Lei, lui e l’altro: Ambra Angiolini, Francesco Scianna e Francesco Biscione diretti da Michele Placido sono i protagonisti di Tradimenti, magnifico testo del Premio Nobel Harold Pinter in scena da martedì 1 al 20 dicembre al Teatro Eliseo di Roma.
Pinter, scrittura tagliente con un tocco di sadismo (qui nella traduzione di Alessandra Serra) abilissimo nel trasformare il testo teatrale e trattare temi importanti con un linguaggio immediato e diretto, racconta la parabola di Emma, Jerry e Robert non limitandosi al classico triangolo amoroso, al ménage a trois dai risvolti amari e inaspettati, ma scandagliando il tema del tradimento anche nei rapporti relazionali.
“Amo molto questo teatro, si presta molto agli attori. Mi piacerebbe recitare qui anche perché si accorcia la distanza fra il palco e il pubblico – dice Michele Placido, regista e produttore dello spettacolo con la Goldenart insieme alla moglie Federica Vincenti – Leggendo la commedia di Pinter, che va a ritroso dal 1977 al 1968, con i miei attori, abbiamo fatto un gioco e abbiamo costruito lo spettacolo al contrario. È chiaro che Pinter si diverte a spiazzare il lettore/spettatore con il gioco a ritroso, ma questo è un testo che parte dal ’68 e racconta il tradimento di un’epoca, l’impossibilità di essere coppia, ma anche il fallimento della famiglia che finisce per influenzare la società”.
Un testo attuale e crudo che di fatto è un dramma, ma che viene proposto come fosse una commedia scatenando l’empatia, le risate del pubblico e che verte su un trittico di attori.
Nel ruolo di Emma, c’è Ambra Angiolini che con Placido (che sta per dirigerla per la seconda volta al cinema) e consorte (che è diventata la sua agente) ha instaurato un vero e proprio sodalizio professionale e umano.
“Sono molto grata a Michele e Federica per avermi scelta. Dopo anni di esperienze teatrali diverse mi trovo a lavorare su un palco così importante – racconta l’attrice – Sono molto emozionata perché lavorare su Pinter è una bella sfida, ma al tempo stesso mi piace essere qui ed essere in un certo senso di aiuto in un momento importante per la riapertura del Teatro Eliseo. In questo particolare momento è positivo dare segnali di coraggio e non si terrore”.
“Il tradimento è la conseguenza iniqua di un rapporto iniquo – spiega Francesco Scianna che interpreta Jerry, l’amante, citando Dostoevskij o menzionando Galimberti e Sant’Agostino e ritrovando Placido che l’ha già diretto al cinema in Vallanzasca – Nella carriera spesso arrivano testi e opportunità per crescere anche come individuo ed è quello che sta accadendo a me anche come persona nel tentativo di vivere in modo diverso le relazioni e l’amore. Mi sono subito innamorato di questo testo di Pinter che rappresenta una sfida per l’attore e che richiede forte agilità emotiva”.
“Ho voluto fare uno spettacolo che si avvicinasse al pubblico. Come regista non mi piace imporre nulla, ma ho l’istinto attoriale che mi consente di creare lo spettacolo insieme ai miei interpreti – prosegue Placido – Nel testo ho ritrovato noi stessi: non si parla solo di tradimenti di coppia, ma anche di tradimenti affettivi e relazionali che hanno mostrato tutta la fragilità emotiva di una generazione. Ecco, Pinter riesce a cogliere perfettamente il nostro essere nulla e la nostra pochezza anche nei momenti più importanti” conclude il regista raccontando l’attualità del testo che nel 1983 è stato portato sul grande schermo da David Hugh Jones che ha diretto Jeremy Irons, Ben Kingsley e Patricia Hodge.
“Emma è un tipo di donna silenziosa che non ama raccontarsi e ho trovato interessante che sia disposta innanzitutto a tradire sé stessa – continua la Angiolini commentando il suo personaggio – Il testo di Pinter racconta una crisi profonda, ma in realtà è, e viene percepita come una vera e propria commedia. I personaggi sono pronti a tradire sé stessi e la loro memoria. D’altra parte il tradimento può anche essere positivo se si stenta a riconoscere anche sé stessi”.
“Il teatro Eliseo è un luogo cui sono particolarmente legato – spiega Francesco Biscione che interpreta Robert, il marito – Il mio incontro-scontro con Michele Placido nasce in occasione del Re Lear e continua anche adesso con un lavoro costruito come un work in progress e indirizzato alla ricerca del vero. D’altra parte il teatro è una malattia che produce arte”.
Tradimenti arriva a Roma dopo una tournée che ha toccato diverse città italiane e dopo la Capitale lo spettacolo approderà a Trieste, Lodi, Bologna, Savona, Luca, Cagliari, Poggibonsi, Cento.
“Stiamo crescendo e stiamo lavorando anche su una permanenza maggiore degli spettacoli – spiega Luca Barbareschi introducendo il quarto spettacolo in cartellone dopo aver riaperto l’Eliseo e il Piccolo e averli restituiti alla città a fine settembre – Intorno all’Eliseo stiamo costruendo un progetto narrativo ampio non solo attraverso gli spettacoli, ma anche attraverso gli appuntamenti settimanali per costruire una comunità”.
Dopo il debutto di martedì 1 dicembre alle ore 20, Tradimenti resta in scena fino a domenica 20 dicembre 2015.
Orario spettacoli: martedì, giovedì venerdì ore 20.00 –sabato ore 16.00 e ore 20.00 – mercoledì e domenica ore 16.00. Tutti i dettagli su www.teatroeliseo.com.