Sala quasi tutta piena in questo sabato piovoso a Grugliasco. Lo spettacolo a cui assisto si intitola Les jeux animés, che tradotto sa di giochi animati, divertimento in movimento. In scena vediamo allievi dell’Accademia Kataklò e performers della Compagnia Kataklò che propongono rivisitazioni di coreografie di repertorio e nuove sperimentazioni coreografiche aeree, dando vita a un’opera sperimentale nata dalla fusione tra sport, danza e teatro. Assistiamo ad “una creazione di stampo sportivo che riprende la matrice fisica e atletica dei suoi interpreti e la coniuga perfettamente con una ricerca coreografica inedita e appassionante, che supera schemi e barriere culturali”.
È l’occasione giusta per Giulia Staccioli (la Direttrice Artistica e Coreografa, da vent’anni internazionalmente riconosciuta), per sperimentare la prima collaborazione in scena tra Accademia Kataklò e la Compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre, entrambe strutture da lei dirette.
Essenzialmente ispirata e tecnicamente adattata al Teatro le Serre di Grugliasco, una tensostruttura che ci riporta in un magico immaginario circense, questa operazione ha un sapore vagamente nostalgico, ricordando le grandi produzioni dei Momix ma non solo, arrivando a proporre momenti di alta acrobazia circense a situazioni di pura ricerca sul movimento.
Allievi danzatori scelti di Accademia Kataklò e danzatori-performer della giovane Compagnia Kataklò, in totale 11 artisti, mettono in scena originali rivisitazioni di coreografie di repertorio e nuove sperimentazioni coreografiche aeree che portano lo spettatore in un inedito e vitale scenario onirico che sta alla base di ogni spettacolo di Staccioli e della filosofia del Metodo Kataklò che da quasi 20 anni fonde sport, danza e teatro uscendo dal criterio performativo di pura dimostrazione di destrezza. In scena anche coreografie con tessuti aerei utilizzati in modo non convenzionale: un passo a due ideato da Eleina D. (alias Vito Cassano e Claudia Cavalli, due danzatori della compagnia Kataklò) e una versione a tre di “Falling Down” celebre coreografia creata in occasione dello show “Up”, produzione messa in scena dalla compagnia nel 2004.
L’avventura di Kataklò mantiene quindi, anche nell’esperienza di Kataklò Circus, la sua matrice avanguardistica che sempre travolge e ancora sorprende gli spettatori e gli operatori di tutto il mondo.
L’età media dei ballerini é molto bassa, e ciò che riescono a produrre nel senso di energia si avverte anche nelle ultime file. È un continuo correre saltare lanciarsi, con un ritmo elevato. Non ci si può distrarre un attimo, dobbiamo commentare velocemente con i nostri vicini le nostre impressioni perché un nuovo pezzo si sta già eseguendo. Come anche gli applausi, che solo alla fine sono stati lunghi e liberatori, ma ognuno degli spettatori presenti ha capito la bellezza e la fatica di questa danza poetica e acrobatica che riesce a trasmettere, per strane e tortuose strade personali, sensazioni e momenti davvero particolari.
All’inizio dello spettacolo una voce pubblicizzava la scuola che propone sia corsi professionali che corsi amatoriali.
Interpreti: Giulio Crocetta, Eleonora Guerrieri, Stefano Ruffato, Sara Palumbo, Chiara Panichi, Matteo Battista, Rebecca Rodella, Bruna Saltini, Davide Boi, Gabriele Puccia, Samuel Puggioni.