di Oreste Pelagatti da Aldo Palazzeschi
regia: Marcello Ancillotti
scene e costumi: Marcello Ancillotti e Cecilia Micolano
con: Silvia Santini, Concetta Lombardo, Claudia Migliorini, Claudia Del Fante, Francesco Magnelli, Piera Matteini, Ginevra Freyes, Marco Calamadrei, Debora Petracchi, Laura Frullini, Patrizia Cattini, Liviana Fantoni e Remo Masini
presentato da Il Cenacolo dei Giovani e Teatro di Cestello
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La riuscita riduzione teatrale del romanzo di Aldo Palazzeschi, a cura di Oreste Pelagatti, cattura immediatamente il pubblico nel clima raccolto e accogliente del Teatro di Cestello, dapprima grazie ai toni familiari del vernacolo fiorentino ed in seguito attraverso il susseguirsi delle vicende di questa commedia satirica e amara, ambientata nei primi anni del Ventesimo secolo negli interni domestici di una rinomata sartoria del sobborgo di Coverciano. La caricaturale atmosfera provinciale e borghese, inamidata di formalismi e moralismi in puntuale contraddizione con i desideri intimi di una femminilità repressa, gravata dal sacrificio del lavoro e dalla mancanza di corrispondenze affettive, vive un precario equilibrio presto infranto dall’irrompere di una figura maschile a lungo mancata e ritrovata nella presenza di un nipote quattordicenne su cui le protagoniste proiettano ogni aspettativa e segreta pulsione, senza dedicarsi lucidamente alla sua educazione; perderanno, in tal modo, ogni autorità e si lasceranno trascinare in un circolo vizioso di dissipazione, debiti e ricatti ai quali potrà sottrarle solo la povertà. Il giovane sfruttatore senza scrupoli resterà, tuttavia, nelle memorie nostalgiche della modesta vita delle zie, spettatrici devote di quell’egoismo spregiudicato che non hanno mai osato, ma forse sognato. Suggestiva l’interpretazione di Remo Masini nei panni dell’autore-narratore e ancora profondamente attuale il tema.
Ines Arsì