Andrea Chimenti in David Bowie, non poteva esserci titolo più azzeccato per uno spettacolo raffinato e dirompente come questo. In David Bowie appunto, nel senso che Andrea Chimenti non si limita a fare un tributo esteriore alla musica del Duca Bianco, una carrellata superficiale delle sue canzoni, ma si addentra con maestria e talento in un territorio musicale conosciuto, riuscendo a farlo diventare suo, nuovo. Omaggiando Bowie, Chimenti esprime se stesso, la sua storia musicale. Questo è l’incantato equilibrio che lo spettatore avverte fin da subito, la magia a cui assiste, costruita oltretutto grazie anche alla presenza della Grande Orchestra Sinfonica I Nostri Tempi, che apre con il famoso motivo della quinta di Beethoven, che rappresenta “il destino che bussa alla porta“, come Beethoven stesso affermò.
Questo destino ci parla di come l’incontro di Chimenti con Bowie e naturalmente con tutte le sue incarnazioni, da Ziggy Stardust a Halloween Jack, sia stato non solo un momento del suo percorso artistico, ma un confronto fondamentale, già a partire dai primi anni ’80. Erano gli anni della New Wave italiana e dei Moda. Ci sono storie che nascono già come classici. Questo accomuna sottilmente la verve di Chimenti con il mito Bowie. Nei suoi percorsi artistici, anche dopo lo scioglimento dei Moda, si è avvicinato, ha interpretato e riletto autori del novecento quali Ungaretti e Pessoa. Classici della poesia, un classico della musica leggera contemporanea.
Il repertorio di David Bowie è ripreso tenendo conto di tutto l’arco della sua produzione artistica. Si va da Life on Mars, Space Oddity, Rock’n Roll Suicide, per arrivare agli ultimi successi come Where are we now?
La musica di Bowie-Chimenti è arricchita e metaforicamente mandata in orbita dall’Orchestra I Nostri Tempi, diretta da Edoardo Rosadini, nata nel 2007 e composta da giovani sotto i trent’anni. Orchestra di musica classica che tratta Bowie giustamente come un classico e che il classicismo innato di Chimenti sorregge e guida in questo viaggio musicale in uno spazio senza tempo.
Ad accompagnare Chimenti-Bowie, Francesco Chimenti (al pianoforte, violoncello elettrico e cori) e Davide Andreoni (alle chitarre), entrambi membri della band Sycamore Age, Mauro Maurizi al basso, Marco Fanciulloni alla batteria e Claudio Giovagnoli al sax.
———–
Andrea Cimenti in David Bowie con Grande Orchestra Sinfonica I Nostri Tempi; Andrea Chimenti, voce; Francesco Chimenti, Davide Andreoni (Sycamore Age), tastiere e chitarre; Mauro Maurizi: basso; Marco Fanciullini: batteria; Orchestra sinfonica I Nostri Tempi; Direttore, Edoardo Rosadini; trascrizioni e arrangiamenti dall’originale, Marco Bucci; musiche di Beethoven, Schumann, Bowie.