Bird’s Eye View è la definizione tecnica utilizzata per definire la rappresentazione grafica di mappe geografiche e tracciati territoriali. E’ la visione aerea, una misurazione dello sguardo che si apre su una distesa prospettica.
La tensione dello sguardo verso una continua mutazione del paesaggio e dell’agire corporeo, in esso contenuto, tra dialogo simbiotico e scambio mimetico, ha agito da elemento sostanziale nella composizione di questo lavoro, dalla grammatica del gesto al dispiegamento della singolarità in azione.
A volo d’uccello.
Bird’s Eye View si distende come una specie di danza con i fantasmi, una narrazione del corpo che simpatizza sino all’osso con l’apertura spaziale che la accoglie.
Pioniere o superstite, l’abitante esplora la temperatura della propria presenza attraverso una archeologia di gesti e modalità corporali in continua transizione. Ogni configurazione anatomica deposita la propria forma nell’istante in cui trasuda e disperde il suo perimetro.
Proiezione e ritenzione. Rinascita e ricaduta.
Una danza schiacciata, segmentata, aerea, sbilanciata che avviene mentre colloca, sposta e ricolloca visioni e presenze estemporanee, testimonianze di possibilità ambientali, flora e fauna, luoghi e spazi dalla mappatura in divenire.
Un gioco di apparizioni e prove di mimetismo.
Bird’s Eye View è lavoro incluso nel progetto Homo Ludens, un contenitore di episodi danzati incentrato sulla tematica del gioco, creato tra il 2009 e il 2012.
Simona Bertozzi
———–
Info sulla serata: http://circoloeverest.com/stagione-di-teatro-sherpa/speciale-social-network/
Info sull’artista: http://www.simonabertozzi.it/