Inaugurata con gran successo di pubblico la nuova stagione della Contrada, venerdì 23 ottobre è andato in scena “Cancun” di Jordi Galceràn. La commedia, firmata dal regista Marco Mattolini, vede come protagonisti Mariangela D’Abbraccio, Blas Roca Rey, Giancarlo Ratti e Nicoletta Della Corte. Tradotto in italiano da Ilaria Panichi e Pino Tierno, lo spettacolo si avvale delle originali scene di Francesco Fassone, dei costumi di Andrea Stanisci, delle musiche originali di Luca Pirozzi e del disegno luci di Bruno Guastini.
Cancun approda alla Contrada dopo un prestigioso debutto estivo al Festival di Borgio Verezzi lo scorso 11 agosto dove è stato accolto con grande calore. Lo spettacolo di Galceràn, che ha già saputo affascinare il pubblico spagnolo ed americano, ora si appresta a conquistare le platee italiane, partendo appunto da Trieste dove resterà in cartellone fino al primo novembre.
La trama narra di due coppie di amici che vanno in vacanza a Cancun, appunto, per celebrare gli oltre venti anni di amicizia. Nel “paradiso turistico” si dipana la vicenda delle possibilità di quello che sarebbe successo se… e di come è andata perché…
Cancun è una commedia che spazia da scene comiche e surreali a momenti intensi di relazione, il commediografo catalano è accorto narratore dei rapporti tra uomo e donna, con un occhio ironico e divertente, a volte grottesco, passa con nonchalance dal tono della commedia a quello sofisticato della modernità comprese le sue contraddizioni. Tutto sembra perfetto all’arrivo: Francesca e Giovanni con Laura e Paolo si godono l’eden che li accoglie, la location da favola e l’alcool che scorre a fiumi favorisce confessioni celate fino ad allora. I quattro protagonisti, attraverso divertenti cambi di costume, si raccontano e rivelano le proprie aspettative e desideri nascosti fin allora celati dalla quotidianità.
L’ebbrezza porta infatti a rivelare segreti che sarebbe stato meglio restassero tali, rendendoli consapevoli che le cose in passato sarebbero potute andare in maniera diversa. Ma se la vita nella quale si erano riposte tante aspettative si è rivelata meno bella del previsto, cosa può succedere? E se i desideri più inconfessabili per uno strano gioco del destino si potessero realizzare? Uno spettacolo nuovo e frizzante, gaio e divertente ma anche pregno di profondità che porta lo spettatore a riflettere sulle proprie possibilità. Il tutto si potrebbe chiarire con la teoria della relatività di Einstein spiegata da Paolo in un intenso monologo che è il fulcro della commedia.
Il regista Marco Mattolini, parlando appunto dello spettacolo ha spiegato quanto questo sia stato una sfida: non è stato facile mantenere l’aspetto divertente, proprio della commedia, nel continuo controbilanciamento con i più profondi argomenti che in esse vi si rappresentano. Un modo di riflettere con il sorriso, dunque, quanto di meglio si possa esigere da una commedia con finale a sorpresa.