presentato da Itinerarte e Filmas
in collaborazione col Cantuccio della Ceramica
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Dopo il successo dell’anteprima del mese di novembre, La Cantina di San Domenico, piccola sala di Vico Pallonetto a Santa Chiara 15, ad oggi il teatro più piccolo di Napoli con i suoi 38 posti, prosegue la sua attività con una vera e propria stagione dedicata alla convergenza fra le arti performative: musica, teatro, danza, pittura e artigianato insieme, come sintetizza il titolo della stagione Oltre la linea 2016, che vuole esprimere l’idea di un’arte che può sempre superare i propri codici per raggiungerne altri, ibridassi con essi e tornare a sé più ricca di suggestioni. La stagione, che avrà inizio il 2 febbraio e terminerà a maggio, è presentata da Itinerarte e F.I.L.M.A.S. in collaborazione col Cantuccio della Ceramica, per la direzione artistica di Rosario Liguoro e Pasquale Lanzillotti, mentre la direzione musicale è affidata a Raffaella Savastano.
Come per l’anteprima di stagione del mese di novembre, il Cantuccio della Ceramica di Via Benedetto Croce 38 offrirà il suo spazio come foyer distaccato, dove durante l’attesa sarà offerto agli ospiti vino di alcune case di produzione del Sud e Centro Italia. Nell’intrattenersi, gli spettatori potranno inoltre ammirare le opere originali prodotte dal laboratorio il Cantuccio della Ceramica.
La stagione prevede quattro sezioni: il cartellone ufficiale; l’ospite del mese; le proposte musicali e infine una rassegna di danza emergente.
Ad alzare il sipario il 2 febbraio, ore 21.00, sarà la musica di Camillo De Felice e Luca Cioffi (tamburi del mondo), che portano in scena Sotto ‘a muntagna, spettacolo dedicato alla tradizione dei cunti e dei canti all’ombra del Vesuvio, dove il sacro e il profano si ritrovano proprio nel loro rapporto con la terra, al tempo stesso distruttrice perché carica di lava pronta ad esplodere e fertile produttrice di frutti, in particolare dell’uva Catalanesca che si coltiva alle pendici del Monte Somma. Gli appuntamenti con la musica di De Felice e Cioffi proseguono fino al 5 febbraio e ancora dal 9 all’11 febbraio, dal 16 al 18 e dal 23 al 25.
A dare il via al cartellone ufficiale, dal 12 al 14 febbraio, ore 21.00, sarà Cinzia Mirabella, con Sebben che siam donne, in cui interpreta una carrellata di personaggi femminili della tradizione letteraria antica a contemporanea, per restituire una visione del mondo tutta al femminile. Dal 19 al 21 febbraio, Tina Femiano sarà in scena con In nome della madre di Erri De Luca, diretta da Riccardo De Luca. L’originale scrittura racconta da un altro punto di vista la storia della sacra famiglia. Giuseppe, il padre di Gesù, che nell’iconografia è rappresentato come un vecchio, diventa un giovane bello e coraggioso pronto ad affrontare la lapidazione pur di difendere e salvare la ragazza che ama.
Dal 26 al 28 febbraio, Napoleide, con Camillo De Felice (voce e tammorre), Elia Ciricillo (chitarra e voce), Daniele Mattei (chitarra). Ad aprire il cartellone ufficiale, nel mese di marzo, Cristina Messere in Hìsteria Opera (o della lingua sciolta), atto performativo su musica, che ha come punto di partenza la storia di Filomela, di cui Ovidio nelle Metamorfosi racconta l’avventura e che diventa il filo conduttore per indagare la forza prorompente della femminilità creatrice impossibilitata a raccontarsi attraverso la parola. Dal 18 al 20 marzo, sarà la volta di Pecore elettriche di Claudio Badii, con Patrizia Eger, per la regia di Massimo Finelli e della stessa Eger. Lo spettacolo ha come riferimento letterario il romanzo di Philip Dick, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, che è un’indagine sull’intelligenza artificiale nel tentativo antico di comprendere attraverso di essa il pensiero femminile. Ospite del mese di marzo sarà Giorgia Palombi con Orse minori, un progetto dedicato alla poesia femminile che prevede tre giorni di confronto aperto il 4, 5 e 6 marzo, mentre l’8 e il 9 marzo sarà dedicato al recital del materiale poetico raccolto. Il recital replicherà anche il 15 e 16 marzo. A chiusura del progetto sarà inoltre proiettato il corto Alice non esiste, opera prima di Alessia Thomas, che ha ne curato il soggetto e la sceneggiatura, mentre la regia è di Federico Siano. Dal 5 al 7 aprile F.I.L.M.A.S presenta Fine della storia di e con Pasquale Lanzillotti, che partendo dal Giudizio Universale di Michelangelo si riappropria teatralmente della pittura del Buonarroti in quanto rappresentativa della condizione universale dell’umanità. Lo spettacolo replica ancora dal 12 al 14 aprile; dal 19 al 22 e dal 26 aprile al 1 maggio. Dall’8 al 10 aprile, si prosegue con Come la terra e l’albero, scritto e diretto da Rosalia Cuciniello, con la stessa Cuciniello e Giuseppe D’Amora e le musiche originali del maestro D’Amora.
Dal 15 al 17 marzo, Alina Narciso presenta Metec Alegre, una conferenza-spettacolo sulla scrittura della differenza dedicata alla drammaturgia, accompagnata dalle musiche dal vivo di Valerio Virzo. Ospite del mese di maggio, sarà Patrizia Di Martino, in scena dal 5 all’8 maggio (e ancora il 26 e 27) con Edith, spettacolo-concerto dedicato alla indimenticabile poetessa Piaf, che la Di Martino farà rivivere sulla scena con l’ausilio di un pianoforte e una fisarmonica. Dal 13 al 15 maggio, Enzo Attanasio porta in scena il poemetto di Eduardo De Filippo, Baccalà, la storia di un folle, ma con un grande cuore, a cui la guerra ha portato via tutto; lo spettacolo si avvale delle musiche di Marco Zurzolo. Dal 20 al 22 maggio, ritorna alla Cantina di San Domenico, Mattia Preti contro la peste, un viaggio tra le tele del pittore del ‘600 nel libero adattamento di Vittorio Sgarbi da Mattia Preti.
Tutti i martedì e mercoledì sera del mese di maggio saranno dedicati alla danza emergente. Il bando per prendere parte alla rassegna, dedicato a ballerini e coreografi under 35, sarà pubblicato entro il 31 marzo.
La stagione Oltre la linea 2016 si pone in ideale continuità con il lavoro svolto a novembre, che ha lanciato il piccolo spazio come cantina della città, ossia come luogo dove il fermento delle arti tutte possa mescerle tra loro nel segno di una sperimentazione continua. La stagione è stata realizzata grazie alla consulenza artistica di Patrizia Di Martino e Giorgia Palombi.
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La Cantina di San Domenico
vico Pallonetto a Santa Chiara, 15 – Napoli
Costo biglietto 10 euro
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Per info e prenotazioni:
3402298926
oppure itinerarte@tin.it