fantasia teatrale di Stefano de Luca
da un episodio dei “Mémoires” di Carlo Goldoni
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Gli spettatori escono sorridenti, appagati, pervasi da una emozione vera, non indotta, una emozione che solo la poesia sa dare. Uno spettacolo di grande freschezza in cui fantasia, creatività, raffinatezza interpretativa si coniugano con un testo solo apparentemente semplice e ingenuo. La commedia “La barca dei comici” è tratto dalle “Mémoires” di Carlo Goldoni, adattato per il teatro da Giorgio Strehler ed ora ripreso da uno dei suoi migliori allievi Stefano de Luca. Il testo racconta l’iniziazione del giovane Goldoni al Teatro. Il suo incontro a Rimini dove si trovava per studi filosofici con una compagnia di giro, tre guitti che presentavano sulle piazze delle pièce improvvisate secondo i canoni della commedia dell’arte. Goldoni è affascinato da quel mondo fantastico e visionario, abbandona il razionalismo filosofico e si imbarca con i comici con destinazione Chioggia dove abita la madre. Un viaggio favoloso senza ritorno. La barca è la metafora del destino, della vocazione che lo porta al mondo del teatro, una barca fucina di emozioni dalla quale Goldoni non scenderà più.
Lo spettacolo, presentato per i più giovani dal Piccolo di Milano e dal Teatro Gioco Vita, è una summa di diverse discipline teatrali (recitazione, ombre cinesi, circo, marionette, musica) che il regista Stefano De Luca ha fuso in modo mirabile con la collaborazione di Fabrizio Montecchi per le scene e le ombre, Fiorenzo Carpi e Marco Mojana per le musiche.
Bravissimi gli attori Marta Comerio, Tommaso Banfi, Davide Marranchelli, Tommaso Minniti.