Babbo Natale suscita grande invidie: tutti i bambini lo amano, e tutti vorrebbero essere al suo posto. Sicuramente lo vorrebbe il re delle zucche Jack Scheletrone, ormai stanco di fare il fantasma e di vivere nel paese di Halloween. Ma come fare per sostituirsi al vecchio panciuto? A questa domanda risponde “Natale con i mostri”, lo scoppiettante spettacolo messo in scena in dicembre al Teatro Sette di Roma (struttura diretta dal noto attore e regista Michele La Ginestra, specializzata nel teatro brillante e nella commedia umoristica), liberamente ispirato a “Nightmare Before Christmas” di Tim Burton. A rappresentare le peripezie di Jack, e dei suoi bizzarri compagni Zanza e Regina, è la compagnia del Teatro Pantegano (Vania Lai, Cristiano Leopardi, Luca Paniconi e Francesca Baragli, quest’ultima anche regista): attiva dal 2003 nel teatro ragazzi, offre una vasta produzione di spettacoli e testi originali in cui la fantasia e il gioco vanno di concerto con le intenzioni didattiche e l’attenzione al tempo presente.
Alla domanda di prima, comunque, Jack e i suoi scagnozzi (davvero un buffo terzetto: ad esempio la scena della conta, con “ragni mostri serpentoni” al posto delle tradizionali civette sul comò, è una gag senza tempo e di sicura efficacia) rispondono all’unisono: rapire Babbo Natale e il suo aiutante folletto. Così faranno, ma non andrà bene. Anche perché gli innovativi regali di Natale preparati dai mostri di Halloween – un paio di calzini puzzolenti, una boccetta di profumo dall’odore nauseabondo, addirittura un serpentello – non saranno apprezzati dai bambini: sono “scherzetti”, non regali di Natale. Alla fine Jack dovrà ammettere di aver usurpato un ruolo che non gli appartiene e tutto tornerà alla normalità. Ma avrà imparato una grande verità: “per essere amati – dice proprio in conclusione – bisogna essere se stessi fino in fondo”.
Il Teatro Pantegano dà un’ottima prova di sé, presentando uno spettacolo che fila via con un ritmo denso e veloce, continuamente variato da canzoni, battute, giochi di parole, sketch esilaranti. I quattro attori in scena si muovono con sintonia e affiatamento, riuscendo a trasmettere al pubblico il loro stesso divertirsi. Soprattutto è da segnalare la notevole capacità di mettersi in relazione con i bambini, fin dai primi momenti dello spettacolo, che vengono di continuo coinvolti, stimolati, chiamati a essere parte attiva del racconto. Chi vorrà vedere il prossimo lavoro della compagnia dovrà recarsi in gennaio al Teatro Trastevere di Roma (nelle giornate del 6, 9 e 16) per lo spettacolo “Le avventure del burattino senza fili”, libero adattamento del “Pinocchio” di Collodi. Continua anche con grande successo di pubblico il cartellone del Teatro Sette per i più piccoli: la compagnia “residente” presenta in gennaio (il 9, 16, 23 e 30) “Gli dei dell’Olimpo”, una divertente e imprevedibile escursione nel mondo dell’epica; in febbraio (il 6, 13 e 20), sempre la Compagnia del Teatro Sette mette in scena “La vera storia di Zorro”, un super-classico per bambini scritto da Michele La Ginestra.