Il giallo si addice alla Compagnia Attori&Tecnici del Teatro Vittoria che ha concluso con Assassinio sul Nilo la trilogia dedicata ad Agatha Christie.
Lo spettacolo arriva a Roma dopo una fortunata tournée teatrale in tutta Italia a seguito dei successi di Trappola per topi (il più bello dei tre forse) e La tela del ragno.
Fra i più celebri romanzi della regina del giallo, Assassinio sul Nilo racconta il viaggio di un’eterogenea compagnia di viaggiatori in un lussuoso battello da crociera in navigazione sul Nilo. Sarà un viaggio con delitto e quando la ricchissima, bellissima e capricciosa Kay Ridgeway, in viaggio di nozze con il marito viene trovata morta, scattano le indagini.
In realtà la trama del giallo, tratto dal celebre Poirot sul Nilo è ben nota anche grazie alla lussuosa versione cinematografica del 1978 diretta da John Guillermin con protagonisti del calibro di Peter Ustinov, David Niven, Maggie Smith, Bette Davis e Mia Farrow, ma in scena arriva la versione teatrale della stessa Christie che nel 1946 aveva deciso di eliminare volutamente dalla trama il personaggio di Hercule Poirot, il piccolo investigatore belga, certa che non avrebbe funzionato a teatro.
Di certo l’assenza di Poirot è l’elemento più vistoso per il pubblico un po’ distratto: a farne le veci c’è invece il composto (ma non troppo) canonico Ambrose Pennefather (qui interpretato con eleganza leggera e disincanto da Carlo Lizzani) che condurrà le indagini accompagnando il pubblico verso la soluzione del giallo.
Se Trappola per topi resta forse il migliore dei lavori della trilogia per il ritmo perfetto e serrato, Assassinio sul Nilo si farà ricordare per le raffinate ambientazioni coloniali della scene e dei costumi, per la compostezza degli attori e per l’intrinseco umorismo venato di elegante ironia che caratterizza la penna della Christie.
La Compagnia Attori & Tecnici diretta con brio da Stefano Messina è ormai una consolidata garanzia che imprime maggiore brillantezza nel primo atto quando tutti vengono chiamati a tratteggiare i propri personaggi, dalla capricciosa miliardaria Kay (Claudia Crisafio), al marito spiantato Simon (Sebastiano Colla) alla gelosa Jacqueline (Elisa Di Eusanio), ex fidanzata di Simon, dal bizzarro Smith (Stefano Messina) alla supersnob Van Schuyle (Viviana Toniolo), all’ingenua Christine (Viviana Picariello), al misterioso dottor Bessner (Roberto Della Casa), fino alla cameriera francese Louise (Annalisa Di Nola, con tanto di taglio alla Louise Brooks).
Spartiacque fra il primo e secondo atto è naturalmente il delitto: le indagini catalizzano la seconda parte del lavoro che perde parte della leggerezza dell’incipit, ma che non si lascia gustare con attenzione fino alla fine (un po’ precipitosa la ricostruzione). Un nuovo successo per la Compagnia che torna immediatamente in teatro (fino al 24 gennaio) con il loro cult-cavallo di battaglia Rumori fuori scena.