Amore Cult è una folle disamina della visione dell’amore partendo dai film più conosciuti e visti degli anni ’80. Lo spazio scenico è già ingombro di oggetti, palloncini, sedili argentati (che sono vasi Ikea capovolti), indumenti e lui, Riccardo Forneris, che si lancia subito sull’immagine sensuale provocatoria rituale di un palloncino rosa a forma di enorme membro posizionato fra le sue gambe. E da questo inizio travolgente, che allerta sensi e immagini emotive ancestrali, inizia la scorribanda comica giocata tutta sul coinvolgimento del pubblico, su azioni al limite della sopportazione umana; per citarne una sola per tutte, ad un povero malcapitato del pubblico, dopo averlo legato con palloncini sul palco, dà da bere spumante da tacchi a spillo giganti e miele direttamente dalla confezione: d’altronde è il momento di “9 settimane e mezzo”. Forneris è instancabile motore muto e attivo di giochi, frizzi e lazzi con le persone del pubblico chiamate ad interagire con lui. Tutto lo spettacolo parte da questa magical box dell’evocazione sonora, di spezzoni di film che noi soltanto ascoltiamo o di cui ci viene solo proposta la nota colonna sonora (come nel caso de “Il tempo delle mele”). Uno spettacolo divertente, irriverente, comico e interattivo, spassoso e di intrattenimento, tutto basato sulla bravura comica e mimica del Forneris e sulla sua interazione con il pubblico.
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AMORE CULT
di e con Riccardo Forneris
regia Andrea Ciommiento
tecnica Serafino Sprovieri
produzione CO.H