Dal 9 aprile al 15 maggio 2016 il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française di Venezia dedica un festival alla figura di Benjamin Godard (1849-1895), violinista e pianista virtuoso, raffinato autore di mélodies, oggi associato unicamente a una celebre Berceuse. Il festival invita alla riscoperta di un compositore in perfetta sintonia con la sua epoca, creatore di musiche seducenti.
Il primo concerto in programma è “Tra parola e canto”, sabato 9 aprile alle ore 20 presso la Scuola Grande San Giovanni Evangelista.
Olivia Doray, soprano e Cyrille Dubois, tenore, accompagnati da Tristan Raes al pianoforte, proporranno una selezione di mélodies, arie e duetti d’opera di Godard.
A seguire, domenica 10 aprile alle 17, questa volta nella sala del Palazzetto Bru Zane, un secondo appuntamento dedicato ai “Quartetti dimenticati”, protagonista il Quatour Mosaiques, che eseguirà il Quartetto per archi n.2 op.37 di Godard e il Quartetto per archi n.2 di Charles Gounod.
Appassionato di musica strumentale, Godard privilegia nelle sue pagine lo slancio del cuore sul ragionamento della mente, rivelandosi accessibile e invitante per chi oggi cerchi di riscoprirne lo spirito raffinato. Benjamin Godard svolge un ruolo attivo nella vita musicale francese all’inizio della Terza Repubblica. Si esibisce in quartetto ed è anche direttore d’orchestra, veste nella quale fonda la Société des concerts modernes. Il suo stile, alla maniera del classicismo romantico di Mendelssohn, rimane tradizionale e non subisce il fascino della scrittura wagneriana. Alcune delle sue pagine fanno vibrare l’intimo sentimentalismo dell’ascoltatore, mentre altre evocano il colore pittoresco o gli arcaismi del passato attraverso uno stile alla portata del grande pubblico.
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GODARD, ALCUNE NOTE BIOGRAFICHE
Nato nel 1849, enfant prodige del violino, allievo di Richard Hammer e di Henri Vieuxtemps, Benjamin Godard entra al Conservatorio parigino, ove studia composizione sotto la guida di Henri Reber. Viene respinto due volte al concorso del prix de Rome, ma cio nonostante svolge un ruolo attivo nella vita musicale francese dell’inizio della Terza Repubblica: strumentista di vaglia, Godard suona in un quartetto, e i suoi pezzi per pianoforte e le sue mélodies riscuotono un sicuro successo nei salotti. E anche direttore d’orchestra; in questa veste, rivitalizza l’attivita dei concerti Pasdeloup e fonda la Société des concerts modernes. Nel 1887 e chiamato a insegnare al Conservatorio di Parigi, ove diviene titolare del corso di musica d’insieme. Il suo catalogo, comprendente circa 200 numeri d’opus, tocca tutti i generi, tranne la musica sacra: sei opere, tra cui Jocelyn (1888) e La Vivandie re (1895), rimasta incompiuta, che conobbe un grande successo postumo; numerosi pezzi per orchestra, tra cui varie sinfonie a programma (in particolare, la Symphonie légendaire con cori, e Le Tasse, sinfonia drammatica con solisti e cori che gli valse il Prix de la Ville de Paris nel 1878); parecchi concerti e brani di musica da camera, nonché un’abbondante produzione di mélodies e di musica per pianoforte. Lo stile di Godard, alla maniera del classicismo romantico di Mendelssohn, rimane tradizionale, pur traendo spunto da ispirazioni fortemente complementari (esotismo, regionalismo, musica antica rivisitata); peraltro, il compositore manifesto apertamente il proprio disinteresse per lo stile wagneriano. La sua carriera si interruppe prematuramente: di salute cagionevole, Godard e costretto a lasciare Parigi per trasferirsi a Cannes, dove muore nel 1895 a soli 46 anni.
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Info e Biglietteria dal lunedì al venerdì 14.30 – 17.30
(e un’ora prima dei concerti)
San Polo 2368 – 30125 Venezia
Tel: +39 041 52 11 005
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