Lunghi applausi al teatro Nuovo per “Shakespea Re di Napoli”, bellissimo testo di Ruggero Cappuccio interpretato da Claudio di Palma e Ciro Damiano. Andato in scena per la prima volta al Festival di Sant’Arcangelo nel 1994, e replicato con successo numerose volte negli ultimi vent’anni, “Shakespea Re di Napoli” vede al centro della scena due uomini: Desiderio e Zoroastro. Il testo indaga su uno dei misteri più affascinanti della letteratura universale: per chi sono stati scritti i sonetti di Shakespeare? C’è un solo un indizio, le iniziali W. H. cui sono dedicati i 154 componimenti del poeta di Stratford-upon-Avon.
“All’unico ispiratore di questi seguenti sonetti Mr. W.H. ogni felicità e quella eternità promessa dal nostro immortale poeta augura colui che con buon augurio si avventura nel pubblicare” si leggeva nell’edizione del 1609 dei “Sonnets”.
Il misterioso Mr. W.H ha assunto le sembianze prima del conte di Southampton Henry Wriothesly e poi di William Herbert, conte di Pembroke.
È proprio da questo mistero che parte Cappuccio per costruire la sua storia, immaginando l’incontro tra Desiderio e Zoroastro. Uno dei due partito per “l’Anglaterra” e poi tornato naufrago con una cassa ed un segreto. Una misteriosa notte di carnevale, un vicerè e l’ombra del Poeta sono gli ingredienti della piéce che ha nella musicalità e bellezza di un napoletano barocco la sua forza dirompente. Goliardia e dramma, teatro elisabettiano e barocco napoletano avvicinati grazie ad una attenta operazione linguistica. All’orecchio dello spettatore i segreti svelati, i racconti barocchi si presentano come musica, in una lingua tanto lontana quanto potente. Uno dei più bei testi della drammaturgia contemporanea indaga così «il segreto dei Sonnets in una storia in cui le suggestioni legate a Willie Huges, interprete misterioso del teatro elisabettiano, sfociano in un racconto che nell’indagine immaginativa pone radici per una pura intuizione poetica sulla natura dei Sonetti».
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Presentato da Teatro Segreto
musiche di Paolo Vivaldi
scene e costumi di Carlo Poggioli
luci di Giovanna Venzi
Info: www.teatronuovonapoli.it