Regia: Kent Jones
Origine: Usa/Francia
Anno: 2015
Data uscita in Italia: 4, 5, 6 aprile 2016
Distribuzione: Nexo Digital
Durata: 85’ ca.
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Un’esperienza elettrizzante per gli spettatori rivivere come è stato nella realtà grazie a Nexo Digital nei giorni 4, 5 e 6 aprile 2016 (www.nexodigital.it) lo storico incontro – determinante per la storia del cinema – tra due geni della regia quali François Truffaut (Parigi 1932 – Neully-sur-Seine 1984) e Alfred Hitchcock (Londra 1899 – Los Angeles 1980).
Nel 1962 il giovane Truffaut convince il grande maestro a concedergli un’intervista della durata di una settimana su tutti i film della sua carriera e dagli emozionanti e indimenticabili colloqui trae Hitchcock/Truffaut, livrefilm da lui soprannominato Hitchbook: testo all’epoca rivoluzionario e ancora oggi fondamentale evidenziando la grande importanza del lavoro del Maestro le cui straordinarie qualità rilucono grazie a Truffaut che ne rivela con grande perspicacia i segreti mostrando ai critici americani il loro errore nel sottovalutare il Maestro del brivido considerandolo solo autore di film di intrattenimento.
Due personalità molto diverse: il più giovane dall’infanzia sfortunata e infelice tale da rischiare una vita sbagliata evitata grazie alla lettura, al cinema e a incontri fortunati dopo tante traversie, l’altro dalla vita più serena e tranquilla dopo un buon incipit a Londra nel 1940 spicca il volo per Hollywood dove fino al 1976 dirige trenta film di fama internazionale.
Unico singolare legame avere entrambi provato da bambini la prigionia: il riformatorio in modo continuato il francese durante l’adolescenza inviatovi da un padre putativo che non lo comprende e con cui ha rapporti pessimi e l’altro una cella per alcuni minuti da bambino dopo che il severo padre lo spedisce al commissariato con una lettera da consegnare affinché gli venga data come monito quella ‘lezioncina’ che gli lascerà un segno incancellabile. Manifestazioni di un’educazione fondata sulla paura e di un’incapacità a educare con ferma dolcezza.
Grazie a Kent Jones, scrittore di vaglia e regista di prestigio cui si deve il film Hitchcock/Truffaut, è dunque possibile rivivere le emozioni di quelle storiche interviste iniziate il 13 agosto 1962 (giorno del 63° compleanno di Hitchcock) e rese possibili grazie soprattutto alla valida Helen Scott, interprete, traduttrice e complice di Truffaut, all’epoca autore di soli tre film e critico presso la rivista Cahiers du cinema (dove incontra per la prima volta il grande regista angloamericano durante l’inverno del 1954).
Molto interessanti i commenti di alcuni dei più importanti registi mondiali (Martin Scorsese, David Fincher, Arnaud Desplechin, Kiyoshi Kurosawa…) che inframmezzano l’analisi dei più significativi film del Maestro del brivido: Psycho, Gli uccelli, La donna che visse due volte… costituendo una lezione indimenticabile per gli addetti ai lavori e i curiosi i quali vedono animarsi il libro che ricorda un grande incontro suggellato da 20 anni di profonda amicizia.