Bambini e genitori al centro del palcoscenico, a piedi scalzi, e tutt’intorno musicisti e coristi. Il concerto-spettacolo ha inizio: suoni, respiri, lallazioni, canti senza parole, giochi vocali, ritmi più lenti o più veloci, silenzi e ripetizioni. I bambini, all’inizio distratti o urlanti, lentamente si acquietano, iniziano a ballare e a cantare. Seguono, partecipano, battono le mani a tempo, si lasciare rapire dalla straordinaria potenza della musica, declinata secondo la “Music learning theory”, teoria dell’apprendimento musicale del bambino fin dall’età neonatale ideata dall’americano Edwin E. Gordon. Un’esperienza unica, dunque, quella vissuta all’Auditorium di Roma durante il Santa Cecilia Gordon Festival 2016 (in programma dal 27 al 29 febbraio), organizzata dall’Associazione italiana Gordon per l’apprendimento musicale (Aigam) e dall’Accademia nazionale di Santa Cecilia, per una tre-giorni che ha visto concerti (per bambini da zero anni in poi e perfino per donne in gravidanza), momenti formativi, tavole rotonde e proiezioni di video.
“Uscendo dalla logica di suonare le canzoni dei cartoni animati, scopriamo che suonando Bach i bambini rispondono con un’intensità inaspettata e gli adulti imparano da loro quanto siano capaci di ascoltare” spiega Andrea Apostoli (in una recente intervista), flautista e fondatore nel 2000 dell’Aigam, che annovera in Italia 130 insegnanti e più di 10 mila bambini iscritti ai suoi corsi. Fondamento della teoria è che il bambino sviluppa la sua attitudine musicale già a partire dai primi mesi di vita ed è quindi in grado di percepire e assorbire le sollecitazioni musicali, “imparando” la musica in modo non dissimile da come impara il linguaggio. Da qui una ricerca, progressivamente allargata in tutto il mondo (e di cui l’Aigam è la rappresentanza italiana, formalmente riconosciuta dal ministero dell’Istruzione) e segnata da un costante successo e interesse. Per chi volesse approfondire, o conoscere le prossime occasioni per incontrare questo “nuovo mondo”, è possibile consultare il sito dell’Associazione (www.aigam.it).