Silvia Frigato soprano
Sara Mingardo contralto
Concerto Italiano
Rinaldo Alessandrini direttore
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Per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, al Teatro Argentina giovedì 10 marzo (ore 21.15) il concerto dedicato alla musica sacra di Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736) affidato all’eccellenza di Concerto Italiano ensemble che nei suoi trenta anni di attività artistica, segnati da numerosi premi e riconoscimenti internazionali, si annovera tra i gruppi italiani che hanno rivoluzionato i criteri d’esecuzione della musica antica. Diretto dal suo fondatore Rinaldo Alessandrini tra i più accreditati interpreti di questo repertorio, e con le splendide voci barocche del contralto Sara Mingardo (premio Abbiati nel 2009 proprio per la sua interpretazione del repertorio sacro pergolesiano, con la direzione del maestro Claudio Abbado) e del soprano Silvia Frigato, l’ensemble eseguirà l’intensissimo Stabat Mater, uno dei punti fermi della musica sacra di ogni tempo, vertice compositivo del musicista jesino, che a soli ventisei anni, nel 1736, moriva lasciandoci una serie di capolavori che l’hanno reso immortale. Divenuto celebre sul piano internazionale per la cosiddetta “Querelle des bouffons” durante la quale gli Enciclopedisti fecero delle opere di Pergolesi e in particolare della Serva padrona un vessillo contro l’arte ufficiale dell’Ancien Regime, di Pergolesi all’epoca si esaltarono le caratteristiche di spontaneità, di chiarezza e di naturalezza, che potevano contraddistinguere le sue composizioni. Già a soli tre anni dopo la prematura scomparsa del musicista di Jesi, Charles de Brosses durante il suo viaggio in Italia osservava, riferendosi allo Stabat Mater, che “non si può scrivere con più spontaneità, grazia e gusto” definendolo “il capolavoro della musica latina”, ideale stilistico della musica sacra. Il successo straordinario della composizione per tutto il Settecento è testimoniato anche dalle numerose edizioni a stampa e soprattutto dal numero imponente di copie manoscritte che si ricavarono dalla partitura.
“Sarebbe vano ricercare nello Stabat Mater pergolesiano grandi affreschi drammatici, o la tradizionale raffigurazione musicale di affetti e concetti suggeriti dal testo – spiega il musicologo Claudio Toscani – ; l’atteggiamento espressivo che prevale, e qui sta la vera novità, è invece ispirato a una religiosità intimista e soggettiva. La religione, in altri termini, è intesa come fonte d’esperienza emotiva, e in quanto tale, profondamente umana. La Vergine ritratta dalla musica di Pergolesi non ha nulla di ieratico, è invece donna e madre, e il suo dolore è tratteggiato con intensa, commossa partecipazione”.
Lo Stabat sarà preceduto da altre due altrettanto intense pagine sacre di Pergolesi, i due Salve Regina, quello giovanile in la minore per soprano, archi e continuo e quello più celebre in fa minore per alto, archi e continuo.
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Biglietti concerto: da 22 a 12 euro più diritto di prevendita.
Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
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Programma:
Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736)
Salve Regina in la minore
antifona per soprano, archi e continuo
Salve Regina in fa minore
antifona per alto, archi e continuo
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Stabat Mater
sequenza per soprano, alto, archi e basso continuo