Bologna ospita la Personale della Compagnia Scimone Sframeli dal 12 al 16 aprile con quattro spettacoli (Amore, Pali, Nunzio, Bar), un laboratorio (Fare teatro è come fare l’amore), un film (Due amici) e un incontro grazie alla collaborazione tra ERT Emilia Romagna Teatro, l’Arena del Sole, il Dipartimento delle Arti visive performative e mediali e il Centro di Promozione teatrale La Soffitta.
L’anima della compagnia è Spiro Scimone (Premio Ubu), considerato un “genio visionario”, uno dei più valenti drammaturghi del teatro contemporaneo italiano grazie al suo linguaggio fortemente teatrale e connotato regionalmente in maniera velata ma significativa. Francesco Sframeli è l’interprete principale e anche regista negli ultimi lavori della Compagnia, attore eclettico dotato di forte presenza scenica ed espressiva.
Amore è il primo spettacolo della Personale di Bologna, interpretato da Gianluca Cesale, Giulia Weber e gli stessi Spiro Scimone e Francesco Sframeli. Ottava commedia della Compagnia, è prodotta dalla stessa in collaborazione con il Théatre Garonne di Tolosa.
L’atto unico si apre in un cimitero spoglio e quasi deserto, se non fosse per due figure in penombra che si muovono di soppiatto e raccontano lentamente la loro storia di marito e moglie in un crescendo che porta all’ingresso di un’altra strana coppia, due strambi pompieri alle prese con vecchie ed eroiche imprese. Rimpianti e rimorsi faranno da rimpiattino tra le due coppie, legando gli uni agli altri e portandoli a riflettere su tematiche più ampie come la vecchiaia, la solitudine, il senso dell’amore e dell’esistere.
Vaghi richiami beckettiani e pinteriani attraversano il testo, scandito ritmicamente in maniera serrata e interpretato dai quattro protagonisti quasi come fosse una sacra partitura che segue lo scorrere del tempo, scenico e non.