Interno bianco borghese sulle note di Can’t take my eyes off of you, colonna sonora della commedia che sarà declinata in diverse versioni: sullo sfondo una coppia borghese impegnata freneticamente a preparare la cena. Simmetricamente, dall’altro lato della scena un’altra coppia si prepara per uscire e partecipare con un certo disappunto alla stesa cena. Comincia così L’amore migliora la vita, la nuova commedia scritta e diretta da Angelo Longoni che ha debuttato al Teatro Sala Umberto di Roma pochi giorni fa (dove sarà in scena fino al 21 febbraio) e che mette in scena un quartetto di attori, Ettore Bassi, Eleonora Ivone, Gaia De Laurentiis e Giorgio Borghetti, volti noto che si dividono abitualmente fra cinema, televisione e teatro.
Si capisce immediatamente che si tratta di due coppie completamente diverse: borghese e arricchita la coppia formata da una convincente Gaia De Laurentiis nel ruolo di una casalinga dimessa e timorosa e Giorgio Borghetti, imprenditore un po’ rozzo e arrogante, sprezzante e un po’ altera la coppia formata da Eleonora Ivone, giornalista di riviste femminili ed Ettore Bassi nel ruolo di uno sprezzante e altero violinista (neppure lui immune alle comuni miserie umane). Si capisce fin da subito che si tratta di quattro persone completamente diverse e che a cena non mancheranno le scintille. Dopo i primi convenevoli e i primi approcci degni di una conversazione civile, le maschere finiscono per cadere e ciascuno dei protagonisti in scena mostrerà più o meno chiaramente la propria personalità stratificata senza risparmiare meschinità e fragilità.
Commedia “da camera” leggera, verbosa, ma non troppo, L’amore migliora la vita è un testo che punta sulla presenza convincente del quartetto d’attori in scena, perfettamente in linea con l’attualità (e la legge sulle unioni civili di cui si parla tanto in questo momento), ma che in realtà non affronta il tema dell’omosessualità, o meglio non solo, ma lo utilizza come spunto per cominciare un lavoro di analisi sull’amore in generale, sul matrimonio, il sesso e le dinamiche della coppia con tutte le sue difficoltà, fra frustrazioni, desiderio di migliorare sé stessi o di risultare migliore agli occhi degli altri. Non manca neppure lo spunto, molto interessante sul ruolo genitoriale: tutti, nessuno escluso, si dimostrano in un modo o nell’altro inadeguati nel ricoprire il ruolo di madre e padre, incapaci di comprendere i propri figli, lasciandosi andare a meschinità e incomprensioni. Tanto che forse saranno proprio i figli a poter insegnare qualcosa di più ai propri genitori. Piccolo apologo buonista sulla necessità della moralità nell’immoralità quotidiana, in L’amore migliora la vita, il vetriolo resta solo in superficie e le battute, godibili e divertenti, non lo rendono certamente un testo spietato, un gioco al massacro: negli intenti di Longoni c’è senza dubbio la volontà di mostrare le debolezze umane e le dinamiche di coppia, ma senza scavare con cattiveria per ribadire un piccolo, irrinunciabile assioma: capire che tutte le forme d’amore, fra solidarietà e altruismo e in tutte le loro espressioni aiutano davvero a rendere migliore la vita.
Promozione speciale della Sala Umberto in occasione della recita delle ore 17:00 di domenica 14 febbraio: per tutte le coppie spettacolo e aperitivo a teatro nella nuova cornice del ViVi Bistrot a un prezzo speciale (platea euro 45,00 balconata euro 36,00).