di Domenico Starnone
Personaggi e interpreti:
Il prete prof. Mattozzi: Vittorio Ciorcalo
Il preside: Roberto Citran
Prof.ssa Baccalauro: Marina Massironi
Prof. Mortillaro: Roberto Nobile
Prof. Cozzolino: Silvio Orlando
Prof. Cirrotta: Antonio Petrocelli
Prof. Alinovi: Maria Laura Rondanini
Regia: Daniele Luchetti
Disegnatore luci: Pasquale Mari
Scene: Giancarlo Basili
Costumi: Maria Rita Barbera
Assistente alla regia: Riccardo Sinibaldi
Produzione: Cardellino srl
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Scrutini. I docenti si riuniscono in palestra, luogo che diventa mercato di voti e campo di battaglie personali. Vario il campionario umano, come varia l’interpretazione della mission educativa: chi è convinto dell’istruzione per pochi eletti, chi crede ancora nella buonafede dei giovani, chi fa della docenza il secondo lavoro e chi è più innamorata del proprio ego che del mestiere.
Da Sottobanco di Domenico Starnone Luchetti nel 1992 trasse l’omonimo spettacolo teatrale con Silvio Orlando per farne tre anni dopo un film, La scuola. Va da se che il tempo scorre ed il testo ha perso la patina innovativa, diventando fossile di un’epoca che fu. Altro che la mosca di Cardini! Oggi le aberrazioni giovanili sfuggono sempre più di mano. Si può ridere, ma il peso del presente incombe. Ben poca cosa è infatti la nullafacenza rappresentata di fronte al bullismo degli alunni 2.0 verso i coetanei e, soprattutto, i professori. Violenza verbale, telematica, psicologica, se non anche fisica volta a umiliare il più debole, sieda esso al banco o alla cattedra, lontana anni luce dalle istanze di Starnone. La scuola pare perciò una teca da museo, la figurina centrale nell’album Dalla tavoletta al tablet, il Loreto impagliato di Nonna Speranza.
Un unico ambiente, ideato da Giancarlo Basili e nitidamente illuminato da Pasquale Mari, esplicita la linearità cronologica della vicenda. La regia di Daniele Luchetti calca la mano sulla dimensione surreale che nel secondo atto prende il sopravvento. Si affida inoltre completamente agli attori, permettendo a ognuno di far risaltare quell’ideale connubio tra professionalità e spontaneità che rende la recitazione quasi naturale.
Silvio Orlando, idealista professore di lettere, ritrova qui la congeniale natura comica, pelle che abita con agio e indiscutibile disinvoltura. Marina Massironi diverte nel ruolo dell’insegnante nevrotica e gelosa. Il cast si avvale della consolidata esperienza di volti noti, quali Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini, che gestiscono brillantemente i dialoghi e le situazioni paradossali.
Applausi entusiasti e risate costanti da parte della sala sold out.