spettacolo ispirato all’omonimo testo di Rem Koolhaas
di OHT | Office for a Human Theatre
idea e regia Filippo Andreatta
drammaturgia Filippo Andreatta e Ilaria Mancia
di e con Filippo Andreatta, Fiora Blasi, Patric Schott, Sara Rosa Losilla
light designer Arnaud Poumarat
una produzione di OHT, Fondazione Caritro, Provincia Autonoma di Trento
co-produzione di Inteatro
residenze artistiche Centrale Fies, REACT! Festival Santarcangelo dei Teatri
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Un’indagine dei comportamenti umani nella città contemporanea in un patchwork d’immagini teatrali in dialogo con un testo multiforme. Da venerdì 15 a sabato 23 aprile, le città del cosiddetto “triangolo industriale” (Genova, Torino, Milano) ospiteranno lo spettacolo cult di OHT (Office for a Human Theatre in omaggio a Strehler e al suo “Per un teatro umano”), compagnia che da sempre si muove al confine dei linguaggi tra arti performative, installazione e design, Delirious New York, ispirato all’omonimo saggio, manifesto retroattivo di Manhattan, diventato riferimento per generazioni – pubblicato dall’archistar Rem Koolhaas nel 1978.
Un tour che toccherà tre luoghi simbolo dell’arte contemporanea italiana: la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova (15, 16 e 17 aprile), il CRT Teatro dell’Arte – Triennale di Milano (20 e 21 aprile) e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea per Torino (22 e 23 aprile) con l’intenzione di portare l’arte dal vivo in istituzioni non esclusivamente teatrali.
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LO SPETTACOLO
Nato in forma di workshop itinerante all’Università IUAV di Venezia e completato grazie alle residenze artistiche presso Centrale Fies di Dro e Santarcangelo dei Teatri – nasce dall’ambizione di trasferire sul palco l’intuizione attraverso cui l’architetto e urbanista olandese ha raccontato la Grande Mela, sostenendo che la griglia architettonica della città non vada analizzata studiando i palazzi che la compongono, ma indagando la psicologia di chi li ha costruiti. L’immaginazione è dunque alla base del delirio architettonico di New York, ed è il collante degli episodi urbani messi in scena da OHT in sottile gioco di straniamento, un loop narrativo che procede per stazioni e torna poi sistematicamente a una situazione che si ripete ossessivamente, scandendo l’incedere dello spettacolo.
Sulla scena, costituita da grandi scatole di cartone vuote che rievocano la griglia urbanistica della città, i quattro performer (Filippo Andreatta, anche ideatore e regista dello spettacolo, Fiora Blasi, il tedesco Patric Schott, la spagnola Sara Rosa Losilla) si muovono a tratti freneticamente, a tratti raccontano, riflettendo, ironizzando di quelle che sono e che possono essere le storie di una grande città.
I quattro, pur parlando la stessa lingua o lingue diverse, non riescono a comunicare fra loro. Eppure continuano a parlarsi, a raccontarsi e a raccontare cercando di ottenere qualcosa da questa situazione senza preoccuparsi troppo di come. Forse l’alacrità con cui cercano di soprassedere a questa incomunicabilità è una metafora del loro desiderio d’identità?
Lo stile diretto e avvincente di Koolhaas, anche giornalista e autore di cortometraggi, figlio di un critico cinematografico, si trasforma facilmente in materia teatrale che riesce ad affascinare e colpire anche i non addetti ai lavori, delineando un’umanità buffa, in cerca di identità, che prova e riprova per il gusto di giocare, scardinando le regole prefissate dalla società. La mitologia di New York, della metropoli per eccellenza diviene così esperienza da vivere e, appunto, delirio.
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LE BIOGRAFIE
REM KOOLHAAS
Fonda OMA nel 1975 insieme a Elia e Zoe Zenghelis, e Madelon Vriesendorp. Si laurea all’Architectural Association di Londra e nel 1978 pubblica Delirious New York: a un manifesto retroattivo di Manhattan. Nel 1995, il suo libro S,M,L,XL riassume il lavoro di OMA in “un racconto di architettura”. È a capo del lavoro di OMA e AMO, la parte di ricerca di OMA che opera in area oltre al dominio dell’architettura come media, politica, energie rinnovabili e moda. Koolhaas è professore alla Harvard University dove conduce “the Project on the City”. Nel 2014 è direttore della 14esima Esposizione Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, intitolata “Fundamentals”.
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OHT | OFFICE FOR A HUMAN THEATRE
Fondata nel 2008 dopo la vittoria di Nuove Sensibilità, premio nazionale per giovani registi al Napoli Teatro Festival Italia, ha ottenuto collaborazioni nazionali e internazionali tra cui, più recentemente:
– NYC Artists’ Salon (USA): ONDA invita OHT a presentare la sua ricerca nella città di New York;
– CRT Teatro dell’Arte – Triennale di Milano (USA): “Una Minuta Retrospettiva” dei lavori più recenti di OHT è ospitata sul palcoscenico milanese;
– Josef and Anni Albers Foundation (USA): “squares do not (normally) appear in nature” un progetto sul lavoro di Josef Albers;_
– Whitechapel Gallery, Londra (UK): “buzz” video installazione inclusa nella mostra “Twixt Two World”, a cura di Gaia Tedone;
– Istituto Italiano di Cultura, Vienna (AT): residenza per “autoritratto con due amici”;
– Museo MADRE e Teatro Pubblico Campano, Napoli (IT): l’installazione/performance “Bios Unlimited” è stata presentata in relazione alla collezione del museo;
– Palazzo Grassi, Venezia (IT): installazione di “Real-Time Polaroid”.
Infine, Centrale Fies e MART museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, sono stati frequenti partner dei vari progetti menzionati e di altri ancora, sia per produzioni sia per debutti.
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CV FORMAZIONE ARTISTICA
Filippo Andreatta. Vive e lavora fra Milano e Rovereto. Studia architettura al Politecnico di Milano e Arti Visive e Performative presso l’Università di Venezia (IUAV). Rifiuta un invito per un master in “Performance Practice and Research” alla London University, per lavorare con la compagnia berlinese “Nico and the Navigators”. Nel 2008 fonda OHT ed è consulente della città di Rovereto, dove lancia una rassegna di teatro contemporaneo. Nello stesso periodo diventa scenografo per la produzione lirica del Centro Culturale S. Chiara di Trento. Studia drammaturgia con Biljana Srbljanovic presso l’Università di Arti Applicate di Vienna ed è performer per “Peeping Tom”, dove presenta uno spettacolo alla Biennale di Venezia. Dal 2015, è Artista Associato di Centrale Fies.
Fiora Blasi. Si trasferisce in Francia, dove approfondisce il lavoro sul clown teatrale e segue seminari di Peter Brook, J.P. Denizon e Yoshi Oida, con i quali affronta lo studio di testi classici. In seguito si diploma all’Ecole International de Théâtre Jacques Lecoq di Parigi (2000). Come attrice ha collaborato con le compagnie Triangolo Scaleno Teatro, Psicopompo teatro (Roma) e OHT. Conduce laboratori di teatro, in particolare sul clown e continua il suo lavoro di attrice-autrice fra l’Italia e la Francia. Recentemente ha dato vita al progetto Blutopia e ha lavorato come attrice per la compagnia Fattore K di Giorgio Barberio Corsetti.
Ilaria Mancia. Laureata in Filosofia, indirizzo Estetica, presso l’Università di Bologna con una tesi sul percorso artistico del coreografo belga Alain Platel. Candidata per il premio Ubu 2008 come creatrice e organizzatrice di IFA (Inteatro Festival Academy), corso di specializzazione per performer attivo dal 2006. Collabora con Marco Bellocchio e Mario Martone e dal 2005 con la compagnia Big Art Group di NY come traduttrice, attrice e assistente regista. Dal 2005 cura la rubrica Performance dedicata alle arti performative sul mensile Il Mucchio.
Sara Rosa Losilla. Nata a Barcellona, si diploma in recitazione presso l’Accademia Collegi di Teatro a Barcellona. A ventidue anni inizia la sua lunga collaborazione con La fura dels Baus che la porta a fare tournée in tutto il mondo. Spicca per la fisicità con cui caratterizza i suoi personaggi e interpretare ruoli cinematografici quali “Eva”, diretto da Kike Maíllo e “L’ultimo terrestre” diretto da Gian Alfonso Pacinotti, entrambi presentati a la Biennale di Venezia (2011). Si trasferisce in Italia, dove si dedica all’insegnamento e collabora con OHT.
Patric Schott. Nato nel 1971 a Friburgo, Germania. Durante un tirocinio come scenografo gli viene proposto di diventare attore e inizia a lavorare in vari teatri statali tedeschi, “Galli Theater” di Friburgo, “Badisches Staatstheater” e “Schauspielhaus Bonn”. Prende parte a numerosi film e produzioni televisive tedesche. Nell’agosto 1998 si trasferisce a Berlino dove sviluppa DIADEM, una performance di diapositive, e diventa attore stabile di Nico and the Navigators. Dal 2008 lavora con il Teatro de chambre (FR) e dal 2010 con OHT. Nel 2014, lavora allo spettacolo “Dachau Prozesse” di Karen Breece, una performance realizzata nell’originale campo di concentramento.
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Informazioni e Prenotazioni
Le immagini sono scaricabili da:
http://www.officeforahumantheatre.org/dny-images.html
Da venerdì 15 aprile a domenica 17 aprile (ore 20.30, dom. ore 18,30)
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Fondazione Luzzati Teatro della Tosse
Piazza Renato Negri 6 – 16123 Genova
Botteghino tel. 010.2470793 da mar a dom dalle 15 alle 19
On line su www.teatrodellatosse.it e su www.happyticket.it
Info promozione@teatrodellatosse.it
http://www.teatrodellatosse.it/DettaglioSpettacolo.aspx?idSpett=532
mercoledì 20 e giovedì 21 aprile, ore 19,00
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CRT Teatro dell’Arte – Triennale di Milano
viale Alemagna, 6 20121 Milano
biglietteria@crtmilano.it tel. 02/72434258
mar > ven 14.30 > 18.30
www.triennale.org – www.vivaticket.it
venerdì 22 e sabato 23 aprile, ore 19
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Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Piazzale Mafalda di Savoia, 10098 Rivoli (TO)
www.castellodirivoli.org – tel. 011.9565222
Prenotazioni: chiara@oht.tn.it – tel 339.7774133 da lun a ven dalle 15 alle 19
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OHT | OFFICE FOR A HUMAN THEATRE
via dell’amicizia 56, Rovereto TN, 38068