Gli Amici della Musica di Venezia, nell’ambito di “Creatum” – Carnevale di Venezia 2016, hanno organizzato tre appuntamenti dedicati a Wolfgang Amadeus Mozart, nel 225° anniversario della nascita, che, all’età di quindici anni, trascorse il carnevale a Venezia con il padre nel 1771.
Tre recital, giovedì 4 e sabato 6 febbraio a Palazzo Labia e martedì 9 febbraio all’Ateneo Veneto, che ricostruiranno tre itinerari per vedere la Venezia Settecentesca attraverso gli occhi di un quindicenne molto speciale con musica dal vivo, letture da documenti dell’epoca, carteggi e atti di processi. Protagonisti dei tre eventi saranno il soprano Susanna Armani, i pianisti Antonio Camponogara e Aldo Orvieto, il cornista Claude Padoan e il musicologo Paolo Cattelan.
Il primo appuntamento, giovedì 4 febbraio alle 18.00 a Palazzo Labia è dedicato a “Lorenzo Da Ponte. Storie di vita, musica e denti”. Punto di partenza sono gli scherzi e i lazzi che videro protagonista Mozart nella Redoutensaal della Hofburg di Vienna, la sera di Carnevale del 1786. Ai giochi di società di quella festa partecipò anche Lorenzo Da Ponte un veneto che fu molto vicino a Mozart e condivise con lui molti onori e dolori. Attraverso i ricordi di Da Ponte, il soprano Susanna Armani, il pianista Antonio Camponogara e il musicologo Paolo Cattelan, ci aiuteranno ad immaginare e anche a rivivere un po’ di quel ridere, rinnovandoci l’invito a godere della grande musica di Mozart.
Il secondo recital “Dandula. Apologia delle Capricciose” si terrà sabato 6 febbraio alle 18.00 sempre a Palazzo Labia e prenderà spunto dall’incontro, avvenuto in occasione del Carnevale del 1771 tra il quindicenne Mozart e la famosa nobildonna Elisabetta Maffetti Dandolo, sua coetanea. In quegli anni il Consiglio dei Dieci pose freno al fenomeno delle “Capricciose” ossia quelle spose-bambine che chiedevano il divorzio per sottrarsi ai mariti imposti dalle famiglie. E il caso Dandula –- destò tale rumore che il suo nome è giunto fino ai giorni nostri attraverso libelli satirici e libelli infamanti (“A dando Dandula nomen habet”). Il soprano Susanna Armani, il pianista Antonio Camponogara, il cornista Claude Padoan e il musicologo Paolo Cattelan racconteranno storia del suo personaggio, ossia quello della “Capricciosa”, che compare spesso nelle opere di Schuster, Naumann, Süssmayr, Bianchi e Carafa, diventando un soggetto di successo adottato anche da Rossini nel Turco in Italia.
L’ultimo incontro, martedì 9 febbraio alle 18.00 all’Ateneo Veneto, porterà l’ascoltatore alla scoperta de “Il diavolo al ponte dei Barcaroli”. Per ordine dei Provveditori alle Pompe, una magistratura veneziana istituita per tassare o sanzionare l’esercizio del lusso, il Pievano della chiesa di San Paternian si mette in marcia attraverso il territorio della sua parrocchia per redigere un libretto con i nomi di tutti gli abitanti delle case e tutte le cifre annue delle rendite degli immobili. Passando per i casini dei nobili dove si gioca d’azzardo e si fa musica, il Pievano arriva alla corte dei Coridoro dove apprende l’inquietante storia di un uomo senza legge e senza Dio e quella di un quindicenne il cui nome era destinato a cambiare il corso della storia della musica. Seguendo il filo del racconto, si snoda un affascinante repertorio vocale che spazia lungo l’arco di quasi due secoli. Accompagnato dalla voce del soprano Susanna Armani, del pianista Aldo Orvieto e dai racconti del musicologo Paolo Cattelan, accanto alle opere di Mozart, Stravinskij e Schulhoff, l’ascoltatore si troverà immerso nell’idioma veneziano: una venezianità viva al di là delle frontiere e delle epoche.
Ingresso libero su prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili
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