di Marco Andreoli
con: Vladimir Doda, Silvia Grande, Giuseppe Rispoli, Francesca Tomassoni
regia Alessandra Felli
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
musiche Francesco De Nigris
assistente scene e costumi Laura Giannisi
grafica Daniele Esposito
produzione Khora.teatro
con il sostegno dell’associazione Ex Lavanderia e Teatro Argot Studio
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Dal 17 al 20 dicembre Khora.teatro presenta, al Teatro Brancaccino di Roma, lo spettacolo Moel nato da un testo di Marco Andreoli e diretto da Alessandra Felli.
Quali identità si nascondono dietro le iniziali che formano l’acronimo del titolo? MOEL è un thriller psicologico che non si svolge tanto su un piano di realtà quanto su un piano della mente. E proprio il “genere” a cui questa pièce sembra rispondere rappresenta l’aspetto che più di tutti chiama in causa lo spettatore. Il testo di Marco Andreoli non lascia spazio alla risoluzione dei quesiti che attiva durante il suo svolgimento, ma pungola, sfida quasi il pubblico alla risoluzione di un rebus.
Questo progetto nasce dalla volontà di mettere in scena MOEL, scritto da Marco Andreoli nel 2010, ed è il frutto dell’unione e della collaborazione di sette artisti, di formazioni ed esperienze eterogenee
In un condominio di un quartiere degradato della periferia romana condividono lo stesso pianerottolo Esh, un uomo di origini indiane; Myriam, una donna proveniente dalla provincia americana; Osip, un ragazzo russo e Laura, una giovane donna italiana.
La vita di questi quattro inquilini viene scandita da equivoci e fraintendimenti: nessuno conosce a fondo i propri vicini di casa, eppure ciascuno formula ipotesi sulle identità degli altri assemblando frammenti di vita rubati dagli incontri sul pianerottolo o dai rumori origliati dagli appartamenti confinanti.
Nonostante la condivisione dello stesso stabile i personaggi sono in fondo soli. Sintomaticamente i quattro appartamenti non sono abitati da famiglie e gli accenni alle famiglie d’origine sono immaginati come realtà lontane, spesso trasfigurate. Gli appartamenti non rappresentano luoghi di protezione bensì spazi d’isolamento, e in questa reclusione ciascuno è intento a combattere la propria lotta per la sopravvivenza.
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Dal 17 al 20 dicembre
Dal giovedì al sabato ore 20.00 domenica ore 17.30
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Teatro Brancaccino
Via Mecenate, 2 – Roma
Tel. 06 80687261
Biglietti: intero 15,50 (comprensivo di prevendita); ridotto: 11,50