Itinerarte presenta “Oltre la linea 2015” rassegna di arti performative (teatro, danza musica, mimo e pittura) inaugurano “La Cantina di San Domenico”, il teatro più piccolo di Napoli. Quaranta posti ottenuti in vico Pallonetto a Santa Chiara. La rassegna, ideata da Rosario Liguoro, Pasquale Lanzillotti e Raffaella Savastano, e organizzata dall’associazione Itinerarte, si svolgerà dal 12 al 22 novembre, come anteprima di una programmazione che seguirà nel corso del 2016 con due appuntamenti mensili, anticipati da una prima replica nel Foyer del Cinema Tetro Roma di Portici, il mercoledì, e tre repliche sul palco de La Cantina di San Domenico dal venerdì alla domenica. L’idea che si vuole portare avanti è quella di uno luogo dove possa realizzarsi uno scambio concreto in più sensi: tra la provincia e il Centro Storico della città, tra le diverse arti performative e infine tra arte e le forme dell’artigianato nostrano.
Il termine Cantina, che da quest’anno caratterizza fortemente il progetto, ha diverse valenze, spiega Rosario Liguoro, anima dello spazio di vico Pallonetto a Santa Chiara: «da un lato il riferimento è quello letterale e allude all’accoglienza degli spettatori prevista nell’antistante bottega il Cantuccio della Ceramica di Via Benedetto Croce 38, che offrirà il suo spazio come foyer distaccato, dove durante l’attesa sarà offerto agli ospiti vino di alcune case di produzione del Sud e Centro Italia. Nell’intrattenersi, gli spettatori potranno inoltre ammirare le opere originali prodotte dal laboratorio il Cantuccio della Ceramica. Ma il riferimento è anche alle Cantine degli anni ’70, dove nacque il meglio del teatro fuori circuito. La Cantina di San Domenico si pone in ideale congiunzione col lavoro di quegli anni cercando di offrire il suo spazio alla sperimentazione, nell’ottica di quella trasformazione del modo di fare spettacolo percepibile negli ultimi anni, in quel fenomeno che vede sempre di più i palcoscenici rimpicciolirsi e frammentarsi, in una miriade di piccole case teatro, dove anche gli appartamenti non si sottraggono alla funzione di ospitare l’arte, forse proprio perché oggi si avverte come necessaria un senso di accoglienza smarrito nei circuiti artistici più paludati».
Ecco gli otto titoli della rassegna. Si parte il 12 novembre (ore 21.00) con le coreografie di Elena D’Aguanno e Ricky Bonavita di Akerusia danza e Compagnia Excursus, rispettivamente in Way in/out e Power_game; il 13 novembre, Maniphesta teatro presenta Quattro santi in tre quadri, tratto dall’operina di Gertrude Stein, con Giorgia Palombi e Chiara Napolitano, per la regia della stessa Palombi; il 14 novembre sarà la volta di TMT conFinché morte non ci separi di Francesco Olivieri con Patrizia Di Martino, mentre il 15 novembre sarà presentato il concerto del gruppo LaMoRiVostri, con Lavinia Mancusi (voce, violino, chitarra e percussioni) Monica Neri (organetto, lira calabrese e percussioni), Rita Tumminia (voce, organetto e percussioni). Si prosegue il 19 novembre con F.I.L.M.A.S. in Mattia Preti e la peste, di e con Pasquale Lanzillotti, un viaggio tra le tele del pittore del ‘600 nel libero adattamento di Vittorio Sgarbi da Mattia Preti; ancora il 20 novembre Il Colibrì presentaPolemos per la regia di Antonio Iavazzo; mentre il 21, Eugenio Ravo sarà protagonista di Godot è andato… siamo rimasti soli, ah ah!. Si chiude il 22 novembre con Alfio Antico in Alfio Antico ed il tamburo a cornice, performance canoro-musicale.
Nella seconda settimana della rassegna, dal 19 al 22 novembre, nel percorso urbano che accompagnerà il pubblico da via Benedetto Croce, dove è ubicato il foyer distaccato, a Vico Pallonetto a Santa Chiara, sarà allestita, proprio nel vicolo antistante il teatro, una performance visiva a cura di Enrico Grieco.
È prevista inoltre, il 21 e 22 novembre, una master-class, dal titolo Il corpo che vibra, a cura di Eugenio Ravo e Alfio Antico: dalle 10.00 alle 12.00 si parte con lo stage di mimo corporeo di Ravo e si prosegue dalle ore 15.00 alle 17.00 con lo stage di tamburo a cornice di Alfio Antico.
L’attività di questo piccolo spazio nel cuore della città intende portare avanti un’idea di arte della scena dal sapore un po’ antico, ma che conserva il germe di una ricerca culturale in continuo fermento. La rassegna Oltre la linea 2015 è solo un assaggio dell’annata prevista per il 2016 con l’aggiunta di nuovi artisti e compagnie in linea col progetto di Itinerarte.