Giunto al suo 26° anno, il FCAAAL è a tutt’oggi il primo e unico festival in Italia interamente rivolto alle cinematografie e alle culture dei tre continenti. Dal 1991 il Festival porta a Milano nuovi linguaggi espressivi, cinematografici e non, provenienti da Africa, Asia e America Latina. Quest’anno il Festival sintetizza la sua proposta culturale nel claim “Designing Futures” (ispirato al titolo evocativo dell’ultimo LagosPhoto Festival) con l’obiettivo di trasportare lo spettatore in una nuova dimensione artistica, creativa e innovativa espressa da registi e artisti dei tre continenti.
In occasione della XXI TRIENNALE, per la prima volta l’Opening Night del Festival, il 4 aprile, si terrà presso la sede della Triennale di Milano, nella sala del Teatro dell’Arte, con la proiezione in anteprima italiana dell’ultimo film di Takeshi Kitano, Ryuzo and the Seven Henchmen (Ryuzo e i sette compari).
Kitano torna alla commedia con un film leggero e divertente. Sette anziani, ex-yakuza, decidono di rimettere insieme “la famiglia”, quando uno di loro, Ryuzo, rischia di essere truffato dalla nuova generazione di piccoli criminali senza senso dell’onore che inganna i pensionati. Il cast dei ‘magnifici sette’ è composto da settantenni, famosi attori giapponesi, vecchie conoscenze per i patiti del cinema nipponico e gli estimatori di Kitano.
La giuria ufficiale del Festival è composta da Emanuela Martini (direttrice del Torino Film Festival), dall’attrice italo – filippina Alessandra De Rossi (attrice di Raya Martin e Lav Diaz e presente al Festival come protagonista di Scarecrow dell’esordiente Zig Dulay, prodotto da Brillante Mendoza) e da Alex Moussa Sawadogo, direttore di Afrikamera Berlin.
Tra le anteprime in programma quest’anno nella sezione fuori-concorso Flash, Stop l’ultima provocazione di Kim Ki-duk, che torna al cinema a basso budget con un film girato e montato da solo. Un eco-thriller sugli effetti di Fukushima, denuncia degli errori umani contro la natura. E dall’Indonesia, un altro maestro del cinema asiatico, Garin Nugroho con Chaotic Love Poems, che ci racconta la società indonesiana degli ultimi trent’anni giocando con gli stili cinematografici delle diverse epoche che attraversa.
Dal Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo, due prime europee: Rosa Chumbe del cino-peruviano Jonatan Relayze Chiang (Miglior Film al Festival di Lima e Premio Fipresci a Montréal), racconto di polizia e miracoli a Lima attraverso la storia di Rosa, agente di polizia con il vizio del gioco, e We’ve Never Been Kids di Mahmood Soliman, straordinario documentario che racconta 13 anni di vita di Nadia e dei suoi tre figli, documentando nel corso del tempo gli anni più caldi della storia moderna dell’Egitto.
In anteprima italiana, invece, un film dall’Afghanistan, un paese raramente rappresentato sugli schermi, Mina Walking di Yosef Baraki a breve in distribuzione in Italia. Il film racconta la storia di una ragazza di 12 anni, Mina, piena di energia, tenace e ribelle alle prese con la severità della vita in un paese devastato dalla guerra.
Dal Concorso Cortometraggi Africani segnaliamo un film dal Lesotho, calato in una dimensione epica e ancestrale, The Mocked One, di Lemohang Jeremia Mosese, e la storia del ritorno non sempre facile al paese d’origine di Abdoulaye, ragazzo francese di origine africana, in Terremere di Aliou Sow, vincitore del Tanit d’argento alle Journées Cinématographiques de Carthage.
Il Premio Razzismo brutta storia, dell’associazione omonima e le librerie Feltrinelli, diventa quest’anno il premio del Concorso Extr’A, dedicato ai film di registi italiani o residenti in Italia. Tra i titoli un’anteprima mondiale, My name is Adil di Adil Azzab, giovane filmmaker di origini marocchine emigrato in Italia a 13 anni. Il film è stato realizzato in collaborazione con un team creativo di professionisti milanesi e finanziato anche con iniziative di crowdfunding. Nel film si intrecciano episodi delle tre fasi principali della vita dello stesso Adil: il bambino-pastore affamato di istruzione e di futuro, l’adolescente che si confronta con un mondo nuovo, l’adulto-regista che torna nel paese d’origine per ritrovare le proprie radici.
Tra le commedie di “E tutti ridono…”, Monk Comes Down the Mountains, un film di arti marziali, con immagini di grande potenza visiva, humour e un tocco di zen, firmato da Chen Kaige (Addio mia concubina). Il film – campione d’incassi in Cina con 7 milioni di dollari nella sola giornata di apertura, 4° film al mondo per incassi nel 2015 dopo tre film di Hollywood – sarà presentato al Festival in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano.
In linea con il tema della XXI Triennale “21st Century. Design After Design” e il palinsesto “Ritorni al Futuro” del Comune di Milano, il Festival presenta quest’anno la sezione tematica “Designing Futures” con una selezione di film in anteprima italiana sui movimenti rivoluzionari politici, sociali e artistici dell’Africa contemporanea, che esprimono la voce di nuove generazioni di filmmaker metropolitani nati in Africa e cresciuti nel mondo. Espressione cinematografica del claim del Festival, la sezione “Designing Futures” guarderà quindi al presente/futuro della nuova identità africana con una prospettiva rivoluzionaria.
In quest’ottica di una nuova rappresentazione che si propone di cambiare il punto di vista sul mondo africano, la African Artists’ Foundation porta al Festival e per la prima volta in Italia, la mostra fotografica “Designing Africa 3.0”, un’ampia selezione di fotografie dalla VI edizione del LagosPhoto Festival, il primo festival internazionale dedicato alle arti visuali e alla fotografia contemporanea in Nigeria. La mostra, curata dal direttore e fondatore di LagosPhoto Azu Nwagbogu con Martina Olivetti, sarà ospitata al Festival Center nel Casello Ovest di Porta Venezia.
“Designing Africa 3.0” esplora i differenti risvolti del concetto di design contemporaneo nel continente africano, con l’intenzione di creare un fil rouge tra il design contemporaneo e la sua più ancestrale tradizione. L’Africa, culla della civiltà umana, viene da sempre rappresentata come un luogo senza speranza. “Designing Africa 3.0” si propone di ribaltare l’immaginario comune dell’Africa come scenario di guerre, fame e malattie, attraverso immagini in cui l’Africa rappresenta una fonte di creazione artistica, innovazione e possibilità. Le fotografie della mostra condurranno lo spettatore a riconsiderare il significato del design di oggi e del futuro.
Il tema del cinema è molto presente ed è protagonista nella serie “[re-]Mixing Hollywood” realizzata dai fotografi Omar Victor Diop e Antoine Tempé. Le immagini di “[re-]Mixing Hollywood” sono direttamente ispirate a film americani ed europei che hanno fatto la storia del cinema (Colazione da Tiffany, American Beauty, Shining, ecc). Perché il cinema? Il cinema secondo i due artisti rappresenta una forma d’arte universale che trascende tutte le barriere, geografiche, culturali e razziali. Grandi film del passato, così come film più recenti, presentano scene famose che hanno enormemente influenzato le tendenze di società molto differenti.
Oltre a Omar Victor Diop & Antoine Tempé (Senegal & Francia), ecco gli altri fotografi selezionati: Andile Buka (Sudafrica), Chris Saunders (Sudafrica), Ima Mfon (Nigeria), Kadara Enyeasi (Nigeria), Omar Victor Diop & Antoine Tempé (Senegal & Francia), Owise Abuzaid (Egitto), Patrick Selemani (Repubblica Democratica del Congo), Mehdi Sefriou (Marocco), Uche Okpa Iroha (Nigeria).
La mostra è stata prodotta grazie a Marie Claire e Pixartprinting.
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Inaugurazione: 3 aprile alle 17.30 con la co-curatrice della Mostra Martina Olivetti, il fotografo Omar Victor Diop, Emanuela Mirabelli e Sara del Corona di Marie Claire.
Apertura al pubblico: da domenica 3 aprile a domenica 10 aprile, dalle 11 alle 21. Sarà possibile anche prenotare visite guidate scrivendo a festival center@coeweb.org.
Ingresso gratuito.
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Il programma cinematografico del Festival 2016
La programmazione quest’anno prevede circa 50 titoli selezionati tra più di 600 film visionati, 17 prime nazionali, 6 prime europee, 4 prime mondiali. Tutti i film sono sottotitolati in italiano, ad eccezione di tre film della sezione tematica “Designing Futures”.
Le sezioni del Festival nel dettaglio:
Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo proporrà 10 film – fiction e documentari: un’accurata selezione delle ultime produzioni provenienti dai tre continenti che privilegia nelle scelte le opere dei giovani registi.
Concorso Cortometraggi Africani ospita i migliori film brevi (fiction e documentari) realizzati da registi provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora. La sezione ha l’obiettivo di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni del cinema africano.
Concorso Extr’A è dedicato ai film di registi italiani (o residenti in Italia) con l’intento di raccontare un’Italia che si fa interprete della diversità culturale. Sono selezionati in questa sezione i film di registi italiani girati nei tre continenti o i film che hanno come soggetto le tematiche dell’immigrazione e dell’integrazione.
Sezione “Flash” raccoglie i film/evento del Festival: anteprime italiane di rilievo che presentano le opere recenti di registi affermati, film acclamati dalla critica o premiati nei maggiori festival internazionali, il meglio del cinema contemporaneo che racconta e interpreta l’attualità di Africa, Asia e America Latina.
“E tutti ridono…” dedicata alle migliori commedie dai tre continenti selezionate con la collaborazione di Gino e Michele di Zelig.
Sezione tematica: “Designing Futures” presenta in anteprime italiana film che riflettono i movimenti rivoluzionari politici, sociali e artistici dell’Africa contemporanea ed esprimono la voce di nuove generazioni di filmmaker metropolitani nati in Africa e cresciuti nel mondo. Registi ibridi e al tempo stesso orgogliosi delle loro radici, che rivisitano e reinterpretano con originalità.
Punto d’incontro per gli ospiti e il pubblico sarà il FESTIVAL CENTER, che quest’anno apre domenica 3 aprile e ospita la mostra “Designing Africa 3.0”, alle 18.00 le Ore del Tè in compagnia dei registi e degli ospiti del Festival e alle 19.00 gli Happy Hour. Uno Spazio Bar sarà allestito presso la sala degli incontri (a cura dell’Associazione Sunugal).
Lo Spazio Scuola del Festival prevede matinée di proiezioni di film del Festival riservate alle scuole secondarie di primo e secondo grado nei giorni 6, 7, e 9 aprile all’Auditorium San Fedele. Una Giuria studenti e una Giuria docenti assegneranno due premi al miglior cortometraggio africano.
Lo Spazio Università organizza incontri di promozione e conoscenza delle cinematografie dei tre continenti grazie alla rinnovata disponibilità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Università Statale, dell’Università degli Studi Milano-Bicocca, della Civica Scuola di cinema e dello IULM. Durante la settimana del Festival, i registi e gli ospiti della manifestazione incontreranno gli studenti. Il Festival è anche un’opportunità di formazione per tutti gli studenti che desiderino partecipare attivamente alle varie fasi organizzative della manifestazione.
Rassegne “Dopo-festival”
Sin dai primi anni del festival, una priorità del COE è stata quella di portare parte dell’evento-festival in altre città italiane, stimolando e incentivando l’attività annuale di diffusione di film di cinematografie emergenti su tutto il territorio nazionale. Sono previste proiezioni immediatamente successive al festival al Museo del Cinema di Torino.
Inoltre, il COE, in partenariato con 7 ONG italiane (ACCRI, CO.P.E, CVM, ENGIM PIEMONTE, MOCI; O.S.V.I.C, Solidaunia) della federazione Focsiv – selezionate in base alla loro esperienza nella mediazione culturale in tutta Italia e capaci di intercettare gli immigrati e le seconde generazioni nelle loro iniziative – ha ottenuto un riconoscimento importante dal MIBACT Direzione Cinema: sul bando Migrarti, pubblicato a inizio 2016, tra 503 progetti arrivati, è stato premiato (insieme ad altri 23) con un finanziamento il progetto del COE “SconfinaMenti: le culture si incontrano al cinema”, rassegna cinematografica itinerante con film (presentati negli anni al Festival) sulle tematiche dell’integrazione. Il progetto toccherà 8 regioni italiane (Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Marche, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) e 10 provincie (Milano, Varese, Lecco, Trieste, Torino, Ancona, Foggia, Cosenza, Palermo, Oristano), proiettando 20 film e avvalendosi di 10 mediatori culturali. La rassegna “SconfinaMenti: le culture si incontrano al cinema” si terrà nei mesi di maggio-giugno 2016.
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Il Contest #Italy2050
Per la prima volta il Festival ha lanciato quest’anno un contest video #Italy2050 per immaginare l’Italia multiculturale del futuro e il ruolo che la tecnologia ha nella società in continuo mutamento.
#Italy2050 è il primo contest culturale di Zooppa, la più grande community del mondo in ambito crowdsourcing per la produzione di contenuti creativi ed è promosso dal Festival in partnership con Lenovo, leader mondiale nel mercato PC nonché una delle più grandi multinazionali in ambito tecnologico, che ha come punti di forza la valorizzazione della “diversity” e della multiculturalità delle sue persone, in tutto il mondo. Il contest è stato online su Zooppa fino al 21 marzo e ha invitato la community di creativi a raccontare attraverso un video di massimo 2 minuti l’Italia multiculturale e tecnologica di domani. Un contest senza nessuna restrizione stilistica, che ha permesso di sperimentare, liberare creatività e immaginazione. Una giuria composta dal Festival e da Lenovo selezionerà i 3 vincitori che si aggiudicheranno 1.000 euro, e una nuovissima mobile workstation Lenovo ThinkPad P40 Yoga e la partecipazione al Festival, dove avranno l’occasione di presentarsi ad una platea internazionale di cinefili. Inoltre, grazie alla speciale collaborazione con la Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano, uno dei 3 vincitori, sarà selezionato da una giuria composta da due professionisti del settore, e avrà la possibilità di partecipare gratuitamente ad un corso della Summer School della Civica Scuola di Cinema. Maggiori informazioni nel comunicato dedicato.
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Luoghi
Auditorium San Fedele; Spazio Oberdan; Cinema Palestrina, Institut Français– Milano; Triennale di Milano – Teatro dell’Arte; Festival Center, Casello Ovest di Porta Venezia – Casa del pane.
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BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Festival Card: 2 euro, obbligatoria all’acquisto del primo biglietto singolo.
Con la Festival Card partecipi all’estrazione del concorso Lonely Planet, Special Media Partner del Festival. Ogni giorno tra tutti i possessori in palio 2 guide “Mondo”: tutte le info per partecipare ai desk nelle sale cinematografiche.
Biglietto singolo: 6 euro
Biglietto proiezioni per le scuole: 5 euro
Tessera abbonamento valida per tutte le proiezioni
Intero: 30 euro
Ridotto: 25 euro (over 60, abbonati Rivista Africa (con invito), viaggiatori ViaggieMiraggi (con invito), possessori laFeltrinelli Carta più)
Ridotto tesserati Milano Film Network: 20 euro
Ingresso gratuito per tesserati #Young Milano Film Network (under 21).
Ridotto Studenti: 20 euro (con tesserino universitario), e studenti della Fondazione Milano Scuola Civica Cinema e Televisione.
Tessera Socio Sostenitore: 60 euro. Ai soci sostenitori che vogliono contribuire attivamente alle spese di realizzazione del Festival sono riservati alcuni vantaggi: gadget omaggio, posto riservato a tutte le proiezioni (comprese serate di apertura e chiusura) e garantito fino a 15 minuti prima dell’inizio della proiezione.
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Le tessere sono in vendita presso:
– Segreteria del Festival (via Lazzaroni 8) dal 31 marzo
– Festival Center (Casa del Pane – Casello Ovest di Porta Venezia) dal 1 aprile a partire dalle ore 15.00
– Teatro dell’Arte solo per inaugurazione del 4 aprile, a partire dalle ore 18.00
– Sale cinematografiche dal 5 aprile
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MARRAKESH EXPRESS CON VIAGGIEMIRAGGI
Un week-end lungo alla scoperta della città imperiale. Acquistando la tessera abbonamento del Festival partecipi all’estrazione del viaggio premio offerto da ViaggieMiraggi, la cooperativa che promuove turismo responsabile in Africa, Asia e America Latina. Per info sull’itinerario www.viaggiemiraggi.org | viaggi@viaggiemiraggi.org
Il programma può subire variazioni ed è consultabile sul sito www.festivacinemaafricano.org.
Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è organizzato dall’Associazione Centro Orientamento Educativo – COE. Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è socio fondatore di Milano Film Network (MFN), la rete che unisce l’esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi.
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Per ogni ulteriore informazione
COE – Centro Orientamento Educativo, tel. 02 6696258
www.festivalcinemaafricano.org; www.coeweb.org
email: festival@coeweb.org