Incontro, note e letture
produzione Alice in cerca di teatro, Associazione Culturale no-profit
in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana
Si ringraziano i genitori di Marco, Valerio e Marina Conte Vannini, familiari e amici
Durata: 50 minuti, atto unico
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Un nuovo impegno di teatro civile per Ugo De Vita, da tempo voce autorevole del panorama nazionale. Giovedì 17 dicembre, ore 18.45, presenta al Teatro della Pergola Oratorio per Marco ovvero Marco Vannini, ventenne di Cerveteri, morto il 17 maggio scorso per un colpo di pistola esploso dall’arma di Antonio Ciontoli, il padre della sua ragazza. L’ipotesi di reato è omicidio volontario per tutta la famiglia.
Sono tutti indagati per omicidio volontario i componenti della famiglia di Antonio Ciontoli, sottufficiale della Marina con un incarico nei servizi segreti, già sotto inchiesta dal maggio scorso per la misteriosa morte del fidanzato della figlia, Marco Vannini, ucciso con un colpo di pistola sparato da una delle armi in possesso del militare. La procura di Civitavecchia sta indagando per capire se il ragazzo poteva essere salvato da soccorsi tempestivi, mentre c’è il sospetto che siano stati volutamente ritardati. Sotto inchiesta ci sono, oltre al militare, la moglie, la figlia, il fratello e la fidanzata di quest’ultimo. Oratorio per Marco, giovedì 17 dicembre, ore 18.45, al Teatro della Pergola, è un ‘oratorio’, letteralmente una composizione drammatica e musicale priva di scenografia con recitativi, con cui Ugo De Vita racconta la storia di un giovane ventenne, vittima di un omicidio.
“Nulla che abbia a che fare con un necrologio o con le espressioni agiografiche di un santino”, spiega De Vita, “ancor meno con il lavoro degli investigatori: si propone, invece, un ritratto in versi e prosa di Marco, i suoi desideri, le passioni, i sentimenti sino al tragico epilogo del 17 maggio per cui si chiede giustizia. L’immagine di un bel ragazzo, intelligente, sensibile e riservato che aveva molti sogni da realizzare”.
Ugo De Vita ha preparato Oratorio per Marco incontrando la famiglia Vannini a Cerveteri e ora lo offre al pubblico. L’autore e attore ha curato in oltre trent’anni di lavoro circa quattrocento allestimenti di prosa in Italia e all’estero e ha al suo attivo molte esperienze di teatro civile, in particolare gli allestimenti su Livatino, Falcone e Borsellino, Welby, Coco, Casalegno, lo spettacolo per la Moratoria sulla pena di morte e quello su Stefano Melone, prima vittima dell’uranio impoverito risarcita dallo Stato. Interprete che su voce e musicalità ha fondato il suo essere attore, De Vita passa con sicurezza dal doppiaggio alla radio, al teatro di poesia, riuscendo a coniugare musica e letteratura. Dopo aver proposto alla Pergola, nella passata stagione, Per l’amor dei poeti con Gabriele Lavia, il Cantico delle Creature di San Francesco e, in occasione del Centenario della pubblicazione dei Canti orfici, Campana remix, un recital con lettura di brani, insieme a celebri, intramontabili motivi di alcuni dei nostri più grandi cantautori, adesso De Vita dedica la sua arte teatrale al ricordo di Marco Vannini. “Sono più di 30 anni che faccio questo lavoro”, racconta De Vita “però da un certo momento in avanti ho pensato che piuttosto di recitare Goldoni, Shakespeare, Pirandello, insomma i grandi autori, fosse più bello raccontare la vita di cui sentivo parlare e i drammi, le tragedie della vita vera; che quindi valga la pena di impostare delle istanze, cioè delle domande, più che delle risposte, e quindi raccontarle insieme ai famigliari di tante vittime di questi anni, le storie sul terrorismo, sulla mafia, le storie sulla camorra, sugli omicidi di stato.”
Ingresso libero con prenotazione su http://www.teatrodellapergola.com/prenotazione-oratorio-per-marco/