Un film diretto e interpretato da Massimiliano Finazzer Flory
coprodotto con American Digital Project i-Italy, co-directors Matteo Banfo e Mattia Minasi.
Giovedì 28 gennaio ore 19,30 presso l’Arcobaleno Film Center, viale Tunisia 11, Milano
Durata totale dell’evento: 65 min circa
Segue performance di Finazzer Flory, con coreografie di danza contemporanea interpretate da Sara Ippolito
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Filippo Tommaso Marinetti (Alessandria d’Egitto, 1876 – Bellagio, 1944), noto scrittore e poeta italiano, è conosciuto ai più per essere l’autore del Manifesto del Futurismo (1909), documento programmatico e teorico che sancisce la fondazione del movimento futurista, dirompente corrente italiana che investì la cultura e la società di inizio secolo. Il suo scritto manifesta una volontà di autonomia, libertà totale e incondizionata, antagonismo verso ogni ordine precostituito.
È per questo che l’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory racconta la storia del “grande uomo che non si piegò al suo tempo” ambientandola in quella che è considerata la città per antonomasia, New York, dove prendono forma le parole-immagini elaborate da Marinetti, pur se il poeta italiano non visitò mai la Grande Mela.
Massimiliano Finazzer Flory dirige e interpreta le vicende del padre fondatore del futurismo nel film Marinetti a New York (trailer qui http://bit.ly/1KdraZe), che sarà proiettato giovedì 28 gennaio alle ore 19,30 con un evento speciale all’Arcobaleno Film Center di viale Tunisia 11 a Milano. Dopo la visione sullo schermo, il palco del cinema ospiterà la performance di Finazzer Flory, accompagnata da coreografie di danza contemporanea interpretate dalla ballerina Sara Ippolito.
Girato tra i grattacieli di Manhattan e l’archeologia industriale di Brooklyn, Marinetti a New York è un film in cui Finazzer Flory interpreta le parole di quello spirito audace e geniale che è Marinetti, metafore e suggestioni volte a decantare il senso della grande città, la forza imbrigliata, l’immaginazione senza fili, la convergenza di energie che la metropoli offre all’uomo moderno. Il Futurismo infatti, pur nascendo in Italia, sembra aver preso forma più che mai in America. Proprio nel tentacolare e frenetico cuore pulsante di New York, il regista riesce a esprimere ed esaltare la visionarietà e le profezie del genio italiano a lungo equivocato nella sua patria di origine, ma altrove compreso, amato e celebrato.
Massimiliano Finazzer Flory aveva già reso omaggio a Marinetti nel 2014 con lo spettacolo teatrale Gran Serata Futurista, portato in tour in America nei mesi in cui il Guggenheim di New York dedicava al movimento d’avanguardia italiano la mostra Italian Futurism, 1909–1944: Reconstructing the Universe. Passando dal palco alla macchina da presa, Finazzer Flory continua a omaggiare lo spirito controcorrente del poeta e scrittore italiano, senza il quale il Futurismo non sarebbe mai nato. La versione breve del film, della durata di circa 20 minuti, co-prodotta con la società di produzione televisiva i-ItalyTV, con sede a New York, è stata trasmessa sul canale NYCTV – Channel 25, la stazione televisiva ufficiale del Comune di New York.
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Massimiliano Finazzer Flory (Monfalcone, 17 giugno 1964) è attore, drammaturgo e regista teatrale. Vive e lavora tra Milano e New York. Esordisce a Venezia, prima come autore in ambito teatrale, con Il Mito e la Donna a cui segue Il Mito e l’Uomo a Palazzo Ca’ Rezzonico e alla Fondazione Giorgio Cini con letture sceniche dedicate ai miti greci. Come attore di teatro, invece, debutta con L’altro viaggio di Rainer Maria Rilke (2005), andato in scena per la prima volta al Piccolo Teatro Studio di Milano, e porta in tutta Italia il progetto In viaggio con Virgilio (2005), il racconto dell’Eneide. Ideatore di spettacoli imperniati sul rapporto tra letteratura, filosofia, arte e musica, ha anche messo in scena: Vita a Credito, originale spettacolo articolato su passaggi letterari da Cervantes, Dostoevskij, Kafka e Proust, trasmesso anche da Rai Sat, Lo specchio di Borges, con musica di Astor Piazzolla, rappresentato a Ginevra, Parigi, Madrid e Buenos Aires, e L’orecchio di Beethoven, spettacolo-biografia incentrato sulla figura del compositore tedesco. Per i 150 anni dell’Unità d’Italia Flory porta sulla scena internazionale I promessi sposi di Alessandro Manzoni. La sua opera teatrale Essere Leonardo da Vinci. Intervista impossibile, presentata in anteprima a Londra (2012) in occasione della mostra Leonardo da Vinci. Painter at the court of Milan, viene allestita durante il periodo di EXPO 2015 Milano. Dal 30 ottobre 2008 al 30 maggio 2011 è stato assessore alla Cultura del Comune di Milano. Nell’agosto del 2014 gira il suo primo film interamente a New York, il mediometraggio dedicato alla storia del Futurismo italiano, Marinetti a New York.
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Sara Ippolito nasce a Parma il 16 aprile 1985 e comincia gli studi coreutici a soli nove anni presso la Scuola di danza Era Acquario di Lucia Nicolussi Perego, con la quale approfondisce nel corso degli anni la tecnica contemporanea affiancata a diverse altre discipline. Prende parte a seminari e workshop di formazione con insegnanti italiani e stranieri. Approfondisce e amplia poi il suo percorso con studi pedagogici. Nel novembre 2010 incontra la coreografa e danzatrice spezzina Michela Lucenti e il Balletto Civile che hanno un forte impatto sulla sua professione.