Una delle più grandi attrici italiane torna sul palcoscenico in uno spettacolo che rappresenta l’opera summa di tutti i suoi più importanti lavori.
Dal titolo inequivocabilmente provocatorio, Nuda e cruda è uno spettacolo scritto dalla stessa Anna Mazzamauro, prodotto da Stefano Mascagni e ACTI Teatri Indipendenti e vanta le musiche originali di Amedeo Minghi, eseguite dal vivo da tre valenti musicisti che intramezzano anche con battute sagaci i cambi di abito dell’attrice.
“Non ho mai chiesto scarpe nuove alla mia amata libertà”, questa la prima frase della canzone che chiude lo spettacolo e che sviscera l’intento che si propone la Mazzamauro nel mettere in scena una piéce autobiografica in cui, scavando nel cassetto dei ricordi tira fuori ora un personaggio, ora un altro travestendosi di volta in volta a scena aperta con una serie di abiti appesi alle grucce, uscendo ed entrando da quinte composte da plastici gonfiabili che rappresentano simbolicamente il varco da cui nasce il personaggio e scompare l’attrice, e viceversa.
Partendo dal personaggio che ha reso l’attrice celebre al grande pubblico, la sensuale signorina Silvani dei film di Fantozzi si passa a personaggi drammatici come una madre a cui ucciso la figlia, assediata dai giornalisti avvoltoi, la mitica Magnani sofferente perché lasciata da Rossellini, o ancora una giovane e mastodontica escort e così via.
La Mazzamauro affronta in queso modo tematiche scottanti come la violenza sulle donne, scandaglia il sesso come tabù in mille sfaccettature diverse e inneggia all’amore senza età, alla vecchiaia che va accettata con serenità e fa addirittura un’ode della sua bruttezza, dimostrando grande autoironia.
Accompagnano i suoi intensi monologhi dei siparietti musicali che, insieme alle musiche originali di Minghi perfettamente in linea con i testi recitativi, fanno rivivere grandi classici della musica italiana d’autore cantati dall’attrice con un filo di voce e un incredibile capacità interpretativa che trasporta lo spettatore lontano nel tempo, prendendo spunto forse dagli show anni ottanta del sabato sera.
Il risultato è uno spettacolo organico, drammaturgicamente ben costruito, consigliato al pubblico di ogni età per conoscere meglio la personalità e l’istrionismo di questa grande attrice romana.