In collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana, al Teatro Olimpico di Roma torna il Balletto di Mosca La Classique con Lo Schiaccianoci e La Bella Addormentata.
Fondato nel 1990, il Balletto di Mosca di Coreografia Classica – “La Classique”, annovera fra le sue file danzatori di notevole tecnica classico – accademica provenienti dai maggiori teatri russi, dal Teatro Bolscioi di Mosca al Kirov di San Pietroburgo, da Kiev a Odessa e altri. Sempre molto richiesto il Balletto di Mosca- La Classique ha recentemente entusiasmato le platee di tutto il mondo con un internazionale tour di successo, raccogliendo consensi ed ovazioni in paesi quali l’Egitto, Marocco, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Italia, Austria, Norvegia, Israele, Thailandia, Taiwan, Cina , Giappone e Australia. Composta da 48 elementi fra corpo di ballo, solisti e primi ballerini la compagnia, la cui direzione artistica è affidata a Elik Melikov, vanta in repertorio i più famosi titoli della tradizione tersicorea: Giselle, Il lago dei cigni, Don Chisciotte, La bella addormentata, Lo Schiaccianoci.
——–
Eventi di Danza di Mauro Giannelli presenta:
Balletto di Mosca “La Classique”
DIPARTIMENTO DELLA CULTURA DELLA CITTÀ DI MOSCA – MOSKONCERT Direttore Artistico Elik Melikov
Lo Schiaccianoci
Teatro Olimpico
Piazza Gentile da Fabriano,17 – ROMA
6,8 e 9 Gennaio 2016 ore 21
Balletto in 2 atti
Musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij Libretto di Marius Petipa Coreografie di Marius Petipa Costumi di Elik Melikov Scenografie di Evgeny Gurenko Maître de Ballet Novikova, Andrey Shalin Direttore Artistico Elik Melikov
Ruoli principali e interpreti: Clara: Shalyapina/ Nadejda Ivanova/
Principe: Alexandr Tarasov /Smirnov Dmitry, Evgenia Ekaterina
Lo Schiaccianoci è uno dei capolavori del balletto dell‟Ottocento. Balletto dall‟atmosfera natalizia per eccellenza, “Lo Schiaccianoci” è l‟ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali Russi a fine „800. Nello scrivere il libretto, Petipa si lasciò ispirare dal racconto di E.T.A. Hoffmann, precursore del Romanticismo, “Nußknacker und Mausekönig” (“Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi” -1816), nella versione meno cruenta rivista da Alexandre Dumas “Histoire d’un casse-noisette” (“Storia di uno schiaccianoci” -1844) adattata per i bambini. Composta da Čajkovskij tra il 1891 e il 1892, la partitura sonora de “Lo Schiaccianoci” è stata lo sfondo della coreografia di Lev Ivanov, successore di Petipa, presentata per la prima volta nel dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Nel 1934 ci fu il debutto europeo de “Lo Schiaccianoci” al Sandler‟s Wells di Londra e al Teatro alla Scala di Milano la prima rappresentazione risale al 1938. Una delle versioni più caratteristiche fu di George Balanchine che nel 1954, per il New York City Ballet, divise per la prima volta il balletto in due parti, realtà e sogno. Indimenticabile l‟adattamento e interpretazione di Rudolf Nureyev nel ‟69 al Teatro alla Scala, in cui il ballerino privilegiò una lettura psicoanalitica, interpretando il triplo ruolo di Drosselmeyer, dello schiaccianoci e del Principe. Una novità introdotta da Čajkovskij nell‟esecuzione originaria di quest’opera è la presenza della celesta, uno strumento scoperto dal compositore a Parigi, che venne utilizzato in alcuni passaggi dal risvolto fiabesco. “Lo Schiaccianoci” è un balletto dalle atmosfere oniriche tipiche della favola, con celebri passaggi del balletto come la Danza Russa, emblema della tradizione russa nello spettacolo sia per i costumi utilizzati che per le sonorità scelte, il Valzer dei Fiori e la Danza dei Fiocchi di Neve. Armonica composizione coreutica data dai vivaci balli di bimbi, le deliziose caratterizzazioni delle bambole meccaniche, la battaglia per giocattoli tra i topi e i soldati e il lieto fine, reso sublime dalla grazia e dal virtuosismo del grand pas de deux summa dell‟arte e del talento dei solisti che vi si esibiscono.
La versione del Balletto di Mosca “La Classique”, dal nome stesso della compagnia, predilige una ricostruzione fedele al balletto originale, emblema della tradizione ballettistica russa. Con lo scopo di restituire lo splendore delle coreografie originarie di Ivanov e la veste tradizionale de “Lo Schiaccianoci” i solisti del Balletto di Mosca “La Classique”, giovani talenti dalla migliori accademie di Mosca e San Pietroburgo, ricalcano esattamente i passi e i virtuosismi del coreografo. I costumi di Elik Melikov e le scenografie di Evgeny Gurenko, carichi di ornamenti e decorazioni, sono completamente rinnovati rispetto agli allestimenti degli anni passati.
——–
Balletto di Mosca “La Classique”
DIPARTIMENTO DELLA CULTURA DELLA CITTÀ DI MOSCA – MOSKONCERT Direttore Artistico Elik Melikov
La Bella Addormentata
Teatro Olimpico
Piazza Gentile da Fabriano,17 – ROMA
7, 9 e 10 Gennaio 2016
Balletto in 3 atti
Musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij Coreografie di Marius Petipa
Presso la corte di re Floristano si festeggia la nascita della principessa Aurora; fra gli invitati le buone fate del regno offrono i loro doni augurando ogni bene all’erede. Furiosa per non essere stata invitata alla festa giunge la perfida maga Carabosse. Nonostante le preghiere della corte esse, come “dono” lancia una maledizione: il giorno del suo sedicesimo compleanno troverà la morte pungendosi con un fuso. All’appello delle fate manca la buona fata dei Lillà che, avendo ancora in serbo il suo dono, trasforma la morte irreparabile in un lungo sonno che coinvolgerà tutta la corte e che avrà fine solo grazie al bacio di un giovane principe. Nei giardini reali si festeggia il sedicesimo compleanno della principessa, ogni fuso è stato bandito dal regno ed il suo uso vietato. Appare Aurora che, bellissima, e ammirata da tutti, viene corteggiata da quattro pretendenti giunti da altri regni per chiedere la sua mano. Tutte le attenzioni sono per lei e nessuno si accorge dell’arrivo di Carabosse che, travestita da vecchia, le porge un fuso. Aurora ne è incuriosita, non ha mai visto un oggetto del genere, lo tocca e ferita cade a terra tramortita. La maledizione è quasi compiuta, Carabosse canta vittoria ma viene subito fermata dalla fata del Lillà con il suo dono che trasforma il maleficio in incantesimo. Il giardino viene avvolto in un magico torpore, mentre tutti si addormentano. Sono trascorsi cento anni. Il principe Desiré e la sua corte sono a caccia. Improvvisamente l’atmosfera cambia ed egli si trova magicamente in un mondo di sogno dove la fata dei Lillà lo conduce da Aurora. Alla visione della bella principessa, Desiré cade perdutamente innamorato. Ritornato alla realtà il principe continua la battuta di caccia con gli amici ma giunto con essi al vecchio castello incantato riconosce la ragazza del sogno e irresistibilmente la bacia. L’incantesimo è spezzato. Grande festa di nozze dei due giovani principi. Alla reggia di Floristano molti gli invitati fra cui anche diversi personaggi delle favole di Perrault: Il Gatto con gli stivali e la gatta bianca, L’uccellino blu e la Principessa Florine, Cenerentola e il Principe Fortuné, Cappuccetto rosso e il lupo, ecc… Tutti danzano in onore di Aurora e Desiré che chiudono con il Grand pas de Deux in un’apoteosi di felicità.