Sogni Possibili – Tra sogno e realtà (18-24 gennaio) e As-Saggi 2016 (15-26 giugno).
In aggiunta alle produzioni delle compagnie residenti e ai progetti promossi da Teatri Possibili, il cartellone include anche spettacoli che arrivano in ospitalità dal territorio milanese o da altre realtà del panorama teatrale nazionale.
Dall’1 all’8 ottobre Giorni Dispari Teatro porterà in scena le due anime di Marilyn Monroe con Happy birthday, Mr. President!, mentre dal 19 al 25 ottobre, in occasione del 71° anniversario della strage della scuola elementare Francesco Crispi a Gorla, Oltreconfine di Cesare Gallarini e l’Accademia del Comico presenteranno 256 secondi, piovono bombe, un racconto grottesco sui bombardamenti aerei contro i civili.
Il mese successivo saranno di scena la compagnia ariaTeatro con My romantic history (17-21 novembre) di D. C. Jackson, un’amara e scoppiettante commedia sui trentenni d’oggi, e Progetto Teatro con La vita accanto (24-29 novembre), tratto dall’omonimo romanzo di Mariapia Veladiano, spettacolo sulla bellezza esteriore ed interiore che segna il ritorno della regista Cristina Pezzoli al Libero.
Il 2016 si aprirà con Il bosco (4-10 gennaio) di David Mamet nell’allestimento di PianoInBilico per la regia di Antonio Mingarelli con Silvia Giulia Mendola e Alberto Onofrietti, “uno dei più impressionanti, lucidi e spietati ritratti della vita di coppia”.
Dal 21 al 26 marzo, mese femminile per eccellenza, tre attrici racconteranno le diverse età di una donna e i diversi aspetti della sua personalità controversa e psicotica in Quello che le donne non dicono, scritto e diretto da Fabio Banfo, una produzione Effetto Morgana.
Dall’11 al 17 aprile avremo ancora un titolo goldoniano, Gl’innamorati, nella versione contemporanea e meridionale del Teatro dei Borgia, mentre dal 27 al 30 maggio il Collettivo Singhiozzo ci proporrà Madame Cyclette, una commedia scritta e diretta da Patrizio Belloli a proposito della guerra vana e sublime contro il tempo e le sue tracce impietose.
Infine, dall’8 al 14 giugno, Veranda Rabbit metterà in scena Temporaneamente Tua di Greta Zamparini, un viaggio nella sessualità e nel mondo della prostituzione, basato su testi e testimonianze dirette.
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Teatro Libero è un luogo raccolto informale e versatile, inserito nel vivace contesto della zona di Porta Genova e dei Navigli, aperto all’arte e ai giovani.
È una sala suggestiva, sospesa in cima ad un condominio di via Savona, uno spazio confortevole e all’avanguardia dal punto di vista tecnico, un teatro che si è saputo distinguere e affermare negli anni nel panorama culturale milanese grazie ad un’organizzazione sempre pronta ad investire verso nuove idee e nuovi linguaggi.
La programmazione di Teatro Libero, che gode del patrocinio del Comune di Milano, è dedicata alla prosa ed è da sempre attenta alla drammaturgia contemporanea e all’innovazione dei linguaggi, dando spazio e libertà di espressione a talenti emergenti e ad artisti prestigiosi. La stagione è tra le più estese, intense e varie della città, iniziando a settembre e terminando a luglio, con un’offerta di oltre trenta titoli. Questo ha portato nel corso degli anni ad un’affluenza di spettatori paragonabile a quella di grandi teatri, vantando un pubblico molto partecipe ed attento in costante crescita numerica, oltre ad intensificare l’attività a livello progettuale e di programmazione per offrire alla città momenti di cultura durante tutto l’anno, anche nei mesi estivi.
Teatro Libero è una delle sale inserite nell’abbonamento “Invito a Teatro”.
Nella stagione 2015-2016 i Direttori Artistici sono Corrado d’Elia e Corrado Accordino.
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Informazioni e prenotazioni (prevendita € 1,50)
Tel. 02.8323126
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BIGLIETTI
Intero: € 21,00
Ridotto under 26/over 60: € 15,00
Allievi con TP CARD: € 10,00 (prime rappresentazioni € 3,00)
ABBONAMENTI
CARTALIBERA € 90,00
6 ingressi
CARTALIBERA PLUS € 130,00
10 ingressi
CARTALIBERA PALCO OFF € 90,00
6 ingressi per la rassegna “PALCO OFF – AUTORI, ATTORI, STORIE DI SICILIA”
ORARIO SPETTACOLI
Lunedì – Sabato: ore 21.00
Domenica: ore 16.00
Per alcuni spettacoli di “PALCO OFF” è prevista un’ulteriore replica domenicale alle ore 21.00
ORARI BIGLIETTERIA (Tel. 02.8323126)
Lunedì – Venerdì: 15.00 – 19.00
Nei giorni di spettacolo:
Biglietteria serale: 19.00 – 21.30
Sabato: 19.00 – 21.30
Domenica: 14.00 – 16.30