Religions for Peace Italia e A.Gi.mus. in collaborazione con Altrevie organizzano un evento con parole e musiche di pace dal Mediterraneo per ricordare a Roma, come nelle principali città d’Europa, l’archeologo siriano Khaled al-Asaad, morto per difendere Palmira. Ricordare figure come quelle di Khaled è un dovere civile per chi crede che il Mediterraneo può e deve tornare ad essere, nel segno della cultura e dei dialogo tra le popolazioni, una madre amorevole.
Se c’era una terra dove gli angeli di ogni età e religione camminavano e pregavano insieme era la Siria, da quando il Mediterraneo ha preso vita. Ebla, Aleppo, Damasco, Maloula emanavano una luce purissima di tolleranza e di pace fino alle Colonne d’Ercole.
Oggi la Siria e’ una nazione violentata e vecchi angeli e angeli bambini fuggono verso il mare, cercando la salvezza e molti non raggiungono la riva. E gli uomini che vivono nel mare e oltre il mare non riconoscono più nello straniero un fratello, sacro agli dei del cielo.
Nessuno comprende più la parola araba che per secoli ha accompagnato la storia del Mediterraneo: “rahma” la compassione, la tenerezza. Nessuno parla più il sabir lingua dei porti e della pace.
Una serata dedicata a Khaled al-Assaad, archeologo che ha dedicato tutta la vita per salvare Palmira, ucciso barbaramente dall’Isis per non aver svelato il luogo segreto dove aveva messo al sicuro gli oggetti più preziosi provenienti da quell’antica città carovaniera. Khaled (in arabo il nome significa l’immortale) è morto da eroe per difendere la memoria della Siria e gli eroi, gli uomini giusti sono immortali. Un giorno, nel nome di Khaled, una voce forte di libertà si spargerà da Oriente sulle colline dei gelsomini, fiori azzurri della speranza e di un Mediterraneo tornato ad essere mare di pace, madre amorevole, e sarà di primavera.
Testimonianze: Arnaldo Colasanti intervista Paolo Matthiae (archeologo dell’Università di Roma “La Sapienza”, responsabile della missione archeologica a Ebla dal 1963 e amico di Khaled al-Asaad) e Maria Teresa Grassi (archeologa dell’Università di Milano, responsabile della missione archeologica a Palmira e amica di Khaled al-Asaad) sul dramma della gente di Siria, sul patrimonio archeologico di quella nazione, che è patrimonio dell’umanità oggi violentato e distrutto, sui loro ricordi personali di Khaled al-Asaad.
Hanno ali leggere di seta, lapislazzuli e coralli i sogni dei bambini di Siria
Reading poetico con Marcello Tagliente, archeologo e poeta, e Alessandro D’Alessandro all’organetto
Paesaggi, voci, emozioni di migranti dal Mediterraneo, perché torni ad essere madre amorevole, messaggera di pace.
Canti di libertà del Mediterraneo: Stefano Saletti (bouzouki, oud, chitarre e voce) e Barbara Eramo (u-bass, voce) cantano in sabir, antica lingua del mare, il desiderio di libertà delle genti del Mediterraneo.
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Le associazioni
Religions for peace è un movimento multireligioso internazionale che riunisce persone di differenti fedi religiose con lo scopo di pregare e operare per la pace e il rispetto dei diritti umani attingendo al tesoro spirituale delle diverse tradizioni religiose.
A.gi.mus è un’associazione senza fini di lucro costituita nel 1949, e, dalla sua nascita, ha avuto, come obiettivo principale, la diffusione della conoscenza della musica. Provvede, tramite le sue Sezioni periferiche, presenti su tutto il territorio nazionale, all’organizzazione di concerti, spettacolo lirici, concorsi nazionali ed internazionali, scuole di musica. Promuove la costituzione di complessi corali e strumentali favorendo, tramite la Sede Nazionale, la circuitazione degli spettacoli prodotti con il duplice scopo di mettere in luce giovani talenti.
Altrevie è un progetto culturale che intende sviluppare a Roma un percorso di conoscenza e di arricchimento culturale attraverso incontri, visite guidate, viaggi ed escursioni. Organizza anche un ciclo di musiche etniche e tradizionali con l’obiettivo di favorire la comprensione di altre culture, di avvicinarsi ad altre forme di espressione e superare ogni barriera tra i popoli. Questa sensibilità si esprime anche nella riaffermazione di un più incisivo impegno civile e sociale sui temi delle libertà, della laicità e della democrazia.
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Gli interventi
Paolo Matthiae è stato professore di archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente presso la Università degli studi di Roma “La Sapienza”. E’ stato direttore della spedizione italiana ad Ebla, di cui è considerato lo scopritore, dal 1963 al 2014; ricerche interrotte a causa della guerra civile siriana. Ha pubblicato numerosi libri ed articoli relativi ad Ebla e alla storia dell’arte della Mesopotamia e della Siria in genere. È membro di importanti istituzioni culturali, tra le quali l’Accademia Nazionale dei Lincei, la Fondazione Balzan, l’Académie des inscriptions et belles-lettres e il Deutsches Archäologisches Institut; inoltre è parte del comitato fondatore dell’International Congress on the Archaeology of the Ancient Near Easted.
Maria Teresa Grassi insegna Archeologia delle Province Romane presso l’Università degli Studi di Milano e ha diretto la Missione Archeologica Italo-Siriana di Palmira (Pal.M.A.I.S.) che ha operato nel sito dal 2007 al 2010. Ad essa hanno collaborato, per la parte italiana, studiosi di alcuni Atenei italiani e, per la parte siriana, studiosi e funzionari della Direzione Generale delle Antichità e dei Musei di Damasco e del Museo di Palmira. Condirettore della Missione è Waleed al As’ad, figlio di Khaled.
Il progetto di ricerca riguarda il quartiere sud-ovest di Palmira, dove è stato avviato lo scavo di una grande residenza privata (denominata “Edificio con Peristilio”), il cui arco di vita si pone tra III e VIII sec. d. C.
Arnaldo Colasanti è scrittore e critico letterario italiano, vincitore del Premio Grinzane Cavour.
Redattore della rivista Poesia, diventa condirettore di Nuovi Argomenti, si è interessato in modo preponderante di letteratura italiana e francese. È stato professore a contratto nella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Nell’ambito del suo interesse per la letteratura francese ha prefazioni ai Romanzi di Guy de Maupassant (1994) e al Malato immaginario di Molière (1995). Nel 2009 ha condotto il programma RAI Unomattina Estate. È stato direttore artistico di “Babel – festival della parola in Valle d’Aosta”.
Marcello Tagliente, archeologo poeta. Le sue poesie sono pubblicate in Italia, Francia e Belgio. Ha partecipato a diversi festival di poesie e a performances poetiche in Italia e in Francia. Nella sua esperienza professionale e poetica si è fatto promotore di iniziative in Europa, nel Maghreb e in Palestina che favorissero, nel segno della pace, il dialogo tra genti di culture e religioni diverse. Piccoli alberi di ulivo piantati nel Mediterraneo.
Alessandro D’Alessandro, maestro di organetto. Ha suonato con importanti artisti come Angelo Branduardi e Beppe Barra e ha partecipato a diversi programmi RAI. Il suo repertorio di musiche popolari evoca le emozioni sonore di un Mediterraneo che è sempre stato contaminazione di culture.
Stefano Saletti polistrumentista e Barbara Eramo cantante, da anni presenti sulla scena italiana e internazionale nell’ambito della musica world, etnica e della canzone, ripropongono, con nuovi arrangiamenti, brani di autori del Mediterraneo che hanno raccontato in musica la lotta contro il potere, subendo persecuzioni, arresti, violenze. Una peculiarità del loro lavoro è quella di far emergere le connessioni e i punti di contatto delle tante tradizioni dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dalla tradizione popolare pugliese e del sud alle melodie balcaniche, da quella greca a quelle arabe e sefardite, fino ad arrivare al recupero dell’antica lingua del mare, il Sabir che da sempre utilizzano nelle loro composizioni originali.