Testo e regia di Gaia Baggio e Irene Quartana
Con Debora Migliavacca Bossi e Irene Quartana
Costumi Umay Kuo
Produzione Harbaje
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1915 – 2015: centesimo anniversario della Grande Guerra.
L’associazione Harbaje decide di fare uno spettacolo che la ricordi attraverso la rappresentazione della vita delle donne, e così inizia un lavoro di ricerca sulle donne nella prima guerra mondiale.
Emergono, dunque, i ruoli che hanno ricoperto in questo periodo e le relazioni tra di loro; due figure emblematiche diventano le protagoniste di questo spettacolo: Elena Margherita Crespi, una ricca nobildonna impegnata nel ruolo di Madrina di guerra, il cui compito era sostenere i soldati al fronte con lettere di incoraggiamento, mossa da un patriottismo ai limiti del nazionalismo. E poi Emiliana Ferrari, terza figlia di una famiglia proletaria, una ragazza orfana di padre che si vedrà costretta a lavorare come postina, pur essendo analfabeta, per sostituire il fratello Giuliano richiamato al fronte.
Durante il primo incontro il rapporto è chiaro: Elena decide, per le sue personali necessità, di insegnare a leggere a Emiliana, che inizia così un percorso di alfabetizzazione che pian piano la porterà ad acculturarsi e ad avere un proprio pensiero autonomo.
La relazione fra le due inizialmente è inserita nelle rigide regole sociali dell’epoca; col passare del tempo le regole vengono messe in discussione fino a quando tutto crolla, e ciò coincide con la disfatta di Caporetto e con la morte di Giuliano.
Da quel momento tutto cambia, tutto si stravolge.
Elena Margherita Crespi decide di partire come crocerossina al fronte. Emiliana rimane sola. La vita al fronte cambia la visone di Elena sulla guerra.
La corrispondenza tra le due diventa un territorio di incontro che le fa crescere nella loro personale consapevolezza.
Il dialogo tra le due le muove, le spinge, le cambia.
Caporetto, la disfatta, il senso di impotenza, di distruzione, di fine.
Partire, dare una mano, aiutare, questo spingeva le nobildonne, durante la Grande Guerra, a diventare crocerossine.
Un territorio di relazione che unisce queste donne, questi ruoli, che le aiuta ad affrontare l’insensatezza, il dolore e la fatica che la guerra richiede.
Una guerra insensata, come lo sono tutte le guerre.
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28 novembre 2015 ore 21.00
29 novembre 2015 ore 16.00
TEATRO OFFICINA
via Sant’Elembardo, 2 Milano
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Ingresso 10 euro comprensivo di tessera associativa
Prenotazione necessaria e gratuita su www.teatroofficina.it
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TEATRO OFFICINA
via Sant’Elembardo 2, Milano | MM1 Gorla | 02.2553200